Pankapu – Recensione [Nintendo Switch]

Dopo oltre un anno dal suo debutto ufficiale con il primo episodio rilasciato su Steam in seguito ad una positiva campagna su Kickstarter, lo scorso 21 Settembre ha debuttato ufficialmente su Steam, XBox, PS4 e Nintendo Switch Pankapu, il platform 2D sviluppato dallo studio indipendente francese Too Kind Studio. Il titolo è ambientato all’interno dei sogni di Djaha’rell, un bambino dal tragico passato. All’interno della mente del giovane impersoneremo Pankapu, il guerriero scelto da Iketomi, il Dio dei sogni per difendere il mondo dei sogni di Omnia dalla minaccia di Gangreyn, il principe degli incubi ed il suo temibile esercito.

Pankapu si presenta quindi come un platform 2D vecchio stile ma con tutti gli ammodernamenti necessari per rimanere al passo con i tempi. Le meccaniche sono le classiche che abbiamo imparato a conoscere su questo genere di titoli nel corso degli anni. Abbiamo quindi la possibilità di saltare, muoverci lateralmente, attaccare, parare ed eseguire un attacco speciale che andrà a consumare la barra della special che invece si ricaricherà in presenza di alcuni cristalli blu o in seguito alle parate. Nel corso del gioco sbloccheremo inoltre altre due tipologie di armature chiamate Aegis con cui poter switchare in game in base alle necessità (in aggiunta a quella base iniziale di colore rosso chiamata Braverly). L’Aegis verde Ardor, oltre ad avere un’arco al posto della classica spada,  donerà a Pankapu la capacità di effettuare un doppio salto e un breve teletrasporto laterale per spostarsi rapidamente alle spalle dei nemici mentre l’Aegis blu Faith sarà dotata di uno scettro magico e concederà al nostro piccolo eroe l’abilità di attivare meccanismi e muovere le piattaforme a proprio piacimento.

Nel corso della nostra avventura nel mondo di Omnia saremo costretti ad affrontare diverse tipologie di nemici con  caratteristiche e abilità specifiche, fino ad arrivare ad un mini boss finale in ognuna della cinque zone composte da vari stage presenti nel titolo (Omnia, Peppu, Shingle Plain, Wind Maze, Black Moon). A farci compagnia avremo sempre al nostro fianco il ragno meccanico Chili e i piccoli spiriti Mudjins da raccogliere e collezionare nei vari stage. Sono inoltre presenti torri di potenziamento e cristalli della vita per aumentare i nostri hp base.

Dal punto di vista del game design il titolo presenta con una veste grafica accattivante, ricca di dettagli e colori accesi che risaltano e risultano un piacere per gli occhi attraverso lo schermo di Nintendo Switch. Unica pecca è che nonostante l’estrema semplicità grafica del titolo in diverse occasioni abbiamo riscontrato diversi ed inspiegabili cali di framerate. Per quanto riguarda invece il comparto sonoro le musiche sono curate da  Ganaé e Hiroki Kikuta (Secrets Of Mana).

Uscito nel periodo peggiore per un titolo indie, visto l’elevato affolamento dei titoli tripla AAA, Pankapu purtroppo è quasi rimasto nell’anonimato in Italia, complice anche l’assenza della lingua italiana, scelta alquanto infelice considerando che il titolo si presta parecchio anche per un pubblico più giovane  (presenti invece Giapponese, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Russo, Cinese). Nonostante tutto grazie ad un prezzo parecchio accessibile di 11,99€,  ad un gameplay solido ed una difficoltà incrementale, Pankapu è un titolo indie decisamente ben fatto e curato, da non farsi scappare su Nintendo Switch in modo da apprezzarne a pieno in contenuti anche in modalità portatile.

Pankapu
Pros
Colorato
Divertente
Prezzo contenuto
Musiche
Cons
Qualche sporadico calo di fps
Assenza lingua italiana
7.9
Voto