Sherwood Bandits – La Recensione

Sherwood Bandits

Avete mai sognato di unirvi alla banda di Robin Hood e togliere ai ricchi per dare ai poveri? Allora addentratevi nella Foresta di Sherwood, iniziate ad assalire i carri pieni di oggetti preziosi e conservate il vostro bottino senza farvi beccare dallo sceriffo. Se doveste aver bisogno di aiuto, non abbiate timore a chiederlo a Lady Marion, Little John, Fra Tuck e naturalmente lo stesso Robin Hood. Questo è sommariamente lo scopo del gioco da tavolo Sherwood Bandits edito in Italia da Ludus Magnus Studio e creato da Luca Ricci. Scopriamone di più nel corso di questa recensione.

Sherwood Bandits: unboxing e materiali

La scatola di gioco, nonostante le dimensioni molto contenute e la sua estrema compattezza, è sorprendentemente ricca di contenuti di alta qualità con stupende illustrazioni in stile cartoon realizzate da Simone de Paolis. Al suo interno sono presenti:

  1. Un tabellone
  2. 42 carte Carro
  3. 16 carte Merry Men (4 per ogni personaggio)
  4. Un segnalino primo giocatore
  5. 16 dadi (4 per colore)
  6. 4 segnalini Segnapunti (1 per colore)
  7. 4 Capobanda (1 per colore)
  8. 16 Banditi (4 per colore)
  9. 53 segnalini Bottino
  10. 13 segnalini Moneta del Villaggio
  11. 4 segnalini +2/-2
  12. 4 segnalini X
  13. 4 Forzieri
  14. 2 regolamenti (uno in inglese e uno in italiano)

Sherwood Bandits

Gran parte di componenti è realizzato in cartone spesso molto robusto e resistente, ma abbiamo qualche dubbio riguardo ai Forzieri. Le dimensioni ridotte della scatola, ma anche l’alto numero di componenti di gioco, non consentono di conservarli montati, pertanto vanno disassemblati e riassemblati a ogni partita e questo, a lungo andare, potrebbe rovinare i punti di incastro. Le carte al contempo hanno un’ottima telatura e i bordi arrotondati così da non rovinarsi durante i mescolmenti. Dadi, Capobanda e Banditi sono realizzati in legno, con gli ultimi due che donano un colpo d’occhio meraviglioso per la cura e il dettaglio del personaggio illustrato. Il regolamento, infine, presenta una cura maniacale e un ottimo bilanciamento tra spiegazioni ed esempi anche visivi. Da elogiare la presenza di alcuni suggerimenti sottoforma di frasi descrittive come se fossimo all’interno della storia di Robin Hood e delle regole opzionali per complicare o semplificare le regole.

Quattro turni, tre fasi, quattro eroi

Sherwood Bandits è un gioco che unisce una piccola componente strategica con meccaniche push your luck per 2-4 giocatori (esiste anche un’espansione che aggiunge un giocatore in più arrivando a 5) di età superiore ai 14 anni e con una durata media di circa 45 minuti. Il setup di gioco è abbastanza rapido e consiste nel posizionare al centro del tavolo il tabellone di gioco e accanto ad esso tutti i segnalini Bottino, Moneta, +2/-2 e X. Poi ogni giocatore sceglie un colore e riceve il relativo capobanda, i banditi, un set di dadi e un forziere per raccogliere e conservare i tesori. Infine si posizionano le carte Carro, in base al numero di giocatori, sul tabellone coperte a faccia in giù e le carte per le abilità speciali di Lady Marion, Little John, Fra Tuck e Robin Hood. A questo punto si può iniziare a giocare.

Il gioco si svolge in quattro turni, ciascuno suddiviso in tre fasi: Appostamenti, Imboscate e Sceriffo. Un elemento unico del gioco è l’aiuto degli eroi, Lady Marion, Little John, Robin Hood e Fra Tuck, che possono supportare i giocatori durante le fasi di gioco, ma ogni giocatore può chiedere l’aiuto di un solo eroe per turno. Nella prima fase i giocatori piazzano i propri banditi sulla plancia nei punti di appostamento, ovvero nella foresta vicino ai carri, o di borseggio ovvero nella piazza della cittadina. Gli spazi appostamento consentono di attaccare un carro il cui livello di difesa, dato che la carta è coperta, è indicato da un intervallo tra un minimo e un massimo, gli spazi borseggio invece permettono di ottenere immediatamente una moneta. Gli spazi appostamento presentano quattro posizioni: quella più a sinistra è la meno rischiosa, ma offre anche un bottino inferiore. In questa fase può essere richiesto l’aiuto di Lady Marion.

Sherwood Bandits

Dopo aver piazzato tutti i banditi, il primo giocatore gira le carte Carro scoprendo il loro vero valore di difesa. Prima di attivare la seconda fase, si può chiedere l’aiuto di Little John. Dopodiché si attiva l’Imboscata, ovvero l’attacco dei carri. Ogni giocatore tira un dado per ogni bandito posizionato sotto il relativo carro cercando di ottenere un risultato superiore rispetto al numero indicato sulla carta carro (ci sono alcuni carri speciali il cui valore di difesa è casuale o relativo a determinate situazioni e altri carri che mostrano un determinato eroe e quindi fanno cambiare l’effetto della carta Merry Men). Se invece il risultato è inferiore, il carro scappa e l’attacco fallisce. In questa fase si può attivare Robin Hood.

