Samurai Warriors 5 – La Recensione

Dopo 6 anni torna finalmente protagonista la serie musou nipponica di Koei Tecmo e Omega Force

Samurai Warriors 5: dopo 6 anni torna di prepotenza l’1 vs 1000 a tinte nipponiche

Prima di arrivare a Samurai Warriors 5 facciamo un bell’excursus sulla serie.  Era il lontano 1997 quando Koei Tecmo affidò lo sviluppo per la creazione di un nuovo gioco in stile beat’em up che portasse una ventata d’aria fresca al genere. Fu così che Omega Force arrivò a creare un videogame ambizioso ambientato nella Cina della “Battaglia dei Tre Regni”. Nel mercato videoludico arrivò così Dynasty Warriors, capostipite dei musou, in cui il nostro guerriero doveva affrontare orde di nemici contando solo nelle proprie abilità di lotta.

Da Dinasty Warriors, sull’onda del successo, Koei Tecmo creò Samurai Warriors, uno spin-off ambientato nell’epoca Sengoku, che descrive la guerra nel Giappone feudale in cui parteciparono i più famosi samurai della storia contro il temibile Oda Nobunaga. Da allora sono usciti molteplici capitoli della saga che narrano le vicende in terra nipponica, fino ad arrivare al quinto capitolo odierno. Grazie a Koei Tecmo e Koch Media Games Italia ho avuto modo di giocare a fondo l’ultimo capitolo, quindi munitevi di una katana e mettetevi comodi, questa è la recensione di Samurai Warriors 5.

In questo nuovo capitolo di Samurai Warriors, il protagonista indiscusso è il “Demon Lord” Nobunaga Oda, rampollo della casata Oda e artefice di uno dei più sanguinosi conflitti in terra nipponica. E dopo aver visto Oda proprio come villain nei capitoli precedenti, ora è giunto il momento di percorrere la storia dal suo punto di vista e da quello dei suoi vassalli. Con Oda avremo un gioco più crudele e spietato nelle sue scelte, contornato da tradimenti, omicidi e decisioni immorali da farci calare direttamente nei panni di un protagonista pregno di malvagità e ambizione.

Samurai Warriors 5
Release Date
27 Luglio 2021
Sviluppato da
Omega Force, Koei Tecmo
Distribuito da
Koei Tecmo
Piattaforme
PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e Pc
Our Score
7.5
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Samurai Warriors 5 non si discosta tanto dai predecessori, continuando a proporre un gameplay per lo più classico. I vari capitoli sono suddivisi sempre da livelli composti da una mappa, il nostro protagonista e ondate di nemici da sconfiggere. In ogni livello ci saranno i soliti bonus, percorsi da sbloccare e boss finale da affrontare per terminare ogni stage. Potremo scegliere in qualsiasi momento tre diverse difficolta, che saranno Easy, Normal e Hard in base alle nostre abilità e sfida che ricercheremo dal gioco. Ogni livello ci garantirà oggetti, punti abilità da spendere, armi, punti exp e una classifica con voto finale.

Bushidō: La via del guerriero

Tra le modalità di gioco abbiamo la “Musou Mode” dove percorreremo la storia principale con la visione di Oda e altre linee temporali che sbloccheremo lungo il percorso. L’altra opzione di gioco è la “Citadel Mode”, sfide e obiettivi in free mode in cui potremo usare uno dei personaggi del roster a nostra scelta. Sia la doppia campagna che il free mode sono assolutamente molto corposi, con una buona narrazione, molteplici sfide e obiettivi da raggiungere. Entrambe le modalità hanno anche la possibilità di giocare con più di un personaggio o anche in compagnia di un amico sia online che offline.

Per quanto riguarda i comandi di gioco, ho trovato il gameplay quasi prettamente lo stesso del precedente capitolo. Tra le principali modifiche introdotte in questo episodio, possiamo trovare l’aggiunta di un terzo attacco chiamato “Hyper” e basato su fendenti ad ampio raggio, che ci permetteranno di sterminare rapidamente le tantissime unità nemiche. Tra le mosse immancabili ovviamente non poteva mancare l’abilità musou, che potremo eseguire con il riempimento dell’apposito indicatore e con l’aggiunta di una nuova barra parallela denominata “rabbia”. Questa barra una volta riempita, potrà fornirci un bonus temporaneo potenziando tutte le statistiche del personaggio utilizzato, rendendo la nostra mossa finale ancora più devastante. L’attivazione contemporanea delle due skill ci renderà praticamente invincibile per una piccola finestra temporale, trasformando istantaneamente qualsiasi avversario nelle vicinanze in polvere.

Roster, potenziamenti e bonus

Nel gioco troveremo complessivamente un roster curatissimo di 37 personaggi, di cui ognuno dotato di un proprio arsenale e di un albero delle abilità dedicato. Ci sarà un nuovissimo sistema di personalizzazione dei combattenti proprio nella sezione Dojo, in cui si potrà livellare il nostro personaggio, cambiare arma e migliorare le nostre abilità nello skills tree. In quest’ultimo, potremo investire i punti guadagnati che ci verranno assegnati con l’aumento di livello, bonus raggiunti o comprandoli direttamente nello shop del gioco. Potremo spendere così i nostri punti potenziando l’attacco, la difesa, la velocità o imparando nuove tecniche per migliorare il nostro guerriero.

