Sony produrrà il film di Tarantino su Charlie Manson. Margot Robbie, Tom Cruise, Brad Pitt e Di Caprio nel cast?

Con un annuncio ufficiale del CEO di Sony Pictures, l’azienda ha rivelato che si occuperà della produzione e della distribuzione del nono film di Quentin Tarantino. Il film che sarà il primo del regista a non essere prodotto dalla Miramax di Weinstein sarà ambientato tra gli anni 60 e 70 e sarà basato su Charles Manson ed i suoi efferati omicidi che hanno sconvolto l’America. Il film sarà basato sull’omicidio di Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski uccisa dalla “Manson Family” nel 1969, che sarà interpretata da Margot Robbie. Il regista ha inoltre incontrato Tom Cruise,  Brad Pitt e Leonardo DiCaprio per due ruoli principali ma al momento non è chiaro se saranno tutti e tre nel film o se il regista sceglierà solamente due di loro.

David Heyman, Tarantino, Shannon McIntosh, e Georgia Kacandes saranno i produttori esecutivi.

Di seguito l’estratto di Wikipedia sugli omicidi compiuti dal criminale che giusto in questi giorni è in fin di vita a causa di un malore:

Il 9 agosto 1969, meno di due settimane dopo aver ordito l’omicidio di Gary Hynman (materialmente commesso da Bobby Beausoleil) Manson pianificò e realizzò un’intrusione a Cielo Drive, un ricco quartiere di Los Angeles, con l’obiettivo di penetrare nella villa al momento abitata da Roman Polanski e Sharon Tate, attrice e moglie del regista, incinta di otto mesi, e quella sera frequentata anche da alcuni loro amici, tra cui Jay Sebring, parrucchiere dell’attrice, Abigail Folger, figlia dell’imprenditore del caffè “Folger”, Voityck Frykowski, il fidanzato della Folger. La villa era di proprietà di Terry Melcher(allora fidanzato con la modella e attrice Candice Bergen, con la quale fino a poco tempo prima aveva abitato la villa), artista e produttore musicale nonché figlio di Doris Day che aveva espresso inizialmente interesse nei riguardi di alcune canzoni composte da Manson, ma che successivamente si era rifiutato di scritturarlo come musicista per la Columbia Productions; la villa divenne per Manson il simbolo di tutti coloro che l’avevano rifiutato. Manson si era recato in quella villa in precedenza col desiderio di incontrare nuovamente Melcher per fargliela pagare, ma era stato allontanato da un fotografo amico della Tate che gli aveva rivelato che la villa adesso era abitata dai coniugi Polanski. Manson ebbe comunque modo di vedere per alcuni secondi una delle future vittime della sua follia omicida. Il primo a morire fu il parrucchiere Jay Sebring, che implorò di lasciar in vita Sharon Tate in quanto incinta, ma fu ferito con un colpo di revolver all’ascella e finito con una serie di coltellate. La successiva vittima fu Voityck Frykowski, che fu accoltellato da Susan Atkins. Stessa sorte anche per la Folger, accoltellata ripetutamente. L’ultima vittima fu Sharon Tate, 26 anni, incinta di otto mesi. Con uno straccio intriso del sangue dell’attrice, la Atkins scrisse sulla porta da cui avevano fatto irruzione “PIG”, maiale in lingua inglese: maiale è anche il termine statunitense con cui si designa in tono spregiativo un poliziotto, e Piggies è il titolo di una canzone dei Beatles. Sullo specchio del bagno venne scritto “Helter Skelter”, espressione inglese che significa “confusione” o “alla rinfusa”, interpretata da Manson come “arrivo del caos” e “fine del mondo”; anche questa è il titolo di una canzone dei Beatles. Non ci furono sopravvissuti alla strage. I massacri dell’organizzazione non si placarono e il giorno seguente vennero uccisi l’imprenditore Leno LaBianca e sua moglie Rosemary; i due furono colpiti da più di quaranta colpi alla testa con una forchetta e il cadavere di Leno LaBianca fu ritrovato con un forchettone conficcato nello stomaco. Su una parete interna venne scritto “Death to Pigs” (Morte ai maiali) col sangue delle vittime e sul frigorifero in cucina furono tracciate le parole Healter Skelter, con una svista ortografica inconscia.

 

Fonte: Deadline