Mortal Kombat 11: Aftermath – La Recensione

Un nuovo capitolo di MK11 vi aspetta

È possibile migliorare la perfezione?

Lo scorso anno NetherRealm concludeva un percorso, quello di Mortal Kombat 11, che dopo la ripartenza del nono capitolo aveva imboccato la giusta strada della rinascita. Per anni finito in un limbo costellato di idee blande e gameplay poco convincenti, la ripartenza della serie ha dato nuova vita a Mortal Kombat, firmando con quest’ultimo episodio non solo uno dei capitoli più riusciti della saga ma anche uno dei picchiaduro migliori di questi ultimi anni.

È normale quindi che NetherRealm non voglia ancora abbandonare Raiden e compagni, optando per una soluzione a metà strada tra il sequel e l’espansione.

Afterlife

Con Mortal Kombat 11 Aftermath infatti ci troviamo di fronte ad un DLC che aggiorna il gioco ad una versione successiva, con diversi piccoli ritocchi al gameplay per quanto riguarda il bilanciamento e va ad introdurre 3 nuovi personaggi aggiuntivi che si andranno ad unire al precedente cast per un totale di 34 lottatori.

La cosa più interessante di Aftermath però riguarda la nuova porzione di storia introdotta con il DLC. Con Mortal Kombat 11 avevamo aprezzato proprio lo story mode, che con uno stile altamente cinematografico proponeva finalmente in un picchiaduro una componente narrativa di prim’ordine, che non fosse li solamente come riempitivo, come nei precedenti giochi, ma avesse un ruolo attivo ed intrattenesse i giocatori.

Con Aftermath la formula rimane la stessa, sebbene in una versione più light e ristretta, ma mantenendo alta la qualità della storia proposta.

Ci troviamo esattamente negli ultimi istanti del finale di Mortal Kombat 11. Kronika è stata sconfitta da Liu Kang, divenuto il nuovo Dio del Fuoco e del Fulmine, e nell’esatto momento in cui si prepara a ripristinare lo scorrere del tempo, viene interrotto da Shang Tsung, Fujin e Nightwolf, che fuggiti dal Vuoto dove erano stati rinchiusi, avvertono il nuovo protettore della Terra che non sarà in grado di adempiere al suo ruolo senza la corona di Kronika, andata distrutta nello scontro.

Con un piano a portata di mano, Shang Tsung convincerà Liu Kang a tornare nuovamente nel passato, così da modificare gli eventi ed entrare in possesso della corona, prima che lo faccia Kronica. Ma sarà veramente possibile fidarsi di Shang Tsung?

Senza svelarvi ulteriori dettagli e rovinarvi eventuali sorprese, la storia di Aftermath ricalca come stile e qualità quella dell’orginale, riscrivendone gli eventi passati che diventano di fatto il nuovo canone a livello di lore.

Il nuovo racconto da spazio ai personaggi del precedente season pass, concentrandosi maggiormente su Shang Tsung, Sindel, la rediviva regina del Regno Esterno, e sulla nuova arrivata, Sheeva, sua fedele servitrice, o lo stesso Fujin, fratello di Raiden e Dio del Vento. Nelle 2/3 ore necessarie per arrivare all’epilogo non mancheranno nemmeno alcuni bivi narrativi che permetteranno di avere una prospettiva differente degli eventi, così il finale che a seconda di quale schieramento sceglierete vi porterà ad esiti completamente differenti.

Why Can’t We Be Friends?

Aftermath non è solo l’occasione per ripercorrere la storia di Mortal Kombat. Con questa nuova versione vengono apportati numerosi bilanciamenti al gioco, impercettibili per i giocatori casuali ma fondamentali per i “pro player”, con ritocchi ai frame di animazioni, al alcune mosse per personaggi specifici e tutto un change log di migliorie varie che vanno a smussare e perfezionare un gameplay di per sé già solido e funzionale.

Con il passaggio ad Aftermath arrivano anche una manciata di nuovi stage, la Fortezza di Kronika e la Camera delle anime, che avremo modo di conoscere affrontando la campagna single player, e il ritorno di uno degli stage fra i più amati del passato come la Pozza dei Morti, con tanto di fatality dedicata con la quale squagliare nell’acido il proprio avversario. Un regalo per i fan invece lo stage Proiezione Arcade, un led wall sul quale saranno proiettati alcuni dei “background” più iconici dei primi 3 capitolo di Mortal Kombat, in tutta la loro spettacolatirà accompagnati da una colonna sonora ancora più nostalgica.

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Sempre parlando di effetto nostalgia, tornano le Friendship, le mosse finali “politicamente corrette” che consentono di salvare il proprio avversario da una morte certa, con risultati decisamente comici. Le Frindship fanno il loro ritorno nella serie, dopo essere state parcheggiate per anni da Mortal Kombat 3 e si uniscono alle varie Fatality e Brutality, allentando la stretta sullo stile sanguinolento del gioco e concedendosi una parentesi scherzosa e sempre ben accetta.

I 3 nuovi personaggi invece offrono una buona varietà nello stile di lotta. Su tutti ad attirare maggiori attenzioni è Fujin, personaggio sicuramente versatile grazie alle diverse varianti personalizzate che gli consentono di scegliere fra un ampio set di abilità con le quali bloccare gli avversari controllando il potere del vento, essendone il Dio. Anche la velocità con il quale si muove sul ring va a vantaggio di quei giocatori che cercano il riposizionamento facile, o preferiscono un approccio “hit & run”.

