A quattro anni dal terzo capitolo, Frozenbyte torna nel mondo di Trine.
Era il 2009 quando Frozenbyte presentò al mondo gli eroi del Trine, convincendo critica e pubblico con un platform 2D ambientato in una terra magica. Un secondo capitolo, i pregi e le critiche, convincendo un’altra volta. Poi il cambio di stile, Trine 3 provò la strada tridimensionale, non convincendo a pieno e invecchiando pure maluccio. Ai tempi, Frozenbyte decise di lasciare il finale aperto, confidando di riprenderlo poi in un quarto episodio. A dieci anni dal primo capitolo, siamo alla vigilia del lancio di Trine 4, in uscita domani 8 Ottobre per PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One e PC.
Sviluppato sempre da Frozenbyte e pubblicato da Modus Games, Trine 4: The Nightmare Prince, torna al 2.5D dopo aver tentato uno sfortunato approccio alle tre dimensioni nel terzo capitolo. Una mossa vincente?
Scopriamo insieme se Trine 4 è riuscito a tornare ai fasti dei primi capitoli o se ha continuato la rocambolesca caduta.
Versione Testata: PlayStation 4
Starting Point
Il pregio di ogni capitolo di Trine è quello di essere completamente usufruibile anche da chi non si è mai avvicinato alla serie. Ogni capitolo inizia infatti con tre stage singoli, dedicati agli eroi del Trine: il mago Amadeus, sposato con figli, fifone ed in grado di creare oggetti con la sua magia; Zoya la ladra, scaltra e agile, sa intrufolarsi ovunque grazie a corde e frecce, ma nasconde un animo gentile sotto la scorza dura e i commenti sarcastici; ed il guerriero Pontius, paffuto e coraggioso, forse un po’ ingenuo, ma pronto a tutto per portare giustizia e mettersi nello stomaco una fetta di torta. In questi stage vengono presentati i personaggi e le loro caratteristiche, prima di venire convocati per la missione principale di ogni capitolo.
Il Trine è un artefatto magico capace di riunire tre anime e di donare poteri magici ai prescelti. Ovviamente Amadeus, Zoya e Pontius hanno toccato l’oggetto nella loro prima avventura, e da allora collaborano per migliorare il mondo.
Trine 4 non fa differenza e comincia con tre nuovi prologhi, sebbene il terzo episodio, ormai quattro anni fa, terminava con un’enorme cliffhanger e con i nostri eroi intenti a recuperare i frammenti dello stesso Trine. Arrivati al termine di The Nightmare Prince, non viene fatta menzione alcuna degli eventi di Trine 3, lasciando intendere che o non si siano ancora verificati, o semplicemente siano stati rimossi dalla timeline.
Trine 4 è dunque perfetto anche per chi non ha mai toccato un episodio della serie (sempre da domani sarà disponibile un’edizione ULTIMUS contenente tuti i capitoli) e narra un’avventura inedita per i tre eroi.
Amadeus, Pontius e Zoya vengono convocati da Wilhelmina, la Maga Maestra dell’Accademia Magica, ed incaricati di ritrovare il principe Celius, fuggito con un manufatto speciale in grado di risvegliare gli incubi di coloro con cui viene a contatto. Durante il viaggio gli eroi dovranno ovviamente affrontare i terrori evocati in tutta la valle, ed incontrare anche le proprie paure.
Se Trine 3 si concentrava sulla storia del Trine e sulle origini dei suoi poteri magici, questa volta Fronzebyte ha deciso di farci dare un’occhiata più da vicino al mondo in cui si svolgono le vicende dei nostri eroi. Un viaggio di circa quindici ore che li porterà ad affrontare diversi ambienti ed elementi atmosferici capaci di mettere a dura prova la fisica di gioco.
Oltre alla continua evoluzione degli eroi, che in questi dieci anni sono diventati personaggi a tutto tondo, anche il principe Celius ne esce vittorioso e si rivela un bel personaggio. Frozenbyte gioca sull’ormai abusato dualismo tra luce ed oscurità, ma riesce a dire la propria in una favola con lieto fine.
Dagli enigmi alle battaglie
Il problema principale del passaggio al 3D di Trine 3 fu il completo collasso di alcuni degli enigmi ambientali proposti da Fronzenbyte. Fortunatamente, il team è tornato alle origini, proponendo nuovamente un’avventura in 2.5D. Non per questo però, gli stage di Trine 4 sono meno profondi ed efficaci. Anzi, per la prima volta abbiamo più di un elemento atmosferico a darci fastidio e ad ostacolare i nostri tre eroi. Amadeus, Pontius e Zoya hanno le proprie abilità peculiari, e starà a voi unire le forze dei tre per risolvere gli enigmi e proseguire. Sparsi per ogni livello ci sono le solite ampolle d’esperienza che, unite ai punti stella rilasciati dai nemici sconfitti, serviranno a sbloccare nuove abilità e poteri nell’albero apposito.
Trine 4 permette di giocare con la fisica, utilizzando scatole, leve, e sfere, rivelandosi ancora una volta il punto forte dell’intera produzione.
È proprio l’implementazione degli elementi atmosferici l’altra grande aggiunta di Trine 4. Dalla neve utilizzata per bloccare gli oggetti, al magnetismo, passando per un’elettricità capace di folgorare i nostri eroi al primo tocco, ogni stage cerca di spronare il giocatore a pensare ad una propria soluzione. Nel caso doveste giocare in multiplayer poi, Frozenbyte ha avuto la brillante idea di creare degli enigmi dinamici, che cambiano ogni volta che si aggiunge un nuovo eroe alla squadra. L’avventura in singolo sarà così diversa da quella in due, in tre ed in quattro.
The Nightmare Prince nasconde più di un segreto, fin dalla schermata del titolo, i cui extra saranno accessibili dopo aver ottenuto i vari tesori nei livelli. Se malauguratamente doveste bloccarvi in un’enigma ambientale inoltre, è possibile attivare dei suggerimenti vocali, dopo un preciso di minuti i nostri eroi ci daranno un consiglio sul da farsi.
FrozenByte è da sempre stata un asso nelle atmosfere. Uno dei pregi della serie Trine è infatti l’ambientazione, con alcuni scorci che fanno invidia alle produzioni più blasonate. Trine 4 non fa eccezione e, sebbene i modelli degli eroi risultino leggermente fuori tempo, i fondali dei livelli convincono con l’utilizzo di colori adatti al clima affrontato. Dalle foreste ai picchi innevati, la tavolozza cromatica di Trine 4 è capace di trasmettere la temperatura del luogo, dando vita all’immaginario del team finlandese.
Per la prima volta inoltre, gli eroi di Trine parlano in italiano. Se nei precedenti capitoli la localizzazione si limitava ai testi, questa volta il lavoro è completo e potrete giocare l’intera avventura nel nostro idioma. Un’aggiunta adatta a chiunque, e che rende questo capitolo ancor più degli altri un ottimo punto di inizio.