 

Tra le varie voci troveremo anche l’opzione Stables, dove potenzieremo e addestreremo i nostri cavalli e la personalizzazione delle armi in Blacksmith. Ogni eroe sarà dotato della sua arma caratteristica, a cui sarà abbinato il proprio sistema di combattimento che potremo accrescere prima di ogni battaglia. Inoltre, ci sarà anche la possibilità di utilizzare un’arma diversa dall’originale, scegliendola tra il vastissimo arsenale che avremo sbloccato nel gioco. Più potenzieremo l’arma scelta, più la nostra tecnica e maestria miglioreranno, arrivando a padroneggiare al meglio il nostro nuovo strumento di morte.

Nel menù potremo trovare proprio l’opzione Blacksmith, con la possibilità di installare mod sulle nostre armi. Qui avremo la possibilità di implementare le caratteristiche dell’arma oppure aggiungere effetti elementali alle nostre mosse offensive. Inoltre, in questa voce ci sarà anche la possibilità di smantellare o craftare le nostre armi. Per quanto riguarda invece le nuovissime Ultimate skill, potremo equipaggiarne fino a quattro in uno slot apposito poco prima della battaglia nella sezione Dojo.

In base al nostro stile di combattimento avremo tantissime opzioni che daranno al nostro personaggio bonus fisici o mosse inedite da scatenare contro i nemici. Soprattutto nella seconda fase del gioco avremo talmente tante opzioni che ci sarà l’imbarazzo della scelta su come approcciare la nostra battaglia. Infine nel menù troveremo anche la voce Vault, dove avremo la possibilità di leggere le biografie dei personaggi, le nostre statistiche, vedere tutte le cutscene sbloccate  e il Music Theater per ascoltare tutte le musiche del gioco.

Per quanto riguarda il lato visivo, Omega Force per questo nuovo capitolo ha adottato la scelta del cel-shading donando al gioco uno stile molto anime. Da amante di questo stile grafico e di giochi come Borderlands, ho trovato una grafica ispiratissima, ricca di colori e molto curata nei personaggi. Sicuramente una scelta azzeccatissima da parte della software house nipponica donando così un’esperienza molto immersiva e piacevole dal punto di vista visivo. Spesso nelle cutscene o mosse speciali, troveremo uno stile grafico simile alla tradizionale pittura nipponica, che gli amanti del genere apprezzeranno molto.

 

Ma non è tutto oro quel che luccica, difatti nonostante questa scelta, alcuni scenari del gioco non sono curatissimi. Molto spesso i paesaggi e ciò che abbiamo intorno peccano graficamente risultando troppo scarni, con caricamenti lunghi e un design da old-gen. La pecca più grave, rimane la camera del gioco che si perde spesso in angoli ciechi risultando spesso irritante e non permettendo una buona visuale. Invece sul comparto sonoro, il gioco è dotato di una buona tracklist ispirata alla musica tradizionale dell’epoca con qualche schitarrata elettrica per donarci la giusta dose di adrenalina.

Il gioco ancora privo della lingua italiana è in lingua giapponese con sottotitoli e menù in inglese. Ho trovato sia il doppiaggio che i sottotitoli gestiti più che ottimamente, con un doppiaggio particolarmente ispirato e molto coinvolgente. In generale, ho trovato il comparto tecnico molto buono nel complesso,  ma le troppe imperfezioni nella parte grafico-ambientale e del camera control non fanno superare la sufficienza a mio avviso. Non supportando il 4K e con un anti-aliasing non all’altezza il gioco ne risente troppo a livello di design all’infuori dei personaggi. La speranza è che Koei Tecmo decida di lavorare al più presto su una patch che ne risolva quantomeno le imperfezioni più gravi.

Tirando le somme, Samurai Warriors 5 può definirsi come un episodio di transizione per il brand di Koei. Nonostante alcune innovazioni proposte, il gioco risulta comunque il classico musou, con una buona trama, tante kill ma sempre un sacco ripetitivo. Avere la possibilità di giocare nei panni dell’antagonista Nobunaga Oda e del suo fido Mitsuhide Akechi sono assolutamente un punto a favore del titolo. Anche l’ampio roster di ben 37 personaggi curatissimi e diversi inoltre garantiscono una ventata d’aria fresca alla ripetitività del titolo. Gli appassionati del genere, grazie alle novità troveranno tutto quello che cercano e si divertiranno parecchio, ma rimane comunque un gioco e un genere poco dedito ad un’utenza più vasta.

Sicuramente si poteva osare di più, ma a mio avviso nonostante i vari difetti questo titolo è un buon passo in avanti per la saga. Se siete amanti del genere, appassionati della cultura e storia giapponese feudale o semplicemente curiosi, il mio consiglio è di giocarci assolutamente. Kōgeki shiro!!!

Vi ricordiamo che Samurai Warriors 5 è disponibile per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC.

Pro
Ottimo cel-shading dei personaggi
Story Mode e Free Mode corposi
Ottimo Roster
Contro
Camera Control
Ambientazione scarna e poco curata
Troppa ripetitività
7.5
Voto