Solar Opposites episodio 6, ecco cosa ne pensiamo
Arrivati alla sesta puntata di Solar Opposites, non c’è più da stupirsi della piega improvvisa che possono prendere le vicende man mano che si prosegue con la visione, e infatti è quello che succede anche questa volta. Ma procediamo per gradi. L’episodio si apre in maniera perfettamente coerente con quanto visto finora: Terry e Korvo che cercano di imitare, senza successo, le abitudini degli esseri umani. La strana coppia, dopo essere venuta a conoscenza che un loro amico possedeva una sorta di “covo personale” per scampare dalle angherie della moglie, ha pensato bene di replicare il nascondiglio segreto. Tutto, però, avrebbe dovuto essere identico a quello dell’umano, compresa la moglie isterica che si lamentava continuamente del fatto che il marito stesse sempre in quello scantinato. Ecco perché Korvo e Terry decidono di costruire una donna robot che li trattasse male a sua volta. Inutile dire che, a partire da tali premesse, era piuttosto chiaro che la puntata si sarebbe rivelata esilarante. E così è stato.
Accanto a loro, come al solito, Jesse e Yumyulack, con i loro problemi adolescenziali. Quest’ultimo, però, non avrà molto spazio in questa sesta puntata – poco interessato alle questioni di genere che, al contrario toccano profondamente l’aliena Jesse. Come anticipato nel titolo, è proprio grazie a questo espediente narrativo, cioè quello di Jesse alla prese con la parità di genere all’interno della propria scuola, che la serie affronterà in maniera sì grottesca, ma paradossalmente anche molto intelligente, il tema delle disparità sociali.
Alla fine, forse per la prima volta, vedremo in che modo la trama di Jesse e quella di Terry e Korvo collimeranno, dando vita al solito caos, fatto di scene splatter, sgozzamenti e quant’altro ci abbia abituato Solar Opposites fin dall’inizio. Tutto finisce “in caciara” ma il modo in cui questo succede non smette mai di essere divertente a suo modo. Senza svelarvi troppo, vi diciamo che questo sesto episodio fa un uso perfetto della famosa canzone di Katy Perry, Roar, che diventa la colonna sonora di un momento unico. A questo proposito, voglio azzardare che la donna robot costruita da Terry e Korvo sia proprio una citazione alla cantante, visto che a un certo punto inizierà a sparare razzi dal seno, invece che la panna – coloro che hanno visto il video musicale di California Gurls, capiranno.
Dal punto di vista delle tematiche e dello schema narrativo, comunque, questa puntata di Solar Opposites ha una marcia in più rispetto alle precedenti, non solo perché affronta argomenti che sono stimolo di riflessione (vedi il discorso motivazionale di Jesse rivolto alla robot P.A.T.R.I.C.I.A.) e di critica. Tutto questo senza bisogno di stravolgere la scrittura complessiva e il ritmo che, comunque, rimane incalzante.
Si tratta di un altro episodio di Solar Opposites che fa ciò che sa fare meglio: usare i canoni della sitcom come base di partenza per lo sviluppo della trama e poi gettare gettare al vento tutta la progressione della storia – a differenza delle sitcom tradizionali – a favore della carneficina finale.
Arrivati a questo punto della prima stagione, possiamo ben sbilanciarci nel dire che il nuovo show televisivo in streaming su Star si conferma utile per staccare il cervello quei venti minuti utili a lasciarvi andare a risate senza senso. È ben strutturato, costantemente divertente e risolve da solo ogni problema della differenza di genere. Grazie, Solar Opposites, per essere vera catarsi, soprattutto in tempi folli come quelli che stiamo vivendo.