E’ piuttosto evidente che, data la natura di fede nei confronti della Forza, il paragone della retorica di Star Wars con la teologia venga automatico.
Ma con i fandom che crescono in portata e numeri, diventando sempre più influenti, anche nei confronti delle produzioni e lo sviluppo dei loro film preferiti è il caso di chiamare le passioni col loro nome.
Abrams ha parlato sul palco della Milken Global Conference: “Star Wars non è un film, è una religione.” Ha detto, meravigliandosi di come ogni anno riescano a tenere eventi come lo Star Wars Celebration, vengano venuti miliardi di merchandise ed i fan vadano si travestano da personaggi di SW per le convention.
Con ciò non voleva insultare il fandom, anzi, tesserne le lodi, ed ha raccontato un aneddoto per descrivere la “precisione” dei fan di Star Wars:
“Eravamo sul set de Il Risveglio della Forza, all’interno del Millennium Falcon, e, appena sedutosi, Harrison Ford ha notato che due piccoli componenti insignificanti sulla plancia di comando erano differenti dagli originali e gli ho spiegato che no 1977 Guerre Stellari era girato ad un così basso budget che non poterono permettersi quei pezzi.”
Un esempio non proprio calzante, visto che il protagonista è uno degli attori e non un fan, considerato anche il fatto che, probabilmente, avranno notato prima la mancanza della parabola-satellite sulla navetta, rispetto a qualche piccolo componente all’interno.
Il Millennium Falcon, orfano di Han Solo, sarà presente in Star Wars – Gli Ultimi Jedi, mentre, se volete vedere il contrabbandiere spaziale all’opera, ad interpretarlo sarà Alden Ehrenreich nello spinoff a lui dedicato, programmato per il 2018.