San Diego Comic-Con si aggiudica l’esclusiva sul nome “Comic Con”

Dopo una lunga battaglia legale legata al termine “Comic Con”, gli organizzatori del San Diego Comic-Con hanno vinto contro il Salt Lake Comic Con.

Nel corso di una sentenza giudiziaria di vasta portata che ha riguardato l’industria degli eventi fumettistici, cinematografici e videoludici più grandi e importanti del mondo, la giuria di San Diego ha deliberato oggi a favore di Comic-Con International (CCI), la società no-profit che ha gestito l’evento di San Diego per quasi 50 anni, che si batteva da anni contro Dan Farr Productions e Bryan Brandenburg, gli organizzatori del Comic Con di Salt Lake City. Il contenzioso riguarda proprio l’uso del termine “Comic Con” (o convention dei fumetti) e i diritti d’autore legati ad esso.

La giuria ha deciso che il marchio “Comic Con” è valido solo per San Diego e Salt Lake City lo ha usato in modo improprio arrecando confusione ai clienti e ai fan. Il caso è stato ascoltato dalla Corte distrettuale federale di San Diego in queste due ultime settimane. Già la giuria aveva deliberato giovedì mattina, quando entrambe le parti hanno concluso i loro argomenti finali. La SDCC chiedeva 12 milioni di dollari di danni, ma alla fine la corte ha deciso una multa di $20.000 per pubblicità sleale, ma non intenzionale.

La Corte ha consentito inoltre a SDCC di cercare accordi di licenza con oltre 140 eventi negli Stati Uniti che presentano lo stesso nome “Comic Con”. Farr e Brandenburg hanno protestato affermando che il termine “Comic-Con” era generico e che il marchio di fabbrica di CCI si applicava solo a “Comic-Con” con il trattino. Hanno fatto riferimento a numerosi eventi con lo stesso nome come prova del fatto che CCI non possedeva assolutamente il marchio come affermava o era totalmente disattendo riguardo alle leggi e alle licenze in vigore da aver perso tempo ad individuare legalmente il Salt Lake Comic Con.

In effetti hanno anche citato eventi che hanno avuto luogo prima dell’evento di San Diego nel 1970 e un caso in cui la stessa CCI aveva ritirato la sua domanda di marchio sul termine “Comic Con” senza trattino nei primi anni 2000. Nonostante questa l’opinione dei professionisti del settore è parecchio frammentata con alcuni organizzatori come Informa (che gestisce il Boston Comic Con) e Left Field Media (Rose City Comic Con) che hanno deciso di stipulare accordi di licenza con CCI e altri che non hanno alcuna intenzione di farlo.

Molti hanno preferito cambiare il nome come ad esempio DragonCon o Charlotte’s Heroes Con di Atlanta. L’avvocato della CCI Callie Bjurstrom, nel corso del processo, ha osservato che SLCC avrebbe potuto evitare azioni legali contro di loro. Insomma, tira brutta aria in America e… se scoprissero il Napoli ComiCon?!

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