Call of Duty: WWII – Recensione

Versione testata: Playstation 4

Sledgehammer e Activision tornano al passato e dopo tre anni di sviluppo danno vita a Call of Duty: WWII. Non sempre l’evoluzione esasperata può portare a qualcosa di positivo, lo sa bene Activision che, nonostante i dati di vendita sempre impressionanti, decide di ascoltare le idee e le lamentele di una community ormai stanca di jetpack e ambientazioni futuristiche. Call of Duty: WWII ci porta nel cuore del secondo conflitto mondiale e lo fa con una modalità campagna degna di essere giocata ed un comparto multigiocatore all’altezza del blasone di Sledgehammer Games. Nella nostra recensione vi racconteremo nel dettaglio quali sono i punti di forza di questo titolo, sicuramente un degno ritorno al passato.

SANGUE E POLVERE

Fin da subito le immagini della Campagna di Call of Duty: WWII hanno catturato l’attenzione di noi addetti ai lavori ma soprattutto dei fan. Nonostante un contesto come quello della Seconda Guerra Mondiale, utilizzato più e più volte dagli sviluppatori per dare vita a storie non sempre memorabili, il nuovo Call Of Duty è stato in grado di toccare le corde giuste, suscitando nello spettatore il giusto mix di nostalgia e meraviglia. Partiamo col dire che Sledgehammer si è dedicata anima e corpo a questo titolo ed il risultato è piuttosto evidente. Le atrocità della Guerra vengono raccontate come mai prima d’ora in un videogioco, a nostro modo di vedere, le sequenze di gameplay e la cinematograficità riescono a convincere anche più del Battlefield uscito lo scorso anno. Non aspettatevi una trama memorabile ma il tutto è stato creato per permettervi di raggiungere un grado di immersività piuttosto profondo. A dominare ci sarà un’azione al cardiopalma con pochissimi (quasi nessuno) momenti di stanca. Impersoneremo il soldato Ronald Daniels che, come da tradizione, e con l’aiuto dei propri compagni, dovrà far fronte alle forze naziste. Si parte con lo Sbarco in Normandia, (ricordate Call of Duty 2?) per poi proseguire con una serie di missioni canoniche e fondamentali per le sorti del conflitto mondiale. Il team di cui si circonderà il soldato scelto Daniels sarà dei più variegati e vi racconteremo tra poco perché il gioco di squadra e l’avanzare compatti è molto importante, se non fondamentale, ai fini del gameplay. La trama si snoderà attraverso undici missioni della durata complessiva di circa 8/9 ore. Consigliamo di giocare il titolo a difficoltà elevata per godere appieno dell’azione al cardiopalma e degli scontri a fuoco.

GIOCO DI SQUADRA

Nel marasma dell’azione di Call of Duty: WWII, noteremo fin da subito che l’energia non si ripristinerà da sola, e questa è la prima grande differenza con i titoli precedenti. L’altra grande novità, legata a doppio filo con la prima, è la possibilità di poter usufruire delle abilità dei nostri compagni per venire a capo degli scontri più ostici. Ogni volta che riusciremo a riempire una barra speciale, un membro del nostro team potrà fornirci supporto. Ecco alcuni esempi: Zussman ci procurerà dei kit medici per poter ripristinare la nostra salute, Pierson attiverà una sorta di sesto senso in grado di mettere in evidenza i nemici nelle vicinanze, Turner ricaricherà le nostre armi facendo il pieno di munizioni e Stiles ci permetterà di avere sempre al massimo la scorta di granate tattiche. A queste molteplici abilità va ad aggiungersi quella del nostro collega Aiello che, con estrema gentilezza ci metterà a disposizione un fumogeno per segnalare un attacco alleato, permettendoci di far saltare in aria punti nevralgici nemici o una grossa schiera di soldati tedeschi. Il feeling con fucili e le canoniche bocche da fuoco appartenenti al secondo conflitto mondiale è dei migliori e la Campagna si lascia giocare con estremo piacere promuovendo grande azione e qualche ottimo colpo di scena. L’unico difetto risiede nell’intelligenza artificiale dei nemici, non sempre responsiva. Un minus che però non intacca in nessun modo l’esperienza finale del titolo. Possiamo asserire senza alcun dubbio di trovarci di fronte una delle migliori campagne di Call of Duty.

IL COMPARTO MULTIGIOCATORE

Novità anche dal fronte multiplayer per Call of Duty: WWII! Partiamo col dire che il nostro giocatore, personalizzato a dovere prima di cominciare, avrà la possibilità di circolare liberamente in un campo base, un quartier generale che fungerà da hub di gioco. Da qui sarà possibile interagire con gli altri utenti, avere a che fare con gli NPC dai quali sarà possibile riscattare ricompense, sbloccare contratti che ci permetteranno di compiere delle sfide e acquistare equipaggiamenti ed attrezzatura. A nostra disposizione ci sarà anche un poligono di tiro dove fare pratica con le diverse bocche da fuoco. L’altra importante novità riguarda le Divisioni: ogni giocatore potrà scegliere la propria, o almeno quella di partenza, e poi sbloccare le altre per poter aver un ventaglio nettamente più ampio di possibilità ed esperienze di gioco. Le divisioni o classi sono in totale 5: Fanteria, Aviotrasportata, Corazzata, Montana e Spedizionieri. Ognuna delle 5 classi sale di livello in base ai nostri risultati e ha delle caratteristiche uniche. Raggiungere il livello massimo della Divisione utilizzata permetterà di sbloccare una nuova bocca da fuoco dedicata. Non è un caso che ogni classe prediliga armi e accessori diversi, tutto permette di vivere un’esperienza più varia e stratificata, non impedendo all’utente di utilizzare qualsiasi arma a disposizione. Il prezzo da pagare è quello di rinunciare ad accessori speciali tipici della classe di cui quell’arma non è canonica. Un esempio: la Fanteria avrà a disposizione come accessorio addizionale una baionetta, Riassumendo: ogni classe potrà contare su quattro perk dedicati. Alle modalità classiche come il Deatmatch, Dominio e Cattura la Bandiera, si affianca quella che molto probabilmente risulta la modalità più divertente dell’intero comparto multigiocatore di Call of Duty: WWII: Guerra. In Guerra si sfideranno due squadre per la supremazia della mappa, il tutto avverrà a checkpoint e si alterneranno, come da tradizione, attacco e difesa. Non manca la modalità Nazi Zombi che, quest’anno e come succede ormai da qualche edizione, si serve di un cast di tutto rispetto. Vestiremo i panni di quattro personaggi profondamente diversi tra loro ed ognuno appartenente ad una classe diversa. Il cast di attori è formato da David Tennant (Doctor Who), Elodie Yung (Marvel’s Daredevil), Ving Rhames (Pulp Fiction, L’alba dei morti viventi) e Katheryn Winnick (Vikings, La Torre Nera).

TIRANDO LE SOMME

Concludendo, Call of Duty: WWII ci ha convinto con una modalità Campagna che riesce a condensare momenti memorabili e scelte di gameplay piuttosto azzeccate, una modalità multigiocatore varia al punto giusto e una qualità tecnica di tutto rispetto. Consigliato a tutti gli appassionati di FPS e a chi ovviamente aspettava il ritorno di Call of Duty, il buon vecchio ritorno al passato.

https://www.youtube.com/watch?v=ZVyWgrmV9GQ

 

Call of Duty: WWII
Pros
Campagna molto curata
Tecnicamente bello da vedere
Buona la trovata del QG nel Multiplayer
Cons
Intelligenza artificiale non sempre impeccabile
Alcune armi sbilanciate
8.8
Voto