“Sfida Accettata”: La nuova moda di Facebook che gli italiani hanno frainteso

Negli ultimi giorni su Facebook è iniziata una nuova moda virale chiamata “Sfida Accettata”, che consiste nel caricare sul proprio profilo una foto che ci ritrae da giovani o da bambini. Ma le cose stanno veramente così?

NO.

La vera “Sfida Accettata” è una campagna partita nel Settembre 2016, che ha poi raggiunto Inghilterra e India, in favore della sensibilizzazione per i tumori. Aveva infatti l’obiettivo di mostrare agli utenti di facebook la condizione di chi è colpito da un tumore attraverso una foto. Nel dettaglio per partecipare alla sfida si doveva cambiare la propria immagine profilo sostituendola con una foto in bianco e nero per sottolineare la perdita di colori nella vita di chi lotta ogni giorno contro questa brutta malattia. L’autore del post doveva poi inviare il seguente messaggio a tutti quelli che avevano lasciato un like alla foto: «Dato che hai messo “Mi piace alla mia foto”, ora devi postarne una in bianco e nero, scrivendo “Sfida accettata”. Riempiamo Facebook di foto in bianco e nero per mostrare il nostro supporto alla battaglia contro il cancro. È questa la sfida. Quando i tuoi amici metteranno “Mi piace” al tuo post, invia loro questo messaggio».

Com’era dunque successo all’epoca della Ice Bucket Challenge, che molti avevo sfruttato solo per apparire e fare una manciata di like, un’altra campagna si è persa dal suo obiettivo principale. Personalmente ritengo queste iniziative completamente inutili e solo un pretesto per mostrarsi, com’è stato anche dichiarato sul sito della BBC da Rebecca Wilkinson, una donna inglese di 36 anni malata di cancro al seno, che aveva criticato la cosa attraverso il sito della BBC dicendo:

“Il cancro non è il tema per alcuni selfie finti, come se fosse un’attività divertente. Le persone credono che solo perché mettono una foto in bianco e nero su Facebook sostengono le persone con il cancro. Non lo stanno facendo: dovrebbero visitare davvero le persone con il cancro, tenere loro la mano mentre attraversano il trauma della chemioterapia. È così falso e queste persone sono delle narcisiste”.

Vi invitiamo dunque a condividere ed informare.