Severus Piton è l’esempio che nessuno dovrebbe seguire
Sto per dire una cosa probabilmente impopolare.
Sono sempre stata una cultrice della saga di Harry Potter. Ho letto i libri più e più volte nel corso della mia vita, fin da quando ero piccola, per non parlare di tutte le volte che ho visto i film. Si sa, quando leggi un libro a dieci anni le sfumature di significato che riesci a cogliere non sono le stesse che coglieresti a vent’anni, per questo avendoli riletti i di recente si è rafforzata ancora di più la mia convinzione che Piton non sia un personaggio positivo o un personaggio per cui provare empatia.
Togliamoci dalla testa che sia un esempio di innamorato fedele o di un cattivo redento, perché non è così.
Non fraintendetemi, per personaggio negativo non intendo assolutamente che sia scritto male, anzi. Piton è a parer mio uno dei protagonisti della saga più completi, più caratterizzati e meglio inquadrati. Più si procede nella lettura e più prende forma; scopriamo tutte le sue insicurezze, i suoi tormenti ma anche i suoi punti di forza. Tuttavia questo non basta a renderlo un buono.
Fin dai primi anni di scuola infatti notiamo come lui sia attratto dalle arti oscure e non perda tempo a fare amicizia con Lucius Malfoy e altri maghi che in seguito diventeranno dei mangiamorte. Lily, sua amica di infanzia e interesse amoroso, più volte cercherà di portarlo sulla retta via, ma Piton reagisce sempre in modo controverso. Il culmine arriva dopo un diverbio tra James Potter e Severus, nel quale Lily accorrerà per difendere quest’ultimo dalle angherie del primo. Da Piton però non riceverà altro che un insulto: “mudblood”. E tutto pur di non apparire debole agli occhi degli amichetti Serpeverde.
Siamo d’accordo sul fatto che anche la compagnia dei Malandrini non fosse un esempio di bontà, infatti nemmeno Lily inizialmente ha un buon rapporto con loro, per questo l’atteggiamento di Severus nei confronti dell’amica è ancor più inspiegabile. Ma che fosse mosso dal desiderio di non apparire inferiore di fronte agli amici mangiamorte, o dalla volontà di allontanare Lily da James, una cosa è certa: l’ha ferita per un interesse personale e non si è fatto problemi di come lei potesse sentirsi.
Finita la scuola Piton si unisce ai mangiamorte e diventa uno dei più fedeli alleati di Voldemort. Sarà lui stesso che consegnerà al Signore Oscuro la profezia del neonato Prescelto per sconfiggerlo. E qui risiede la sostanziale differenza tra “buono vs cattivo”. Per Piton, il fatto che Voldemort dovrà uccidere un bambino in fasce, è del tutto irrilevante. Solo dopo, quando scoprirà che è il figlio di Lily, proverà un senso di colpa lancinante che lo porterà prima a implorarlo di non ucciderla (di Harry e James pazienza) e poi ad allearsi con Silente e l’Ordine, ma solo dopo che Voldemort avrà messo fine alla vita della sua amata. Il tutto si riduce quindi a un gesto egoista. Inoltre, se la decisione di prendere parte all’Ordine fosse stata di sua volontà, Silente non avrebbe dovuto convincerlo a passare dalla parte dei buoni facendo leva sul suo sentimento per Lily.
Negli anni, Piton avrebbe avuto tutto il tempo e il modo di crescere e maturare, proteggendo Harry come Lily si sarebbe aspettata. E invece appena il ragazzo arriva ad Hogwarts, non perde tempo a bullizzarlo, insultando la memoria del padre, il cui ricordo adolescenziale a quanto pare è più importante dell’eterno amore non corrisposto per Lily. Inquietante se uno ci pensa. A questo proposito è importante ricordare l’astio che Piton nutre anche nei confronti di Neville; lui infatti, come Harry, è nato a fine luglio e Voldermort avrebbe potuto designarlo come il bambino della profezia, cosa che non è successa e per questo è come se incolpasse Paciock di essere complice della morte dell’amata.
Tutto questo per dire che le azioni eroiche di Piton contro il Signore Oscuro non sono mai state dettate da nobili ideali, bensì dal suo senso di colpa per essere stato il responsabile della morte di Lily. Eppure è proprio così che si è involontariamente redento agli occhi di tutto il mondo magico, ma anche ai nostri, fan della saga e babbani compresi.