The Town Of Light – Recensione

UNA PIACEVOLE SCOPERTA

Quando mi sono avvicinato a questo titolo avevo delle aspettative abbastanza alte, soprattutto per come mi era stato presentato il gioco e le aspettative non sono state deluse anche se si ha la sensazione che manchi qualcosa. Partiamo con l’elogiare il team italiano di LKA per aver osato in un mondo difficile entrando con un perfetto Indie Game psicologico che tiene il giocatore incollato allo schermo con enigmi e storia coinvolgente pur avendo qua e la alcune mancanze tutte ampiamente risolvibili.

Attualmente il gioco è presente su Steam, ma nel corso del 2016 uscirà anche per XBOX come annunciato dal team LKA.

Ma che gioco è The Town of Light?

È un thriller psicologico in prima persona, uno di quei giochi che inizi pensando che sia una passeggiata e invece ti coinvolgono emotivamente che ti fanno suo, senza esagerare puo’ essere considerato come un film alla 1408 (non l’avete mai visto? Recuperatelo subito).

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TRAMA

“Volterra 1942” è cosi che inizia la narrazione continuando “gli eventi narrati sono ispirati a eventi e luoghi realmente esistenti”, apriamo gli occhi e ci troviamo all’esterno di un manicomio abbandonato nei panni di Renee, una ex paziente alla ricerca di se stessa o di quello che era, questo è il leitmotiv di tutto lo svolgersi del gioco che, tra un ricordo e un flashback (uno stile alla Dont’t Starve il primo, una lucida allucinazione il secondo che si vivra’ in prima persona senza la possibilità di reagire), scorre in un crescendo di tensione e ansia sempre ben dosate con una colonna sonora perfettamente creata per rendere l’ambiente pieno attorno a se e che aiuta in alcune situazioni chiave del gioco quasi suggerendoti la prossima mossa con una sola nota.

Il crescendo di situazioni intersecate con enigmi da risolvere sono pezzi di un puzzle mentale che si ricompone fino alla fine del 15esimo capito portandoci ad una consapevolezza che ci lascerà appagati, ma al tempo stesso non vorremmo che la storia finisse.

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GAMEPLAY

C’è chi potrebbe vederlo come un punto debole, in fondo è un gameplay molto semplice con un unico tasto azione, ma in realtà non è cosi, perché questo gioco è da vivere, quindi il gameplay passa totalmente in secondo piano, le ambientazioni sapientemente curate, la storia coinvolgente fanno dimenticare che in fondo ci si muove solamente all’interno di un edificio senza fare molto di piú.

Molto importante nell’economia del gioco sarà come risponderai alle varie domande che via via si troveranno durante l’avanzare della storia che cambieranno in maniera più o meno importante lo svolgersi degli eventi, cosa che garantisce una certa longevità al gioco e vi invita a giocarci molte altre volte.

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ATTENTI A QUELLA TORCIA

In un gioco che fa del coinvolgimento totale il proprio punto di forza sfortunatamente bisogna segnalare un grosso punto negativo, che reputo ampiamente risolvibile, in alcune situazioni c’è un repentino calo di frame rate, soprattutto durante l’utilizzo della torcia, che rovina per certi versi l’esperienza stessa lasciando un po’ l’amaro in bocca a fronte di un gioco pressoché eccellente sotto quasi tutti i punti di vista, forse sono pretenzioso io, ma non sono stato l’unico a lamentarsi di questo problema

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CONCLUSIONI

Lo consiglio? Si questo gioco e’ una di quelle chicche che si possono trovare solo nel mondo indie dove non si è assoggettati alle leggi di mercato, uno di quei giochi che ti coinvolgerà ad un livello tale che vorresti essere al fianco di Renee per esser tu stesso ad aiutarla, che ti lascerà quel vuoto tipico da separazione perché ti entra dentro, perché pur essendo un gioco da 5 ore lo rifarai per poter vedere come potrebbe cambiare la storia se solo avessi risposto diversamente a “quella domanda”.

Quindi se cercate un gioco da giocare The Town of Light non fa per voi, ma se cercate un’esperienza da vivere allora compratelo ad occhi chiusi

The Town of Light
Pros
Esperienza coinvolgente
Colonna sonora perfetta
Storia avvincente
Cons
Cali di frame rate
Gameplay troppo semplice