Samurai Warriors: Spirit Of Sanada – Recensione

Versione testata: Playstation 4

Nello sconfinato mondo dei musou di Omega Force e Koei Tecmo, trova spazio anche Samurai Warriors: Spirit Of Sanada. Il titolo, un vero e proprio spin-off della saga Samurai, cerca di offrire diversi spunti a livello narrativo, mantenendo intatta la natura classica dello stile che contraddistingue il genere musou.

LO SPIRITO DEI SANADA

Spirit Of Sanada arriva a distanza di un anno da Samurai Warriors 4: Empires e propone la storia della famiglia Sanada. Proprio qui, il titolo sviluppato dal team Omega Force, vuole differirsi ed esaltarsi. Non possiamo di certo dire che, a livello di trama, il gioco non sia ispirato. L’arco narrativo del titolo si estende per ben cinquant’anni, raccontando come i Sanada, in questo caso Yukimura e Masayuki, siano arrivati a conquistare il Giappone a cavallo tra il ‘500 e il ‘600. Godibilissime le cut-scene e la narrazione, un peccato, però, non poterne godere in italiano, dettaglio che inficia il risultato generale per quella fetta di pubblico che ha poca dimestichezza con la lingua straniera. Vivremo fin da subito le paure ed i timori di quello che, a detta dei libri di storia, è stato il più grande condottiero giapponese: Masayuki. Affrontando immediatamente le battaglie per la conquista dei territori di Shinano.

UN MORE OF THE SAME MA NON TROPPO

La struttura della Campagna di Samurai Warriors: Spirit Of Sanada si presenta simile a quella già incontrata nei vari capitoli della saga. Non mancano, a dirla tutta, interessanti novità in grado di accrescere il grado di interesse nei confronti della quest principale. Il sostegno ci viene fornito da personaggi secondari e attività secondarie. Interessante l’interazione con gli NPC e con la gestione dei villaggi. Questi fungeranno da centri nevralgici ed andranno ad influenzare le sorti della battaglia, è proprio da qui che si prepareranno e partiranno le truppe della nostra fazione. Diviene importante, ma non fondamentale, accrescere le nostre abilità e del nostro esercito completando una serie di minigiochi. Abbiamo notato che i bonus attivabili grazie a queste attività non influiscono in modo deciso sul buon esito della lotta, nella maggior parte dei casi questi espedienti servono perlopiù a spezzare il ritmo di gioco e a rendere meno monotono il gameplay, classico nei giochi del genere. I villaggi, come accennato in precedenza, saranno in larga parte esplorabili, ed oltre a completare le più volte citate attività secondarie, sarà possibile rivolgersi ai mercati della zona per poter acquistare nuovi equipaggiamenti e nuove armi. Alcune zone esplorabili, poi, ci permetteranno di accumulare particolari materiali, sempre utili nel momento della creazione di ancor più letali armamenti.

ALLE ARMI

Sul campo di battaglia il feeling è sempre lo stesso. Ci si trova a contrastare e a sconfiggere ondate ed ondate di nemici e il tutto è possibile attraverso la pressione di pochissimi tasti. Nessuna sequenza complessa, attacchi pesanti e leggeri vengono gestiti con spensieratezza e fin troppa facilità. C’è sempre quel senso di onnipotenza e strapotere fisico nello gestire i personaggi principali. Queste ovviamente sono cose che, chi si avvicina a questo genere di giochi, conosce perfettamente. Le novità sono da ricercare negli incarichi pre e durante le missioni: oltre che maciullare montagne e montagne di eserciti, può essere determinante difendere un carico, uno sparuto numero di truppe o anche una personalità di rilievo. Nulla che faccia urlare al miracolo videoludico ma almeno saremo costretti ad attivare qualche neurone in più per mettere in pratica strategie diversificate.

Tecnicamente ci troviamo davanti un titolo cross-gen, Samurai Warriors: Spirit Of Sanada, è arrivato da noi in versione Playstation 4 e Pc ma, in Giappone, esiste in versione PSVita e Playstation 3. Nonostante l’impatto a livello stilistico sia più che buono non mancheranno diverse defaillance tecniche. Buone le musiche e gli effetti sonori.

CONCLUDENDO

Samurai Warriors: Spirit Of Sanada è stato un titolo godibile soprattutto a livello narrativo. La storia della famiglia Sanada è raccontata in modo egregio ed abbiamo, il più delle volte, aspettato con impazienza la cut-scene di turno per lasciarci catturare dallo stile e dai racconti del Giappone feudale. L’acquisto lo consigliamo agli amanti del genere e a chi apprezza le vicende storiche che hanno visto protagonisti i membri della famiglia Sanada.

Samurai Warriors: Spirit Of Sanada
Pros
Godibile a livello narrativo
Longevo
Cons
Tecnicamente un cross-gen
Ripetitivo nonostante alcune novità
7
Voto