J.K. Rowling si difende
In questi giorni J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter, si trova sotto l’incessante pioggia di fuoco del popolo di twitter, dell’opinione pubblica e degli stessi attori dei suoi film per alcune recenti dichiarazione pubbliche secondo le quali per la scrittrice: “Una donna transessuale non sarebbe un vera donna”. Contro le sue affermazioni sono intervenuti in moltissimi da Daniel Radcliffe ad Emma Watson, passando per Eddie Redmayne e tantissimi altri attori del mondo di Harry Potter.
L’autrice con una lunga lettera sul suo sito personale ha cercato di difendersi, facendo valere la sua “libertà di parola” e raccontando il suo passato come vittima di violenze da parte dell’ex marito.
“Da oltre 20 anni che sono sotto gli occhi del pubblico non ho mai parlato pubblicamente di essere una sopravvissuta agli abusi domestici e alle aggressioni sessuali. Questo non perché mi vergogni delle cose che mi sono accadute, ma perché sono traumatiche da rivisitare e ricordare. Le racconto ora non certo nel tentativo di suscitare simpatia ma per solidarietà con l’enorme numero di donne che hanno storie come la mia, che sono state bollate come bigotte per essersi preoccupate degli spazi delle specificità sessuali. Sono riuscita a sfuggire al mio primo matrimonio violento con qualche difficoltà, ma ora sono sposata con un uomo veramente buono e di principio, sicuro e protettivo come non mi sarei mai aspettata in un milione di anni. Tuttavia, le cicatrici lasciate dalla violenza e dalle aggressioni sessuali non scompaiono, non importa quanto tu sia amato, e non importa quanti soldi hai fatto”.
Parlando poi del padre che avrebbe voluto un figlio maschio e che la rifiutarla come figlia femmina ha aggiunto:
“Se fossi nata trent’anni più tardi forse sarei diventata anch’io un transgender”.
Alle accuse ha anche già prontamente risposto l’ex marito Jorge Arantes, che al the Sun ha rivelato:
“L’ho schiaffeggiata e non mi dispiace… ma nessun abuso perpetrato. Non l’ho mai maltrattata e non mi dispiace di averla schiaffeggiata. Non avrebbe dovuto coinvolgermi in questa storia.”