Yooka-Laylee – Recensione

Versione testata: Playstation 4

Con Yooka-Laylee, Team 17 e Playtonic Games dimostrano che il genere dei platform 3D ha ancora qualcosa da dire. Yooka-Laylee può essere considerato a tutti gli effetti il seguito spirituale delle avventure di Banjo e Kazooie. Difatti alcuni membri del team di sviluppo hanno ricoperto ruoli chiave nella produzione che tanto successo ha riscosso durante la generazione Nintendo 64 prima, e Xbox 360, poi. Riteniamo importante sottolineare come il genere platform 3D nel corso degli anni sia andato via via scomparendo. Proprio quel genere che, alla fine degli anni Novanta, rappresentava la massima espressione di profondità e bellezza del gameplay. Il lavoro dei ragazzi di Playtonic Games mira a rispolverare pienamente le dinamiche di questo genere. Nessuna contaminazione, il target e lo standard scelto dagli sviluppatori tende la mano ai nostalgici, e la purezza dello stile platform, è tangibile in ogni forma. Quindi, ricapitolando, Yooka-Laylee è dedicato a tutti coloro i quali vogliono riavvicinarsi ad un genere ormai in disuso da diverso tempo.

IL PIANO DI CAPITAL B

Come per la quasi totalità dei platform 3D, la trama non rappresenta il fiore all’occhiello ma un nudo e crudo espediente in grado di spingere il giocatore ad esplorare i diversi mondi che accompagneranno le vicende dei nostri simpatici personaggi. Ah, quasi dimenticavo: chi sono Yooka e Laylee? Yooka e Laylee sono due coloratissimi animaletti, un camaleonte, Yooka, ed un pipistrello, Laylee. Uno scanzonato momento di relax del duo viene interrotto dalla messa in atto di un particolare e malvagio piano. Capital B, cattivo di turno, è intenzionato a risucchiare attraverso un particolare marchingegno, tutti i libri del mondo. Il fine ultimo del nostro antagonista è quello di impossessarsi, inoltre, di un tomo dai fantastici poteri, in grado di conquistare il mondo. L’obiettivo del malvagio Capital B riesce in parte, poiché, durante l’acquisizione del magico tomo, qualcosa andrà storto. Yooka e Laylee saranno impegnati nel recupero delle pagine (Pagie) che, il libro in grado di soddisfare la sete di potere del nostro antagonista, ha perso durante l’operazione ‘risucchio’.

OPERAZIONE NOSTALGIA

Fatta la conoscenza di Trowzer, serpente dalle dubbie abilità di mercante, saremo catapultati immediatamente nell’azione di gioco. Pad alla mano, la sensazione è proprio quella di avere a che fare con un platform 3D vecchio stile. Ci muoveremo in grandi aree, raccoglieremo piume e ‘Pagie’ che ci permetteranno di acquisire abilità sempre diverse e sbloccare nuovi mondi. Sostanzialmente l’obbiettivo di gioco è questo, nulla di più e niente di meno. Una progressione semplice, però, lineare nelle apparenze, visto che i livelli saranno completamente esplorabili e consapevolmente sviluppati sia in verticale che in orizzontale. All’interno di questi, come anticipato in precedenza, dovremo fare nostre tutte le Pagie, parti mancanti del magico tomo. Queste pagine ci permetteranno di espandere le aree di gioco o sbloccarne di nuove, il tutto gestibile da una sorta di hub di gioco chiamata Torri d’Alveorio. Naturalmente la progressione è legata anche alla raccolta delle piume dorate. Queste fungeranno da valuta di gioco che, se scambiate con Trowzer, ci consentiranno di sbloccare nuove abilità e mosse speciali. Le piume risulteranno fondamentali ai fini del completamento delle diverse attività e missioni secondarie presenti nei vastissimi livelli. Il fatto di sbloccare mosse ed abilità sempre nuove, dona grande profondità al titolo dei ragazzi di Playtonic Games. Una volta ottenute particolari abilità, sarà possibile tornare nei livelli affrontati in precedenza ed accedere a zone prima inaccessibili, così da fare incetta di collezionabili. L’aspetto completistico ricopre un ruolo importante in un gioco del genere ed il nostro consiglio è quello di esplorare ogni anfratto dei mondi di gioco, sbloccare quante più abilità e mosse possibili, cimentarvi nella maggior parte delle attività secondarie. Ne va dello spirito del titolo.

CROCE E DELIZIA

Yooka-Laylee da platform che si rispetti, fa del gameplay l’arma vincente. Ve lo diciamo, vincente fino un certo punto, poiché è difficile non notare alcune defezioni che minano, seppur in modo superficiale, l’esperienza di gioco. Prima nota dolente: la telecamera. Telecamera, ovviamente posizionata alle spalle dei due coloratissimi animaletti e che, purtroppo non svolge il proprio dovere egregiamente. Il problema è legato al posizionamento dell’inquadratura che a volte, anche nel bel mezzo dell’azione, non è all’altezza di un gioco che fa della precisione delle azioni il proprio punto cardine. L’altro difetto è legato all’immediatezza dei controlli, non sempre reattivi e precisi. A livello tecnico il gioco ci ha convinto, è vero, non siamo davanti ad una produzione che fa dell’aspetto grafico la propria arma migliore, ma l’impatto visivo e i colori brillanti hanno trovato posto nei nostri cuori ipernostalgici. Il duo è sempre divertente e la longevità del titolo è davvero degna di nota.

RITORNI E PRIME VOLTE

Concludendo, Yooka-Laylee è un omaggio più che riuscito ai vecchi platform 3D, non innova ma allo stesso tempo non tradisce. Chi è alla ricerca di un’avventura fresca e scanzonata non può lasciarselo sfuggire. Gli amanti di Banjo e Kazooie vedranno scendere sul loro viso una lacrimuccia colma di ricordi. Le nuove generazioni, invece, avranno a che fare con un prodotto completamente nuovo.

Yooka-Laylee
Pros
Il ritorno di un genere ormai in disuso
Longevo
Buon colpo d'occhio
Cons
Telecamera non impeccabile
Controlli non sempre precisi
7.5
Voto