Doctor Strange – La Recensione (No Spoiler)

[ads]Il 2016 è stato senza dubbio l’anno dei CineComics, con parecchie uscite (molte più degli anni passati) e non tutte all’altezza delle aspettative. L’ultimo in ordine cronologico è Doctor Strange ed i timori che anche questa pellicola fosse un flop – nel cuore dei fan (visto che il riscontro ai botteghini è sempre più che positivo) -, pur con buonissime basi nei vari trailer, erano alti. Il film uscirà nelle sale italiane nella giornata odierna e per questo la recensione che seguirà sarà assolutamente senza spoiler.

Ieri grazie all’invito di The Walt Disney Company Italia abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima l’ultimo film dei Marvel Studios, rimanendo più che positivamente sorpresi, e qui il primo sospiro di sollievo per i fan.

Ma andiamo con ordine, in questi mesi ci sono stati parecchi rumor, spoiler (più o meno veritieri) e alcune polemiche sulla scelta degli attori; una su tutte quella di Tilda Swinton nel ruolo dell’Antico (in quanto per i puristi del fumetto doveva essere un asiatico, dimenticandosi che si parla di Marvel Cinematic Universe). Ma nonostante tutto l’Hype per questo film cresceva, e pellicola dopo pellicola (sfortunatamente alcune più deludenti di altri – a parte il caso Deadpool – ) il momento Strange è arrivato… Come molti di voi, anche noi eravamo carichi e pronti a questo film che introduceva il nuovo volto dei Marvel Studios, una nuova intro che si proietta al futuro e che segna la strada rispetto ai fumetti.

Signor Dottore?

Spente le luci in sala e con le solite avvertenze tipiche da cinema, (volevate registrarvi il dottore vero?) parte la nuova Intro non più fumettosa, ma con immagini del mondo Cinematico (altro segno che i due mondi, pur viaggiando paralleli, si stanno caratterizzando sempre più in maniera distinta e unica).

Un po’ sembra di esser tornati a 8 anni fa, ad Iron Man – l’inizio di tutto -, come allora abbiamo il protagonista, in questo caso il Dottor Stephen Strange, un affermato neurochirurgo di New York pieno di se e superiore alla gente comune che si redime dopo un incidente automobilistico che gli compromette, in maniera forse irreversibile, le mani e… no qui non continuiamo per non rovinarvi la sorpresa; quello che possiamo dirvi è che le ambientazioni, a volte cupe a volte psichedeliche (per chi non lo sapesse Doctor Strange è apparso sui fumetti negli anni ’60, nel 1963 per la precisione, e quindi è logico che molte ambientazioni siano riprese da quegli anni, allucinogeni e psichedelici), sono integrate in maniera sapiente e mai stonata, grazie anche all’ottima regia di Scott Derrickson.

Il film è impressionante a livello visivo e in 3D diventa ancora più magnificente grazie anche ai mondi rotanti e i palazzi che si piegano su loro stessi, che molti hanno paragonato ad uno di quei sogni di Inceptiana memoria, ma anche alle incredibili geometrie di M.C. Escher (certamente la visione in IMAX 3D aiuta e non poco a creare questo senso di multidimensionalità). E pur avendo, a più riprese, dichiarato che il film sarebbe stato più serio e dark lo zampino Disney si vede sempre e spezza quei momenti di tensione nella maniera giusta, senza mai cadere nella tentazione di rendere il film ridicolo. Ottima la recitazione di tutti gli interpreti, anche se alcuni spiccano più di altri e sicuramente una menzione speciale deve averla Mads Mikkelsen che riesce, ancora una volta, ad essere “Il Cattivo” (così come è stato un fantastico Hannibal Lecter nella serie TV), senza dimenticarsi di un ottimo Cumberbatch (che pur di immedesimarsi al meglio nella parte ha trascorso del tempo con svariati neurochirurghi) e la Swinton che spazza via tutte le critiche sul suo personaggio con un interpretazione magistrale.

Come in tutti CineComics Marvel non poteva mancare il cameo di Stan Lee, (qui lo spoiler lo posso fare tanto si sa già da tempo) dove durante un combattimento per le strade di Manhattan è intento a leggere “Le Porte della Percezione” – un saggio breve di Aldous Huxley che parla dell’esperienza dell’autore dopo l’assunzione di Mescalina -.

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Ne vale la Pena?

A noi Doctor Strange è piaciuto e non poco, un film accattivante,ma che al tempo stesso riesce a divertire nei momenti giusti, con scene psichedeliche, degne dei migliori anni ’60, dove forse l’unico problema sono gli esseri umani, quasi messi in disparte dal regista e dimenticati come un qualsiasi oggetto di scena. Ma gli oggetti mistici come Cappa della levitazione e l’Occhio di Agamotto  mixati ad un multiverso fatto di misticismo, pratiche proibite, rituali magici rubati, stanze specchio e segreti portano il film ad elevarsi come una delle migliori pellicole Marvel delle tre fasi. Naturalmente ricordatevi di aspettare la fine dei titoli di coda, si parla pur sempre di Marvel e quindi ci saranno le due scene finali in mezzo e dopo i titoli di coda. Un consiglio per tutti è quello, dove possibile di guardare il film in 3D, la pellicola sembra studiata al meglio per utilizzare, finalmente ci verrebbe da dire, nella maniera corretta la terza dimensione cinematografica dando all’insieme quella perfezione che spesso e volentieri i registi bramano.

Diretto da Scott Derrickson (SinisterThe Exorcism of Emily Rose) e prodotto da Kevin Feige, Doctor Strange è interpretato da Benedict Cumberbatch (Black Mass – L’Ultimo GangsterThe Imitation Game), Chiwetel Ejiofor (12 Anni SchiavoSopravvissuto – The Martian), Rachel McAdams (Southpaw – L’Ultima SfidaSherlock Holmes) e Michael Stuhlbarg (Steve Jobs, A Serious Man), con Mads Mikkelsen (Scontro tra TitaniCasino Royale) e il premio Oscar Tilda Swinton (Michael ClaytonThe Grand Budapest Hotel).

Doctor Strange
Pros
Effetti Speciali
Ottima Sceneggiatura
Caratterizzazione dei personaggi
Utilizzo del 3D
Cons
Alcuni temi potevano esser sviluppati meglio
0
Voto