For Honor – Recensione

Chiunque almeno una volta nella vita ha fantasticato su improbabili scontri epici e rispettivi vincitori. Per questo motivo quando all’E3 del 2015 Ubisoft presentò per la prima volta For Honor, mostrando questo suo nuovo titolo basato sugli scontri ad arma bianca tra Vichinghi, Samurai e Cavalieri ammetto di essermi esaltato non poco. Ed oggi finalmente, a poche settimane dal lancio ufficiale avvenuto il 14 febbraio 2017, e dopo aver provato il titolo prima in Alpha e poi in Beta sono qui per dirvi se le mie aspettative sono state appagate.

Console su cui è stato testato il titolo: Ps4 Pro

Alzate la guardia

Nonostante For Honor sia un titolo principalmente di stampo multiplayer è presente anche una campagna singleplayer articolata in tre diversi capitoli, uno per ogni fazione, composti da sei livelli ciascuno, per un totale di circa 6-7 ore di gioco. Purtroppo più che una vera e propria campagna singleplayer, si tratta di un lungo tutorial che permetterà di prendere familiarità con tutte le classi delle tre fazioni ed introdurrà ai vari meccanismi di gioco e il sistema di combattimento, presentando comunque qualche sporadico momento esaltante che però non lascerà mai il segno. I vari capitoli sono forzatamente coesi e alla fine il tutto si ridurrà ad un continuo e ripetitivo avanza e uccidi. Il vero perno su cui si basa il titolo è il sistema di combattimento che si presenta fresco e innovativo, garantendo un controllo totale dei guerrieri e consentendo di spaziare tra le diverse abilità e gli stili di combattimento. La natura del titolo è prevalentemente quella di picchiaduro ad arma bianca con la possibilità di sferrare attacchi leggeri, pesanti e dare il via a delle fantastiche combo. L’eroe dalla posizione di guardia potrà dunque parare i colpi provenienti dalle direzioni laterali o superiormente, presentando comunque anche la possibilità di effettuare una schivata. Il tutto confluirà in scontri epici che si potranno concludere rapidamente o dopo diversi minuti di tensione necessari per studiare l’avversario, attendendo pazientemente il suo primo ed ultimo passo falso.

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Godetevi il paesaggio

Per quanto riguarda il lato tecnico For Honor non delude, mostrando una fantastica cura nei dettagli sia nel design dei personaggi che nella struttura delle varie mappe, arricchite con tanti particolari e degli ottimi giochi di luce e ombre (meravigliosi in 4k con PS4 Pro). Anche il comparto audio si dimostra all’altezza, caratterizzato principalmente dalle urla dell’esercito e dal freddo rumore delle lame che si incrociano, che hanno la capacità di immergere a pieno il giocatore nel centro della battaglia. A questo si uniscono delle animazioni splendide e delle Eliminazioni finali altamente spettacolari. For Honor mantiene quindi i 30 fotogrammi al secondo fissi anche nelle situazioni più caotiche e resterete sicuramente impressionati dall’ammirare i vari eserciti di NPC che si scontreranno al vostro fianco nelle suggestive mappe.

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Meglio soli che male accompagnati

Arriviamo ora al tasto dolente! Come accennato all’inizio, For Honor si presenta come un titolo fortemente incentrato sul multiplayer, che però grazie alla scelta veramente infelice di utilizzare Server P2p invece dei classici server dedicati, al momento causa parecchi (troppi) problemi nel comparto online. Vi spiego nel dettaglio. Utilizzando una connessione p2p, la partita verrà hostata da un giocatore invece che da un server centrale e quindi tutti si connetteranno al giocatore. La cosa comporterà che, se per qualche ragione il giocatore che hosta la partita non dispone di una connessione ottimale, tutti i giocatori risentiranno della sua scarsa linea, causando frequenti lag e interruzioni premature del match, il tutto unito a tempi lunghissimi di Matchmaking. Devo inoltre purtroppo segnalare un problema ben più grave. Nonostante sia consapevole che Fastweb non sia la rete migliore per il multiplayer a causa dell’assenza dell’IP pubblico, For Honor è l’unico titolo su cui al momento sto incontrando seria difficoltà a giocare online ed è l’unico titolo sul quale per qualche motivo a me ignoto alcune volte a partita in corso, il NAT si setta improvvisamente a ROSSO facendomi uscire prematuramente dalla partita.

PS per i più smanettoni: ho già aperto tutte le porte, messo l’IP della PS4 Pro in DMZ etc, infatti tutti gli altri titoli (anche targati Ubisoft) funzionano tranquillamente.

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Ma se riesci a giocare…

Quando però si riesce nella difficoltosa impresa di terminare un match senza troppi problemi il divertimento sarà assicurato. In For Honor sono infatti presenti varie modalità di gioco in cui i giocatori potranno affrontarsi in scontri all’ultimo sangue: Dominio 4v4, Rissa 2v2, Duello 1v1, Schermaglia 4v4 ed Eliminazione 4v4. Ogni scontro dovrà essere affiancato da un’attenta analisi dell’ambiente circostante, potremo infatti sfruttare il level design delle varie mappe per spingere i nostri avversari giù da un dirupo o contro un carretto infuocato, rendendo il combattimento per nulla scontato e a tratti particolarmente difficile. Le classi disponibili sono dodici, divise tra vichinghi, samurai e cavalieri ed ogni personaggio utilizzerà un set di armi e mosse differenti. Vincendo diverse partite sbloccheremo poi diversi potenziamenti e/o cambiamenti estetici. Potenziamenti però, facilmente acquistabili nei vari pacchetti grazie alle microtransazioni che rischiano di tramutare il titolo in un Pay-to-Win snaturandone un po’ la vena competitiva. Gli scontri si svolgono tra dodici mappe differenti che al momento offrono una discreta dose di varietà. Da segnalare inoltre la presenza della Guerra delle Fazioni, un evento globale, continuo e multipiattaforma nel quale i giocatori potranno schierare risorse ottenute in base alle partite effettuate, per contribuire alla vittoria finale della propria fazione scelta.

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Conclusione

Insomma For Honor è un titolo fresco e che convince grazie al suo Combat System innovativo e divertente. Sicuramente se non fosse per i frustranti problemi presenti al momento sul comparto multiplayer ,il titolo avrebbe meritato tranquillamente un voto in più. Quindi si le mie aspettative sono state ripagate ma solo in parte, mi aspetto quindi da Ubisoft lo stesso lavoro compiuto su Rainbow Six Siege che è stato migliorato notevolmente nel corso del tempo risolvendo tutti i vari problemi tecnici e rendendolo uno dei giochi più appaganti tra i titoli competitivi.

For Honor
Pros
Gamplay accattivante
Buon livello tecnico
Design fantastico
Cons
Server P2p
Con conseguenti problemi di Matchmaking
Le microtransazioni
7
Voto