[Marvel Point] Professor Hulk – Quando Jekyll e Hyde s’incontrano

Dopo aver visto le nuove immagini promozionali di Avengers: Endgame dedicate ai Vendicatori originali, una cosa è subito saltata all’occhio di tutti: Hulk non sembra più quello di un tempo. Il volto più umano, la muscolatura più proporzionata e un’espressione meno tesa hanno fatto subito scattare il nostro senso di Marvel Fan e ci hanno spinto subito a pensare all’introduzione de “Il Professore” nel MCU. Ma chi è questo Professore? E come siamo arrivati a questa versione di Hulk?

Ancora una volta, a venirci incontro sono i fumetti.

Ma partiamo dall’inizio. Magari non tutti sanno che il colore originale di Hulk non è quel verde che lo ha reso noto ai giorni nostri, ma un grigio ben più spento. Questo perché Stan Lee, nel lontano 1962, si ispirò fortemente a due elementi per il suo Gigante di Giada: Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde (Bruce, infatti, si trasformava solo di notte) e Solomon Grundy, “villain” della DC Comics dal colore, per l’appunto, grigio. Soddisfatto di aver creato uno dei pochi personaggi di quel colore, Stan Lee venne però contattato dalla tipografia, che, vista la tecnologia dell’epoca, trovò molto difficile stampare il grigio mantenendo una buona resa finale. Per ovviare a questo problema, il Sorridente Lee decise di aggirare l’ostacolo facendo cambiare il tono di pelle di Hulk, virando così verso il verde (che, a detta sua, non era ancora stato usato su nessun supereroe).

Già vi sento. “Ma perché ci stai raccontando questo?”. Beh, lo faccio per evidenziare come, negli anni Ottanta, lo sceneggiatore Peter Allen David (uno dei più amati scrittori Marvel di sempre) decise di dare una nuova personalità a Hulk ispirandosi proprio alle origini del personaggio. Dopo un esperimento fallito per separare il Golia Verde da Bruce Banner, i due si trovarono invece fusi in una nuova creatura chiamata Joe Fixit (noto anche come “Hulk Grigio”), caratterizzata da una parlantina sciolta, da una sbruffonaggine mai vista prima nel personaggio, da una trasformazione obbligatoria nel corso di tutte le notti (elemento ripreso di recente anche dalla nuova serie di Al Ewing e Joe Bennett) e, come avrete già capito dal nome, da un nuovo cambio di colorazione della pelle. Insomma: PAD (nomignolo con il quale è conosciuto lo scrittore statunitense) è riuscito nell’intento di contestualizzare il primo Hulk all’interno della continuity Marvel. Il pubblico andò in delirio, amando alla follia i toni sopra le righe di quelle storie e facendo tornare la serie di Hulk sulla cresta dell’onda dopo un periodo di scarse vendite dovuto (secondo alcuni) al termine della serie tv con protagonista Lou Ferrigno. Ecco le origini, quindi, di quello che può essere tranquillamente definito come il primo Hulk intelligente della Casa delle Idee. Bisogna dire, però, come nonostante il personaggio dimostrasse una certa scaltrezza, la sua forza non fosse più quella di un tempo. Lo stesso si può dire, infine, anche per la sua morale, che non sempre seppe dimostrarsi positiva, spingendo Joe Fixit ad attaccare spesso briga con chiunque e a lavorare anche come bodyguard per un mafioso di Las Vegas.

Pensate che sia finita qui?! Vi sbagliate di grosso, perché Peter David aveva un altro asso nella manica.

Una volta “ripristinato” lo status quo, dentro la testa di Bruce Banner era rimasto un vero e proprio casino. L’Hulk originale (che rappresenta la parte infantile del dottore), Joe Fixit (la ribellione dell’adolescenza) e Bruce (l’uomo adulto) non riuscivano a trovare un equilibrio. A venire incontro al nostro eroe, però, arriva il Dottor Leonard Samson, psichiatra dei supereroi che, sottopostosi di sua volontà ai raggi gamma, tentò di mettere ordine dentro la testa del Gigante di Giada. Il risultato è colui che verrà conosciuto po come “Il Professore”, una nuova versione di Hulk contenente tutte le caratteristiche delle sue personalità precedenti. Una forza bestiale, un’intelligenza straordinaria e una parlantina a dir poco sciolta sono le prime cose che saltano all’occhio, seguite da un vero e proprio cambio di estetica, con la nascita di un Golia Verde dal volto più umano, dai muscoli più proporzionati e (quasi) sempre vestito con abiti extra-large.

Vi dice nulla questo nuovo design?! Esatto! Siamo arrivati a quello che probabilmente sarà l’Hulk che vedremo in Avengers: Endgame.

Chi vi scrive, però, suppone che nella prima parte del film vedremo sì “Il Professore”, ma che i Russo abbiano voluto inserire anche quelle “limitazioni” tipiche di Joe Fixit. Insomma: più intelligenza, ma meno forza fisica.

Voi che ne pensate? Siete curiosi di vedere la nuova incarnazione cinematografica di Hulk? Volete qualche consiglio su quali storie recuperare del Golia Verde? Fatecelo sapere con un commento sui social e ricordate: nulla nel MCU succede per caso, ma tutto è riconducibile a qualche serie a fumetti! Excelsior!