IT: la Russia vuole bannare il film per pubblicità occulta a McDonald

IT è sotto i riflettori non solo per il successo avuto, ma anche per la mole di polemiche nate in Russia dopo la sua uscita nelle sale.

In questi giorni sta spopolando al cinema il film horror “IT”, una rivisitazione della celebre opera letteraria di Stephen King. In poco tempo è riuscito a divenire uno dei film horror col maggior incasso di sempre. Il protagonista, Pennywise, a quanto pare, non terrorizza solo i cittadini della fittizia cittadina di Derry nel Maine, ma anche Burger King e i clown professionisti.

La divisione russa della catena di fast-food Burger King ha, infatti, presentato un reclamo presso l’autorità anti-monopolio Fas chiedendo che la pellicola venisse bandita dalla Federazione russa per “concorrenza sleale” perché troppo simile a Ronald McDonald, la mascotte dell’omonimo fast-food. Stando al comunicato pubblicato dal quotidiano economico russo “Vedemosti”, gli assomiglierebbe in tutto tra cui “gamma di colori e i palloncini con cui seduce i bambini”.

Inutile negare la somiglianza, ma è una cosa già nota da tempo tanto che su YouTube è stata realizzata una videoparodia dal titolo “IT – McDonald’s Edition”. La cosa assurda è il fatto che il consiglio d’amministrazione dell’authority russa ha deciso di prendere sul serio il reclamo e comunicato che esaminerà la pellicola. Andrej Kashevarov, vicecapo di Fas, ha riferito questo attraverso “Ria Novosti”:

“Non ci interessa il contenuto del film perché lo scrittore e il regista hanno la loro personale visione creativa di ogni personaggio. Vogliamo solo determinare se c’è davvero pubblicità occulta in violazione della legislazione russa.”

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Il film ha già incassato 14 milioni di dollari in Russia, ma nonostante il successo c’è qualcun altro oltre Burger King che non vede di buon’occhio il film e si tratta della troupe teatrale di clown di San Pietroburgo chiamati “Komik-Trest”. Loro avevano proposto il divieto ancor prima dell’uscita del film nelle sale russe e tutto questo perché a loro Pennywise non piace e denigrerebbe la loro professione. Queste le parole:

“Noi, clown con trent’anni di esperienza dichiariamo che tali, diciamo, film “artistici” gettano fango sull’onore della nostra professione e offendono i sentimenti dei pagliacci del nostro Paese”.

Non è mancato nemmeno il deputato regionale di Sverdlovsk, nonché direttore del Circo di Ekaterinburg, Anatolij Marchensky che aveva protestato formalmente arrivando persino a chiedere al pubblico di “non usare una figura sacra come quella del pagliaccio” per “commettere crimini contro i bambini”. Per peggiorare ancor più la situazione è intervenuto il regista russo Aleksej Fedorcenko. A questo punto, ha detto, tocca censurare anche “Saw” e “Non aprite quella porta” perché infangano i boscaioli.

Insomma, i russi non si smentiscono mai!

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