Onirica, entusiasmante, volgare e sorprendente. American Gods è tutto questo e molto di più. Nato come libro nel 2001 dalla penna e dal genio di Neil Gaiman, ha esordito come serie tv sulla rete americana Starz.
Probabilmente gli spettatori della prima puntata della serie si saranno chiesti diverse volte cosa avessero davanti agli occhi, qualcosa di grottesco e incomprensibile ma anche così affascinante da tenere lo spettatore incollato allo schermo.
Un galeotto appena uscito di prigione, un tipo losco con un occhio di vetro che si fa chiamare Wednesday ,una dea e un leprecauno assetato più di sangue che di oro. Questi i personaggi che aprono la prima puntata della serie. Shadow Moon è il nome del galeotto che incrocia la sua strada con Wednesday mentre sta tornando a casa, anticipatamente scarcerato, per partecipare al funerale della moglie deceduta la mattina precedente. Un incontro che è destinato a cambiare la vita di Moon, in un modo o nell’altro.
Qualche ora dopo si rincontrano in un pub. Il bancone è la bocca spalancata di un coccodrillo, ma dentro al locale c’è qualcosa di ancora più assurdo, un leprecauno che ha voglia di sangue e sfida Moon, mentre Wednesday gli ripropone di lavorare per lui stavolta incastrandolo con il lancio di una monetina, che quasi in maniera scontata viene vinto da Wednesday, intrecciando in maniera indelebile le loro vite.
Dall’altra parte della strada, della città, forse del mondo troviamo una dea che ha bisogno di essere amata e adorata, è Bilquis. Gaiman riprende questa dea dalla tradizione Islamica in cui veniva riconosciuta come la Regina di Sheba.
Elementi molto diversi fra loro insomma, ma che avranno sicuramente modo di essere sviluppati magistralmente nelle prossime 7 puntate che ci accompagneranno sino al 18 giugno.
Prima puntata riuscitissima e coinvolgente, ricca di atmosfere surreali e trascendentali che riflettono chiaramente il genio di Gaiman.