Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli – Recensione

Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli è un libro che tutti dovremmo conservare con cura in libreria. Edito in Italia da Mondadori, nasce come opera originale (Good Night Stories for Rebel Girls) al Timbuktu Labs, fondato nel 2011 dalle autrici Elena Favilli e Francesca Cavallo.

Il Timbuktu Labs è un laboratorio di innovazione dei media per l’infanzia, che ha lo scopo di ridefinire i limiti dei media destinati all’infanzia, combinando contenuti stimolanti, design spettacolare e tecnologia all’avanguardia.

Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli è un progetto molto ambizioso e ben riuscito, che ha raggiunto la somma record di più di un milione di dollari raccolti tramite crowfunding – diventando così il libro inedito più finanziato nella storia del crowfunding stesso. Non è un libro per bambine, ma un libro per il futuro, per crescere futuri adulti che vadano oltre le differenze di genere.

Il libro ha una favolosa copertina blu a scritte colorate ed un nastro rosso che funge da segnalibro e fa da filo conduttore tra le donne ivi presentate. Racconta 100 vite di donne straordinarie, in ordine alfabetico (n.b: per nome e non per cognome). Alcune hanno fatto la storia, altre fanno parte del passato: tutte danno valore al nostro futuro.

Ad ogni donna sono dedicate due pagine.

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Nella pagina a sinistra troviamo la storia:

  • nome e cognome come Titolo
  • professione come Sottotitolo

In basso, troviamo la data di nascita – ed eventualmente quella di morte – e la nazionalità.

Nella pagina a destra, invece, troviamo il ritratto di queste eroine – grazie alla partecipazione di sessanta straordinarie artiste provenienti da ogni parte del mondo, che hanno dato colore ad ogni storia.

Al termine delle 100 storie, infine, è chiesto al lettore di mettersi alla prova, scrivendo la propria storia e disegnando un proprio ritratto.

Le bambine ribelli devono capire gli ostacoli che ci saranno sempre lungo il cammino: queste 100 donne sono la forza nelle gambe che può aiutare a saltarli.

 

Sono molto consapevole dei rischi. Voglio farlo perché voglio farlo. Le donne devono tentare di compiere le stesse imprese che hanno tentato gli uomini. Se falliscono, il loro fallimento dovrà essere una sfida per altre donne.

Amelia Earhart