Dopo essere stato accusato di molestie sessuali, le cose non si mettono per niente bene per l’attore Kevin Spacey, e anche i suoi colleghi rilasciano dichiarazioni su questa situazione.
L’attore star di Breaking Bad, Bryan Cranston ha infatti dichiarato che la carriera del collega è praticamente finita dopo che ha ricevuto ben 15 accuse di molestie.
“È un attore fenomenale ma non è una così brava persona. Penso che la sua carriera adesso sia finita.”
Questo è quanto ha dichiarato Cranston alla BBC e poi ha continuato parlando più in generale della bufera che si è scatenata ad Hollywood:
“C’è una sorta di disturbo in quelle persone che usano il loro potere, la loro posizione o il loro stato, in qualsiasi tipo di industria, per sopraffare qualcuno e forzarlo a fare qualcosa che non vuole fare. […] È qualcosa che va oltre il disgustoso. È quasi animalesco. È una forma di bullismo. È una forma di controllo. Solitamente è praticata su uomini e donne giovani e vulnerabili che stanno iniziando la loro carriera.”
Le accuse a Spacey erano iniziate lo scorso mese quando l’attore Anthony Rapp lo aveva accusato di avergli fatto delle avances sessuali quando aveva 14 anni.
L’attore gli aveva porto delle “scuse sincere” ma non è bastato a fermare l’ondata di accuse. Infatti dopo Rapp si sono mossi anche gli attori Robert Cavazoz, Daniel Beal, Justin Dawes, Harry Dreyfus e Tony Montana.
Alla luce di queste accuse Netflix ha interrotto ogni tipo di rapporto con l’attore ed è stato anche sostituito nel nuovo film di Ridley Scott All The Money In The World. Cranston ha concluso dicendo:
“I pilastri di ciò che è stato stanno crollando. Tutto è stato messo alla luce. Donne e uomini non dovrebbero tollerare questi comportamenti scorretti a causa della loro giovinezza e inesperienza. Il lato positivo di questa situazione è che non si accetteranno più questi comportamenti solo perché è sempre stato così.”