Più massiccia e pensata per il combattimento ravvicinato Sheeva. Sebbene dotata di qualche mossa a lungo raggio, Sheeva predilige il contatto, con colpi devastanti che vanno a compensare l’estrema lentezza sul campo, consentendole di ridurre notevolmente la salute dell’avversario in poche semplici combo.

Non manca nemmeno un personaggio “guest”, e dopo aver avuto il piacere di ospitare Terminator e Spawn, è il momento di un’altra icona degli anni ’90, RoboCop, che si presenta come piacevole punto d’incontro tra Jax ed Erron Black, con un set di mosse pensate per sfruttare tutta la potenza di fuoco dell’inarrestabile poliziotto cibernetico.

Mancano all’appello nuovamente Cyrax e Sektor, i due ninja robot usati come comparse durante la campagna del gioco base, per poi sparire dai radar senza motivi apparenti. Speriamo che i due personaggi vengano ripescati nei prossimi mesi, magari come aggiornamento gratuito per tutti i possessori di Aftermath.

Fight for the future!

Per il resto Mortal Kombat Aftermath 11 resta fede a se stesso, e dopo poco più di un anno si riconferma uno dei migliori picchiaduro della generazione. I combattimenti seguono un “flow” fluido e dinamico, non solo per le bellissime animazioni, ma anche grazie all’interazione con alcuni elementi degli stage, capaci in alcuni casi di ribaltare le sorti degli incontri.

Anche a livello di contenuti oltre alla storia troviamo le Torri del Tempo e Klassiche, nelle quali affinare le proprie doti combattive e sbloccare estetiche ed oggetti da utilizzare per i priori personaggi, o la Kripta, una modalità avventura parallela al gioco base pensata anch’essa per sbloccare interessanti ricompense.  La possibilità di personalizzare i personaggi, non solo nell’aspetto ma anche nel move set è stato uno dei cambiamenti più incisivi avvenuti in Mortal Kombat, e ancora oggi si rivela una delle innovazioni più interessanti nella serie.

Mortal Kombat 11 Aftermath

C’è poi la modalità online che permette di divertirsi a più livelli, sia nel caso siate giocatori occasionali, sia vogliate combattere a livello competitivo, scalando le clasisfiche mondiali. La Lega Kombat, arrivata alla sua undicesima stagione, premierà invece i giocatori più costanti che si cimenteranno nel superare le prove richieste, con sfide giornaliere e stagionali che forniranno ricompense uniche e rare. Anche a livello di netcode si riconferma un fuoriclasse, con partite quasi sempre impeccabili, e la possibilità di migliorare il matchmaking scegliendo i filtri di ricerca più affini ai nostri gusti.

Interessante l’introduzione di una modalità beta cross-play, aggiunta lo scorso Dicembre, che permette ai giocatori di fronteggiare altri giocatori indipendentemente dalla piattaforma di provenienza. Un’apprezzabile passo avanti verso una direzione che sempre più sviluppatori stanno intraprendendo con ottimi riscontri.

L’unica cosa fuori focus sembra il prezzo del pacchetto upgrade ad Aftermath, 40 euro, che contiene la nuova storia e i 3 personaggi aggiuntivi, forse leggermente più alto del previsto, considerando che con 20 euro in più è disponibile la Kollezione Mortal Kombat 11: Aftermath, che comprende il gioco base, il Kombat Pass e i contenuti della Aftermath. Prezzistica a parte però, sarà possibile acquistare anche solamente i singoli personaggi nel caso non si fosse interessati alla storia, dato che gli aggiornamenti al gameplay sono gratuiti e disponibili anche ai giocatori del titolo base.

Mortal Kombat 11 Aftermath è disponibile su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, Steam e Stadia.

Mortal Kombat 11 Aftermath
Con Mortal Kombat 11 Aftermath, NetherRealm si dimostra capace di gestire ottimamente la sua creatura più preziosa. La scelta di aggiungere una nuova porzione di storia che si pone da “sequel” delle avventure di Liu Kang & co. funziona alla grande, riprendendo le atmosfere e la scenograficità della storia originale e ampliando il racconto per introdurre i nuovi personaggi arrivati con il Kombat Pack ed Aftermath. I vari ritocchi al gameplay, così come il ritorno delle Frindship o l'aggiunta di nuovi stage sono il segno di una chiara attenzione di NetherRealm verso i fan di Mortal Kombat, che si troveranno tra le mani una versione “finale” ancora migliore. Le aggiunte al roster forse non saranno memorabili peccando ancora di grandi assenti (tra cui i già citati Sektor e Cyrax), ma diversificano ulteriormente un cast già ricco e completo. La possibilità poi di scegliere come aggiornare l'esperienza di Mortal Kombat 11 effettuando il passaggio verso Aftermath tramite una serie di bundle sono un incentivo perfetto sia che abbiate già il gioco base, munito o meno del Kombat Pack, sia che vi affacciate al mondo di Mortal Kombat 11 per la prima volta, puntando direttamente all'edizione Kollection, che conterrà tutto quello di cui avrete bisogno.
Pro
La nuova storia non ha nulla da invidiare al precedente racconto
Le modifiche al gameplay fanno bene
3 nuovi personaggi si uniscono al cast...
Contro
Il prezzo del pacchetto base un po' fuori focus
...ma dove sono Cyrax e Sektor?
9.2
Voto