Steven Universe e le Crystal Gems: le avventure di Steven a fumetti – Recensione

Tunué arricchisce la sua collana Tipitondi con un’opera che unisce il divertimento con tematiche sociali adulte e importanti: si tratta di Steven Universe e le Crystal Gems.

Steven Universe nasce come cartone animato realizzato da Cartoon Network e disponibile su Netflix. Fin da subito si è inserito tra le glorie del network al pari di Leone il cane fifone, Le Superchicche e Il Laboratorio di Dexter, ma con una grande differenza: Steven Universe porta per la prima volta, in un prodotto prevalentemente per bambini, tematiche importanti legate al mondo LGBTQIA+, ma con leggerezza e nessuna banalità. Proprio per questo motivo la sua ideatrice Rebecca Sugar, famosa anche per essere la sceneggiatrice e autrice di storyboard per la serie animata Adventure Time, ha ricevuto tre nomination per gli Emmy Award e cinque Annie Awards oltre che un apprezzamento sostanzioso dal pubblico internazionale.

Il cartone animato di Steven Universe è famoso anche per le sue tematiche anti sessiste, anti razziste, anti body shaming (il bullismo verso l’aspetto fisico)e anti classiste portando su schermo personaggi di tutti i colori, culture, genere, costituzione fisica e orientamento sessuale. Questo è stato oggetto di discussione soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione stereotipata delle persone afroamericane, ma per molti è un modo per rafforzare la visione di inclusione.

Tutto questo preambolo sul cartone animato è importante per descrivere meglio Steven Universe e le Crystal Gems, graphic novel tradotto e portato in Italia dalla casa editrice Tunué sempre attenta alle tematiche sociali e alla qualità delle sue opere. Non a caso ci troviamo di fronte ad un prodotto cartonato di pregevole fattura sia per solidità che per qualità costruttiva. Il fulcro dell’opera, però, è certamente la storia, ma prima di descriverla è giusto raccontare un minimo di background per chi non conoscesse o non avesse mai visto Steven Universe. Il protagonista, Steven, vive le sue avventure insieme alle Crystal Gems, un gruppo di Gemme (una specie extraterrestre ultramillenaria, munita di tecnologia avanzatissima e dotata di poteri sovrumani e “magici”) dedite a proteggere la Terra e l’intera umanità da qualsiasi minaccia. Oltre al piccolo e divertente eroe, che è un ibrido umano/Gemma, ci sono dunque Garnet, Ametista e Perla a difendere il nostro amato pianeta. Anche Steven ha dei poteri: li ha ereditati da sua madre, Quarzo Rosa, ex leader delle Crystal Gems ora scomparsa; anche lui sta diventando un piccolo, grande eroe, mostrando spesso una sensibilità davvero molto forte: gli autori vogliono in questo modo mettere in risalto sia il suo lato femminile che quello maschile.

Non è stata inusuale la scelta di descrivervi il background di Steven Universe, poiché questo primo volume non presenta le origini del personaggio. Il motivo è molto semplice: negli Stati Uniti questa miniserie a fumetti è uscita in concomitanza con la seconda stagione della serie animata, dunque gli autori non hanno ritenuto opportuno ripartire da zero, ma bensì aggiungere altre avventure che siano sia complementari che assolutamente godibili a sé stanti rispetto al cartone animato. La storia, infatti, è inedita e racconta di un campeggio organizzato da Steven per le sue tre gemme preferite: Perla, Garnet e Ametista. Come spesso accade nei campeggi, si decide di accendere un fuoco e per movimentare la serata le Crystal Gems iniziano a raccontarsi storie dell’orrore. Perla in particolare decide di narrare la storia del fantasma di vetro, che usava spesso per spaventare Ametista quando ancora era molto piccola, per convincerla a non cacciarsi nei guai. Il problema è che Steven e Ametista rimangono piuttosto turbati dalla storia, anche perché la stessa notte scopriranno che non era esattamente una leggenda. La storia è realizzata da Josceline Fenton e segue fedelmente le tematiche proposte da Rebecca Sugar, esplorando in maniera approfondita il rapporto tra Ametista e Quarzo Rosa e raccontando nei dettagli le paure di Steven e Ametista, senza mai, però, stravolgere o aggiungere elementi significativi alla saga principale. Non mancano i colpi di scena che renderanno avvincente e interessante la lettura della storia cercando di scoprire il segreto del fantasma di vetro. La trama quindi è semplice, dopotutto l’opera è consigliata ad un pubblico molto giovane, ma mai banale.

I disegni, realizzati da Chrystin Garland, rispecchiano perfettamente e fedelmente lo stile del cartone animato, con colori vivaci e brillanti, anche se meno dettagliati. In ogni caso Tunué è riuscita a metterci il suo tocco anche in questo stampando l’opera su una carta di pregevole fattura che dona solidità e bellezza alle tavole. I disegni, quindi, non spiccano per originalità, ma si tratta comunque di una riproduzione su carta delle avventure rese celebri da un cartone animato ed è giusto che siano quanto più fedeli possibili all’opera originale.

In conclusione il graphic novel Steven Universe e le Crystal Gems è una piccola perla che arricchisce al meglio la collana Tipitondi di Tunué, in cui si mescolano e si uniscono la creatività, il divertimento pensante e nuovi mondi da esplorare senza ostacoli di sorta.

Steven Universe e le Crystal Gems
Pros
Cons
7.5
Voto