7 Wonders Architects- La Recensione

7 wonders architects

7 Wonders Architects è la nuova variante del classico gioco da tavolo, adatta a tutti e  l’ideale per le partite rapide.

7 Wonders è il gioco da tavolo più premiato del mondo, apprezzato da pubblico e critica e sempre  pronto a stupire con nuove espansioni e, o iterazioni: l’ultima arrivata tra queste ultime, 7 Wonders Architects, si dimostra l’ideale per le partite più brevi e per trascinare nel mondo delle meraviglie anche coloro che non hanno mai giocato al titolo originale.

Grazie ad Asmodee ho passato un dicembre immerso tra sette meraviglie da costruire, sfidando la mia compagna e i miei amici in battaglie veloci all’ultima pescata. Scopriamo insieme pregi e difetti di 7 Wonders Architects!

7 wonders architects

Il primo lato positivo che salta all’occhio dopo aver aperto 7 Wonders Architects, è sicuramente l’ordine degli elementi di gioco. Oltre agli ottimi materiali a cui la serie ci ha da sempre abituati questa volta avremo a disposizione anche 8 speciali contenitori di plastica, uno per ognuna delle sette meraviglie e un ottavo più grande per il resto degli elementi di gioco. Dopo aver tolto dai relativi blister di cartone le pedine e  aver incollato gli appositi adesivi su ogni contenitore di plastica (così da ricordarsi le abilità speciali della Meraviglia scelta) potremo passare subito al gioco vero e proprio.

Organizzare una partita da 2 a 7 giocatori è semplice e veloce: una volta scelta la Meraviglia (in maniera casuale o a gusto personale) ogni giocatore è invitato a mischiare il proprio mazzo e a metterlo alla sua destra, così che lo sfidante al suo fianco lo abbia alla sinistra. Andrà poi mischiato il mazzo unico, che prenderà posizione al centro del tavolo.  Al fianco del mazzo andranno posizionati i segnalini progresso, quelli vittoria militare e, in base ai giocatori un determinato numero di segnalini conflitto. Infine, ogni giocatore posiziona i pezzi della propria Meraviglia sul lato costruzione,  così come raffigurati dall’adesivo sul contenitore di plastica. Una volta che tutti gli elementi saranno sul tavolo, la partita può finalmente avere inizio.

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Per quanto riguarda le regole, Architects strizza più volte l’occhio al suo fratello maggiore, ma semplifica di gran lunga i turni dei giocatori e soprattutto le modalità di vittoria. Ogni giocatore dovrà raccogliere i materiali per creare la propria Meraviglia, a seconda delle diverse pescate,  potrete attivare i poteri della vostra struttura o pescare i segnalini progresso che vi daranno un considerevole vantaggio.
L’obiettivo del gioco è anche in questo caso ottenere più punti degli avversari, i modi per farlo però saranno diversi: ci sono i punti per la Meraviglia, che si sommeranno a ogni stadio correttamente costruito.

Ci sono quelli per i conflitti, che saranno calcolati in base al numero di scudi di ogni giocatore. ci sono i punti vittoria delle Carte Blu che, come bonus aggiuntivo possono dare accesso al Gatto, pedina capace di spiare la carta dal mazzo centrale per farci scoprire se è utile per la mossa successiva o meno. Il simpatico e nero felino, è uno dei game changer, soprattutto quando si gioca in due: il giocatore che lo possiede ha il vantaggio di vedere la prima carta al centro, lasciandola  in gioco se non gli serve o tirandola subito in partita. Questa scelta costante potrebbe portare a partite a senso unico, e quindi minare l’equilibrio casuale delle pescate.

Durante la partita, oltre al gatto e i segnalini progresso, ci sono una serie di vantaggi  da cercare di ottenere per  accumulare più punti degli avversari. Innanzitutto, dovrete accumulare un numero preciso di materiali, uguali o diversi a seconda delle richieste, per poter costruire la vostra Meraviglia. Al completamento di una delle strutture, il gioco terminerà e si farà il conteggio dei punti ma non è detto che il giocatore che completa la struttura sia anche quello con la vittoria in tasca. Molto della strategia sta appunto in determinati segnalini progresso, ottenibili solo con le carte Scienza, delle quali dovrete accumulare tre simboli diversi o due uguali per poterle poi usare in gioco. Se invece vi sentite guerrafondai, potreste puntare a suonare più volte il corno da guerra, accumulando scudi per potervi difendere e di conseguenza sottomettendo gli avversari.

 

7 wonders architects

In ogni caso, ogni partita si svolge in circa 20 minuti,  grazie anche all’obbligo di creazione  non appena si ottengono i materiali necessari. Le meraviglie sono quasi tutte bilanciate, eccezion fatta per alcuni poteri un po’ troppo esagerati, come la possibilità di pescare una carta da qualunque mazzo di Alexandria o la doppia pescata di Olympia.

La possibilità di pescare da tre mazzi diversi a ogni turno (quello centrale, il proprio e quello del giocatore alla nostra sinistra) spingerà, dopo aver imparato le basi del gioco, a contare che tipologia di carta è già uscita e  andare di conseguenza sul mazzo più comodo per portare a termine la strategia di accumulo punti. La fortuna di una partita rapida però, è ovviamente la possibilità di provare in poche partite tutte le Meraviglie disponibile, facendole girare sul tavolo e dando a tutti la chance di utilizzare quella leggermente più forte delle altre.

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  • La maestosità di 7...
  • Numero di giocatori: 2-7...

Antoine Bauza riesce anche questa volta a confezionare un gioco rapido, semplice e assuefacente. Facile da comprendere, vario e altamente rigiocabile, per esperienza personale 7 Wonders Architects è capace di attecchire anche su coloro che non hanno mai giocato l’originale e soprattutto su coloro che potrebbero trovarlo troppo complicato. L’acquisto ideale per queste feste agli sgoccioli, e un’ottima aggiunta al vostro scaffale di giochi da tavolo.

 

7 wonders architects
7 Wonders Architects
Pro
Adatto a partite veloci
Facile da imparare
Ottimi materiali
Contro
Forse troppo semplice per i giocatori più navigati
Il gatto potrebbe "rompere" le partite a due giocatori
8.8
Voto