Football Manager 2017 – Recensione

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Il panorama dei videogiochi calcistici è assimilabile ad una medaglia con due differenti facce. Se da una parte vi è la simulazione sportiva pura e cruda, come i blasonati FIFA e Pro Evolution Soccer, l’altra faccia di questa ipotetica medaglia è legata ad una simulazione meno annessa al pallone, e più al “dietro le quinte” di un club. Stiamo parlando ovviamente dei cosiddetti manageriali, titoli nel quale si prendono i panni di un allenatore e si prova e scalare le vette per diventare il miglior mister al mondo. Oramai da qualche anno (dopo il precoce fallimento di FIFA Manager e alcuni progetti per mobile poco entusiasmanti) il re incontrastato del genere è sicuramente Football Manager, di SEGA e Sports Interactive, serie che continua ormai dai lontani anni ’80. La stupenda simulazione sportiva è arrivata quindi alla sua edizione 2017, e quello che vi proponiamo oggi è un’accurata analisi del titolo provando a capire in cosa il nuovo titolo di SEGA è cambiato, e come una formula così perfetta possa in qualche modo migliorare ed evolversi.

STATISTICHE E PALLONE

Cos’è Football Manager? Non è semplice rispondere ad una domanda del genere, poiché chi conosce bene il gioco sa che FM è un titolo che punta tutto sul realismo delle situazioni, e una simulazione di tattiche e trattative che riescono a replicare in pieno quello che accade nelle normali partite di pallone. È anche difficile assegnare a Football Manager la categoria di “videogame” poiché si tratta di una serie di schede con dettagli accuratissimi su calciatori, allenatori, squadre, campionati e tantissime statistiche su veramente ogni cosa. È proprio questo aspetto che ogni anno tiene incollati allo schermo migliaia di giocatori, non necessariamente amanti del calcio giocato. Se da una parte c’è la porzione statistica e dettagliata del mondo di gioco, vi è poi il campo da calcio vero e proprio. Analizziamo quindi i miglioramenti di questi comparti.

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VISIONE PER TUTTI I GUSTI

Le partite in Football Manager possono essere visualizzate in diverso modo, dalla grafica in 3D, alla diretta testuale fino a quella che è sicuramente la preferita dai fan della saga, ossia una visione dell’alto con “palline” al posto dei giocatori. Questa grafica in 2D è il marchio di fabbrica del titolo, tanto che la visione 3D seppur ogni anno migliorata e ampliata, è quasi sempre ignorata o messa in secondo piano. Migliorare la visione 2D è ovviamente molto difficile, ma perché cambiare qualcosa che funziona alla perfezione? Lo stesso non si può dire per la visualizzazione in 3D, che soffre ancora oggi di qualche problema legato alle animazioni e al “realismo” di certe situazioni. Quest’anno però il comparto delle animazioni è migliorato, così come sono state aggiunte alcune piccole migliorie come il famoso spray degli arbitri per delimitare una battuta di calcio da fermo. Insomma, tutte piccole cose che però aumentano l’appeal della visione 3D, e che dimostrano come SEGA sia molto affezionata a questa modalità. Resta il fatto che i veri fan della saga, giocheranno praticamente sempre con la grafica in 2D (me compreso).

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ALLENATORI SI NASCE O SI DIVENTA?

