NBA 2K19 – Recensione PS4

Il campionato di basket più famoso del mondo ritorna con NBA 2K19 e lo fa nel modo migliore possibile.

Era il 1998 quando uscì il primo NBA 2K, ma riuscì a vendere poco più di 400 mila copie poiché l’egemonia, per quanto riguarda i giochi di basket e sportivi in generale, era certamente della EA con il celebre NBA Live che in quell’anno era già alla terza edizione. NBA 2K 1998, però, nonostante le evidenti problematiche soprattutto inerenti ai diritti, mostrava un gameplay e una grafica per certi versi migliore del prodotto EA e col tempo molti videogiocatori e appassionati della palla a spicchi se ne sono accorti. Ci sono voluti anni per far sì che NBA 2K superasse NBA Live, anche a causa di errori gravi di quest’ultimo, ma adesso a distanza di venti anni siamo d’innanzi al miglior gioco di basket di sempre?

Gameplay

Il titolo sportivo sviluppato da Visual Concepts ha sempre posto un interesse quasi maniacale alla modalità “La mia Carriera” che in questo titolo viene totalmente rinnovata. È giusto partire da qui per analizzare al meglio NBA 2K19. Quest’anno, a differenza del titolo dell’anno scorso, non vestiremo i panni di un DJ (fortunatamente), ma ci sarà una storia ben articolata e interessante che parte dalla lega di basket cinese. Ci troveremo precisamente a Shangai e dovremo affrontare tante problematiche culturali, linguistiche e anche di orgoglio poiché ci verrà spiegato che siamo finiti in Cina perché scartati dal Draft NBA. Da lì parte tutta la nostra storia che ci porterà prima nella G-League e poi in NBA. La strada sarà travagliata anche perché il nostro carattere è davvero insopportabile: presuntuosi, arroganti e convinti di essere i migliori del mondo. Questo ci porterà a perdere non solo la giusta strada per il successo, ma anche importanti relazioni con amici, colleghi e amori. La storia viene narrata con un’ottima sceneggiatura e un taglio registico d’impatto. L’interpretazione stessa dei personaggi e il doppiaggio sono di alto livello, quasi al pari di una produzione cinematografica.

Dopo il preludio, avremo la possibilità di scegliere in che squadra andare in base a come abbiamo giocato nel frattempo. Dopodiché potremo negoziare il contratto per quanto riguarda minutaggi, ruolo e stipendio ed entrare nell’ormai famoso social free roaming denominato “Il mio Quartiere”. Adesso è il caso di soffermarsi proprio su quest’ultimo aspetto. Il mio Quartiere è senza ombra di dubbio la rivoluzione più gradita dai videogiocatori e fu introdotta con NBA 2K18. Quest’anno, però, ci sono stati dei miglioramenti davvero corposi e soprattutto funzionali perché hanno ascoltato la community. Tutti i punti di riferimento sono adesso racchiusi all’interno di un perimetro rettangolare e al centro di esso troviamo il parco dove è possibile giocare con gli amici o altri giocatori presenti nel server. Intorno troviamo il barbiere, l’NBA Store, la Foot Locker, la palestra dove poterci allenare, il casinò dove poter guadagnare VC, l’ufficio del nostro manager dove riscuotere gettoni e tanto altro ancora. Durante la giornata potremo compiere tantissime attività che vanno dallo shopping all’attività fisica per arrivare fino alle partite di Dodgeball. Gli aggiornamenti sono praticamente giornalieri e garantiscono l’aggiunta di nuovo vestiario e oggetti, oltre che di nuovi stili per poter personalizzare il proprio alloggio. L’unico difetto riscontrato nel Quartiere è lo stesso, purtroppo, presente lo scorso anno ovvero i server di gioco.  Spesso, infatti, dovremo sopportare fastidiosi lag o minimi input lag. Questo problema affligge non solo il Quartiere, ma tutte le modalità multigiocatore. Per quanto riguarda la modalità “La mia Carriera” vi è stata anche un’altra piccola miglioria: lo scorso anno gli utenti si erano lamentati di come fosse difficile guadagnare gettoni e aumentare di livello il che portava molti utenti a “shoppare” (acquistare miglioramenti con soldi veri). Quest’anno sono stati ricalibrati i parametri al ribasso, ma resta comunque molto alto l’impegno che bisogna porre per poter accrescere e migliorare il proprio giocatore soprattutto per raggiungere il livello 99 in cui sono promessi premi esclusivi come una copia di NBA 2K20.

