Robinson: The Journey – Recensione

[ads]Fin dal suo annuncio all’E3 2016, Robinson The Journey è stato uno dei titoli che più aspettavo con l’avvento del Playstation VR, facendo sperare nella priva vera killer app per il visore di Sony. La presenza dei ragazzi Crytek dietro al titolo mi aveva parecchio convinto all’epoca ed inoltre le prime immagini di gioco mi avevano letteralmente catturato, sia dal punto di vista grafico sia da quello del design. Robinson The Journey ha quindi finalmente debuttato il 7 novembre ad un prezzo di lancio di 60,99€ su Playstation VR e vi invito a scoprire in questa recensione se le mie aspettative sono rimaste soddisfatte.

BENVENUTI AL JURASSIC PARK

La storia ci catapulterà nei panni di Robin, un giovane ragazzo che in seguito all’incidente della nave spaziale Esmeralda si ritrova naufrago sull’inospitale pianeta Tyson III. Qui grazie all’aiuto del drone HIGS, un’intelligenza artificiale che ricorderà parecchio Wheatley di Portal 2, e a Laika, un cucciolo di Tirannosaurus Rex che Robin adotterà ad inizio gioco, il giovane naufrago deciderà di iniziare l’esplorazione del pianeta e di dedicarsi alla ricerca di altri sopravvissuti al terribile incidente. La storia nonostante la durata limitata (completato in circa 4 ore) e nonostante non brilli di particolari momenti memorabili, risulta parecchio interessante e ampliabile (sopratutto la seconda metà di gioco), il cui punto di forza principale è dato dalla presenza dei maestosi dinosauri con cui Robin dovrà interagire ma che da cui forse mi sarei aspettato qualcosa di più. Tutto sommato però, l’emozione di trovarsi per esempio faccia a faccia con un “collolungo” sarà comunque incredibile, facendo quasi credere al giocatore di trovarsi dentro il famoso Jurassic Park.  Robinson The Journey concentra tutto il suo cuore di gioco sull’esperienza VR, infatti, nonostante presenti dei paesaggi mozzafiato che più volte mi sono soffermato ad ammirare, si presenta con una difficoltà di gioco veramente irrisoria, con degli enigmi ambientali parecchio semplici alternati però a momenti in cui il giocatore si troverà senza una precisa indicazione su cosa fare o dove recarsi (un paio di volte ho avuto il bisogno di cercare online come proseguire). Robin sarà inoltre dotato di un oggetto multifunzione con cui potrà compiere 3 azioni: usare il puntatore laser per indirizzare i movimenti di Laika, spostare e muovere alcuni oggetti con un campo di forza e scannerizzare gli HIGS rotti trovati durante l’avventura e gli animali da catalogare per l’Infotarium.

Robinson: The Journey_20161110115355

MA I MOVE?

Dal punto di vista grafico, Robinson The Journey si presenta come il miglior titolo presente al momento sul mercato Playstation VR(complice forse anche io fatto di aver giocato su PS4 Pro), spodestando dal trono Batman Arkham VR e presentandosi con un ambientazione ben curata, parecchie creature da analizzare sparse nello scenario di gioco ed un ottimo comparto sonoro. Tecnicamente però il gioco sviluppato da Crytek presenta alcuni problemi piuttosto fastidiosi. Uno di questi è senza alcun dubbio dato dall’assenza del supporto ai Playstation Move, cosa alquanto assurda considerando inoltre che l’oggetto multi-funzione di Robin come forma ricorderà moltissimo il controller Sony. L’obbligo dell’utilizzo del Dualshock 4 sfocerà quindi in un sistema d’arrampicata assolutamente da rivedere. Il giocatore dovrà allungare il collo e muovere la testa col visore per puntare la mano verso l’appiglio, risultando un controllo parecchio impreciso e frustrante e che personalmente mi ha portato ad odiare quasi tutte le parti di arrampicata (con i move sarebbe stata tutta un’altra cosa). Per quanto riguarda il Motion Sickness come al solito (inizio a credere di essere parecchio fortunato) non ho avuto particolari problemi, ma consultandomi con altri colleghi e facendo testare il titolo ad alcuni amici abbiamo registrato parecchi casi di nausea e giramenti di testa.

Robinson: The Journey_20161110115355

CONCLUSIONI

Robinson The Journey purtroppo non si afferma quindi come la tanto sperata killer app per il Playstation VR. Dimostra un gran potenziale, un notevole immersività e un ottimo comparso grafico ma sfortunatamente i problemi tecnici legati all’assenza del supporto al PlayStation Move e ad una durata molto corta, problema di cui sembrano soffrire al momento tutti i titoli sul visore Sony, impediscono al titolo di decollare. Sicuramente ampliare il gioco con qualche scenario in più, aumentando la durata a 6-7 ore , cercando magari di evitare la ripetività e aumentando l’interazione con i dinosauri avrebbe consolidato il titolo targato Crytek. Nonostante ciò, Robinson The Journey si conferma come uno dei migliori titoli VR, imperdibile per i possessori del visore Sony ma sicuramente acquistabile in futuro, in vista di un abbassamento di prezzo.

Robinson - The Journey
Pros
Graficamente il migliore
Trama interessante
Dinosauri
Cons
Sistema di arrampicata da rivedere
Assenza del supporto ai Playstation Move
Probabile Motion Sickness
7.5
Voto