Quello che il gioco offre all’inizio è la possibilità di creare il nostro alter-ego virtuale. L’allenatore che poi guideremo nella nostra avventura necessita di una lunga creazione, con un editor straordinario e profondo. Esiste addirittura la possibilità di far eseguire al gioco una scansione del nostro viso da una semplice foto salvata nel PC. L’allenatore dovrà poi essere forgiato anche per quel che riguarda caratteristiche personali e tattiche (ad esempio un allenatore motivatore, severo o più flessibile). Dopo aver selezionato la squadra da allenare (oppure iniziare la propria carriera da svincolato) è possibile quindi entrare a 360° in Football Manager, iniziando dai primi incontri con lo staff, la società, i media e i calciatori. È proprio nel comparto dialoghi che il titolo di Sports Interactive inizia a soffrire l’età che avanza. Per un cultore della saga è infatti abbastanza noioso leggere i medesimi dialoghi da circa 4-5 edizioni, senza alcuna aggiunta se non in minima parte. Una piccola rivoluzione delle frasi renderebbe meno noiosa questa parte dell’avventura. Su quella che è invece la carriera vera e propria, non c’è nulla da criticare: la simulazione raggiunge sempre livelli straordinari, con situazioni estremamente reali e reazioni di giocatori e tifosi da brividi sulla schiena. Un’aggiunta simpatica e divertente è la pagina dei “social network” nei quali possiamo seguire alcuni giocatori o squadre, oppure leggere gli umori dei tifosi nei confronti di una trattativa che abbiamo avviato, o rispetto agli ultimi risultati.

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CONTENUTI E MODALITÀ’

Come ogni anno oltre alla normale e amata carriera, esiste la possibilità di provare nuove e curate esperienze di gioco. Una di queste è la modalità “Crea la tua squadra” nella quale sarà possibile creare un proprio team a partire da un altro, che prendiamo come “base”. Ad esempio, se creiamo una squadra prendendo come base la Juventus sappiamo già che avremo a disposizione un budget molto alto che ci permetterà di raccattare in giro per il Mondo giocatori parecchio forti. Se invece si sceglie come base un club di Lega Pro, i fondi saranno nettamente minori e sarà obbligatorio fare delle scelte oculate o lasciare al computer la selezione automatica dei giocatori. Altra modalità è il “Fantasy Draft”, che consente di creare delle competizioni con amici. Anche qua si dovrà creare un proprio team, con un sistema a “draft” ossia a turno ogni giocatore sceglierà un calciatore, e così via finché le rose non saranno complete. La stessa modalità è giocabile anche contro l’IA.

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LA FORZA DELLA COMMUNITY

Una delle cose che rende Football Manager così amato è anche la forte community che lavora costantemente al titolo. La facilità di modificare il gioco, grazie ad un potente editor esterno, rende possibile ampliare a dismisura le potenzialità del titolo. Pensiamo ad esempio alla possibilità di aggiungere la Serie D, oppure creare delle condizioni particolari e fantasiose (io ad esempio ho simulato un crack finanziario del Milan, con conseguente retrocessione in Lega Pro, con la rosa Primavera). Capite bene che le potenzialità in questo modo diventano illimitate, e riescono a scavalcare alcuni piccoli problemi del titolo, come la presenza di alcune nazionali “fake” come la Germania o il Giappone. Sono minuzie, però tramite alcuni trucchetti è possibile sistemare anche queste cose. Inoltre sarà possibile introdurre tutti i loghi e le foto dei giocatori che si desiderano.

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CONCLUSIONI

Football Manager torna quindi sui nostri schermi con una versione non certo innovativa ma che affina alcune debolezze dei capitoli precedenti, conservando la solita simulazione straordinaria e realistica. Certamente i ragazzi di SEGA hanno lavorato egregiamente ma piccole questioni come dialoghi da svecchiare, diversi crash del gioco e alcuni problemi di traduzione rendono necessaria forse un’analisi più accurata di questi fattori. Nonostante queste minuzie, che impallidiscono di fronte alla forza del titolo, Football Manager 2017 vi terrà incollati per ore davanti al vostro PC, e conferma ancora una volta la propria supremazia del genere. Ma quanto durerà?

https://www.youtube.com/watch?v=nUXV5RI3gm8

Football Manager 2017
Pros
Simulazione ad altissimi livelli
Tanti campionati e club
Editor esterno potente
Cons
Qualche crash
Alcune traduzioni non impeccabili
Dialoghi da rinnovare