Days Gone – Recensione

days gone bend studios

Di titoli dedicati al mondo post apocalittico e\o popolato da Zombie siamo ormai più che abituati a giocarne; Sony Bend Studios non inventa sicuramente nulla di nuovo e mai visto prima ma sicuramente lo racconta in modo magistrale ed estremamente cinematografico con Days Gone.

 

Trama

Days Gone racconta la storia di Deacon St. John, il tipico duro americano, che, in sella alla sua moto si dedicherà alla sopravvivenza propria e quella dei suoi amici e compagni. La storia presente ( quindi quella in questo mondo popolato da Zombie, che qui si chiameranno Furiosi) sarà intervallata da Flashback che ci mostreranno l’inizio di questa apocalisse. Deacon sarà costretto a separarsi dalla moglie da qui varie peripezie lo porteranno a cercare di scoprire la verità su dove sia finita fino ad arrivare al presente di gioco. Non approfondiremo ulteriormente la trama per evitare spoiler, vi basti sapere che sarà un continuo crescendo fin quasi al finale, dove, nella nostra opinione, si và un po’ a perdere di significato.

days gone
© Sony

Gameplay

Ormai un must have dei titoli esclusivi Sony è sicuramente lo stile cinematografico con cui vengono raccontati; Days Gone non fa eccezione. Passando oltre i lunghi e fastidiosi caricamenti ( Soprattutto quello iniziale, prima di entrare in partita) vi ritroverete in un mondo davvero straordinario, vivo e soprattutto mostrato meravigliosamente da Bend Studios. Girare in moto per la mappa restituisce una sensazione meravigliosa, vi ritroverete ad esplorare ogni luogo, angolo e cima pur di scoprire maggiori dettagli sul mondo che vi circonda. La moto sarà inoltre uno degli elementi più importanti del gioco, non solo è il modo più rapido per spostarsi ma grazie agli accampamenti che visiterete potrete personalizzare al meglio il vostro mezzo. Resistenza, velocità, rumore, estetica e tanto altro, vi permetteranno di viaggiare con la massima comodità possibile nell’America di Days Gone.

 

Scesi dalla moto si entra nel vivo del gameplay. Quando deciderete di non affrontare in modo Stealth i vostri nemici (Uno stealth ridotto all’osso, con sassi per distrarre nemici, qualche cespuglio per nascondersi e poche altre possibilità) avrete a disposizione numerose armi. Grazie ad una comodissima ruota degli oggetti potrete gestire le sparatorie al meglio, tra oggetti da lancio, armi a lunga o breve distanza e armi bianche. Nella stessa ruota avrete inoltre a disposizione la possibilità di craftare proiettili, medicine armi e la possibilità di riparare queste ultime. Lo shooting non è sicuramente dei migliori, vi ci abituerete però dopo poco e sarà altamente migliorabile grazie all’albero delle abilità di Deacon. Quest’ultimo è diviso in 3 sezioni, tra combattimento ravvicinato, lunga distanza e abilità di sopravvivenza.

I nemici che popolano il mondo non sono però solo i furiosi, saranno infatti presenti anche altri sopravvissuti non proprio amichevoli ( E nemmeno furbi,sembra) e una fauna che molto spesso non tollererà la vostra presenza. Il vero pericolo arriva però dalle orde, centinaia e centinaia di furiosi che vi inseguiranno contemporaneamente. Le orde sono una delle cose più divertenti che abbiamo trovato, cercare di eliminarle darà una soddisfazione enorme anche se il più delle volte vi ritroverete a dover scappare per cercare di sopravvivere.

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Comparto tecnico

Come anticipavamo poche righe sopra il mondo di gioco è straordinario. Il colpo d’occhio sarà spesso sorprendente e vi ritroverete spesso fermi semplicemente ad ammirare il tutto. Andando ad analizzare il tutto più da vicino, però, vi riporterà sul pianeta terra. Un Open World così vasto richiede sicuramente molti compromessi. Gli assets e i modelli dei nemici si ripeteranno continuamente, incontrerete molto spesso delle Texture in bassa risoluzione e girando in moto ci saranno dei fastidiosissimi Pop-up. Inoltre le espressioni facciali dei personaggi secondari, a differenza dei principali, sono molto poco curate. L’I.A. non sarà poi così intelligente che se magari è giustificata per nemici come i furiosi lo è un po’ meno per tutto il resto.

Avendo giocato il titolo su una Playstation 4 Pro non ci sono stati seri problemi di Frame rate, qualche piccola criticità è stata riscontrata solo durante le orde più impegnative ma mai nulla che potesse minare la partita. I lunghi caricamenti possono sicuramente dar fastidio a qualche giocatore ma anche questi non sono mai così estremi da farvi lasciare la partita.

Ci teniamo, ovviamente, a raccontare tutto il possibile in sede di recensione, ma sono cose alle quali, probabilmente, darete molto poco conto in una partita normale.

A livello sonoro il titolo eccelle sicuramente, le musiche che ci accompagnano durante le partite tengono sempre alta l’attenzione, così come tutti i rumori ambientali. Straordinario è il lavoro fatto sui furiosi, utilizzando le cuffie, infatti, potrete capire perfettamente da dove questi arriveranno.

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Conclusioni

Il lavoro svolto su Days Gone è sicuramente di altissimo livello, come anticipavamo il gioco non inventa sicuramente nulla di nuovo ma racconta una straordinaria storia in modo eccelso. Vagare per la mappa è pienamente soddisfacente così come frantumare i crani dei furiosi. La componente survival ridotta al minimo renderà la partita più fluida e vi permetterà di concentrarvi a pieno sulle missione piuttosto che pensare continuamente alle vostre statistiche. Bend Studios ha sicuramente messo cuore in questa opera e si sente. Da parte nostra non vediamo l’ora dell’annuncio di un nuovo titolo nel quale possa correggere i piccoli difetti per creare qualcosa di ancor più straordinario.

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Versione Basic

Collector’s Edition

 

Trailer di gioco:

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