In caso di vittoria il bottino viene spartito tra i giocatori che hanno contribuito effettivamente all’attacco: se per esempio la difesa del carro è 12 e all’imboscata ci sono 4 banditi i cui risultati dei dadi sono 6, 4, 3 e 5, l’ultimo non partecipa perché già i primi tre hanno superato la difesa. I tre quindi ricevono 1 punto vittoria e il giocatore più a destra 1 punto vittoria in più. Poi il giocatore più a destra pesca i segnalini bottino coperti e li distribuisce agli altri giocatori secondo l’ordine dei dadi. Quando si divide il bottino, i giocatori devono considerare quale scegliere, poiché alcune combinazioni valgono più di altre

Sherwood Bandits

Infine nella terza fase, ovvero quella dello Sceriffo, i dadi rimasti vengono posizionati sul ponte levatoio per formare una colonna relativa a ogni giocatore. Se la somma dei dadi di un giocatore supera 10, il Capobanda viene arrestato e non potrà essere usato nel turno successivo, se invece la somma è inferiore a 5, il giocatore riceve un segnalino bottino o 1 punto vittoria a sua scelta. In questo caso può essere chiesto l’aiuto di Fra Tuck. Il gioco prosegue fino alla fine dei quattro turni, momento in cui si conteggia il tesoro accumulato. Ogni manufatto ha un valore in punti diversi, chi ne ha di più vince. In caso di parità vince chi ha meno segnalini Bottino e se la parità persiste, la vittoria viene decretata da un lancio di dadi.

Due giocatori e mini-espansione

In due giocatori parteciperà anche la banda di Will Scarlet quindi è come se si giocasse in tre con tanto di relative pedine da assegnargli, ma ovviamente essendo virtuale il suo controllo dipenderà dai giocatori stessi seguendo delle regole ben precise nel corso delle varie fasi di gioco che sono le medesime di quanto già spiegato. È presente anche una mini-espansione per rendere il gioco più asimmetrico fornendo a ogni Capobanda un’abilità speciale che può essere attivata nel corso di una specifica fase come se fosse l’abilità di un Merry Men.

Un perfetto equilibrio tra strategia e aleatorietà

Il tema di Sherwood Bandits è molto interessante e i giocatori vengono catapultati al suo interno con delle splendide illustrazioni allegre e cartoonesche, ma non infantili. I forzieri fisici sono una bella aggiunta, sia per l’aspetto nonostante la delicatezza, sia perché creano un alone di mistero sulla quantità e tipologia di bottino rispetto agli altri giocatori durante tutto il gioco (vi sono però delle regole facoltative che consentono di vedere a ogni turno la tipologia di bottino guadagnato). Le regole del gioco non sono complesse anche perché il livello di difficoltà non è molto alto, il che rende facile spiegare il gioco a qualsiasi tipologia di giocatore. Nonostante ciò, il gioco è veloce ed emozionante fino alla fine grazie a un’ottima combinazione di fortuna e tattica. Un altro aspetto positivo e non scontato è il fatto di non perdere attrattività in base al numero di giocatori. Grazie, infatti, alla modalità per 2 giocatori con l’aggiunta di un terzo virtuale e alle apposite regole speciali, anche in questo caso il gioco non perde mordente.

Sherwood Bandits

Sebbene infatti il gioco si presenti come un push your luck, la componente strategica è più forte di quanto si possa immaginare. Dal posizionamento dei banditi alla gestione delle risorse, tutto è studiato perfettamente per creare un ottimo equilibrio e non dare troppa rilevanza all’aleatorietà. Le abilità speciali dei personaggi offrono un ulteriore livello di profondità strategica, permettendo ai giocatori di adattare le proprie mosse in base alle circostanze del gioco. Lady Marion, Little John, Fra Tuck e Robin Hood possono essere utilizzati in modo strategico per ottenere vantaggi significativi contro le difese dei carri, contro gli avversari stessi variando, per esempio, la posizione dei propri banditi o i risultati dei dadi, per massimizzare il bottino raccolto e per evitare di far finire il proprio Capobanda in prigione.

Conclusioni

Sherwood Bandits, in conclusione, è un gioco da tavolo che vi consigliamo assolutamente. La combinazione di un design accattivante, regole ben strutturate e un buon equilibrio tra aleatorietà e strategia rendono il gioco accessibile e coinvolgente. Intrigante anche la fase finale del conteggio punti con le varie combinazioni di bottino che danno differenti punti: nel corso della partita ogni giocatore cerca di seguire una propria tattica, ma allo stesso tempo tutto ciò crea una suspense continua non potendo sapere cosa è nascosto dentro il forziere. Insomma, vincere non è semplice perché frutto di una miscela perfetta di strategia, fortuna e competizione. Il risultato finale, però, è un’esperienza avvincente, dinamica e incredibilmente divertente per i giocatori di tutte le età ed esperienza ludica.

Sherwood Bandits
Sherwood Bandits
Pro
Perfetto equilibrio tra aleatorietà e strategia per una suspense continua
Ottima integrazione dei Merry Men
Qualità dei materiali e delle illustrazioni altissima
Contro
I Forzieri, tra continui disassemblaggi e riassemblaggi, potrebbero rovinarsi
9
Voto