Un’altra importante modalità di NBA 2K è “La mia Squadra” che quest’anno è stata decisamente migliorata da Visual Concepts introducendo nuove modalità come il Triple Threat (il classico 3vs3 sia offline che multigiocatore online), il Dominio (dove bisogna affrontare tutte le squadre NBA, le fantasquadre e le squadre più vecchie)  e infine la modalità Unlimited in cui si dovranno affrontare squadre da 5 giocatori da tutto il mondo e maggiori vittorie significano maggiori ricompense. Questa volta per semplificare i miglioramenti è stata aggiunta una nuova valuta in-game presente anche nella modalità “La mia Carriera” e chiamata gettone. Non può essere acquistata con soldi reali, come i VC, ma si guadagnano solo giocando o superando missioni e grazie ad essa possono essere riscattati giocatori e miglioramenti subito utilizzabili. In questa modalità, però, gli acquisti in-game rappresentano un aspetto quasi fondamentale per poter accrescere la squadra, superare sfide che cambiano settimanalmente e raggiungere degli obiettivi. Questo, purtroppo, è un aspetto che penalizza fortemente i giocatori occasionali e avvantaggia solo i giocatori esperti o spendaccioni. Quest’anno è stata pure aggiunta la possibilità di partecipare al MyTeam Unlimited, un torneo online che mette in palio non solo 250.000 Dollari per il vincitore, ma anche la possibilità di volare a Charlotte, per assistere dal vivo all’NBA All Star Week. L’evento ricorda molto da vicino una sorta di modalità Arena, in cui i giocatori hanno un numero prestabilito di partite (dodici) per racimolare il maggior numero di vittorie. In base ai successi, alla fine della serie (dopo tre sconfitte il tabellone si azzererà), si guadagnano premi come carte aggiuntive, pacchetti standard o deluxe, gettoni extra e crediti di gioco. Questo ovviamente spinge tutti i videogiocatori ad avere la migliore squadra possibile e quindi anche a pagare.

NBA 2K19 porta, però, tantissime modalità di gioco con relative novità e tra queste vi è certamente My GM in cui impersoneremo il general manager di una squadra a nostra scelta dell’NBA e ci saranno da gestire una serie di compiti come la parte finanziaria, lo stato d’animo del nostro staff, i giocatori, il campo e quant’altro. Una delle novità più importanti introdotte quest’anno è la possibilità di scegliere la tipologia di modalità da usare: il My GM classico o il MY GM con la storia. Peccato che quest’ultima risulti molto scadente e povera di contenuti, per lo meno paragonata alla storia della modalità La mia Carriera. Infine è stata aggiunta la possibilità di utilizzare i giocatori più esperti come LeBron James o Stephen Curry per far da mentore ai giocatori più giovani. Le altre modalità di gioco sono La Mia Lega, che ci consente di prendere il controllo di una franchigia e portarla al successo nel corso di ben ottanta stagioni. Tutto quello che già è presente nella Lega offline, quest’anno, è stato traslato anche nella Mia Lega Online, per poter dare al giocatore i medesimi contenuti della controparte in singolo.

Comparto tecnico

Dal punto di vista tecnico NBA 2K19 mostra tantissime migliorie rispetto al titolo precedente come l’intelligenza artificiale della CPU avversaria. Hanno aggiunto la possibilità di sbloccare il TakeOver ovvero un breve potenziamento delle nostre abilità principali e la possibilità di rubare la palla in maniera più celere e semplice. La grafica, sempre punto di forza del titolo, è stata ulteriormente migliorata soprattutto per quanto riguarda i volti, l’illuminazione e i movimenti dei giocatori molti dei quali hanno movenze inedite, personali e differenti da tutti gli altri (basti, ad esempio, osservare LeBron James, Stephen Curry, James Harden o Kevin Durant e confrontarli ad un altro qualsiasi giocatore). Non mancano, però, alcuni glitch e bug nel corso di filmati o pause, ma l’aspetto più fastidioso riscontrato sono i caricamenti troppo lunghi anche negli intermezzi tra un dialogo e un altro. È una cosa riscontrata sia su PS4, sia su PS4 Pro che su Xbox One X testimonianza del fatto che non si tratta di un problema di hardware. Infine nulla da dire sul sonoro, sempre eccelso. Questa volta vi è anche la telecronaca e il doppiaggio in cinese per quando giocheremo in Cina e ci sembrerà di assistere ad una vera partita dal vivo. Menzione di merito anche alla track list che presenta sempre una grande varietà di stili di musica e che rappresentano un importante passatempo nella modalità La mia Carriera quando andremo in giro per il Quartiere.

Commento conclusivo

NBA 2K19 è il titolo che un appassionato di basket ha sempre desiderato. Senza dubbio il titolo sportivo sulla pallacanestro più completo di sempre. Il gameplay è stato migliorato, restano ancora dei difetti soprattutto nel controllo iniziale del nostro giocatore nella modalità carriera, ma i grossi difetti osservati in NBA 2K18 sono stati risolti. La grafica è sempre eccelsa e le modalità presenti lo rendono un gioco praticamente infinito. Peccato per alcune sbavature come il server che resta il punto debole del titolo e gli acquisti in-game troppo invasivi, ma se hanno ascoltato la community una volta si spera la possano ascoltare ancora e migliorare anche questi difetti.

NBA 2K19
Pros
Tante modalità di gioco e longevità illimitata
Tecnicamente è spettacolare
La mia Carriera ha una storia interessante
Comparto audio spettacolare
Cons
Restano alcuni famosi problemi del passato
Le microtransizioni rendono ancora il gioco troppo "pay to win"
Server non perfetti
9
Voto