Solar Opposites Stagione 2, ecco cosa ne pensiamo
Conclusa una stagione se ne inizia una nuova. E, infatti, da domani potete trovare disponibile sulla piattaforma streaming Star/Disney+ i nuovi episodi di Solar Opposites, creata ancora una volta da Justin Roiland e Mike McMahan. Protagonisti, i quattro alieni più fuori di testa di sempre: Korvo, Terry, Yumyulack, Jesse e la Pupa; bloccati sulla Terra, ancora non sono stati in grado di lasciare il Pianeta, nonostante i mezzi e le tecnologie a loro disposizione, e fuggire via. Chissà se non si sono affezionati, dopotutto.
Tutti gli episodi visti finora, e anche il primo della Stagione 2, seguono i canoni delle classiche sitcom, con trame autoconclusive caratterizzate da battute demenziali e riferimenti alla cultura pop (sì, ancora), ormai vero marchio di fabbrica. Solar Opposites non si prende mai troppo sul serio e di certo non ha come obiettivo principale quello di far riflettere lo spettatore in maniera cervellotica. Inoltre, non avrete bisogno di guardare ogni singola puntata per capire di cosa si sta parlando, perché i personaggi non hanno un arco narrativo che si sviluppa o cambia col tempo, ma tutti rimangono per lo più uguali dall’inizio alla fine, con gli stessi pregi e difetti.
Allo stesso modo, la storia, nonostante abbia una progressione temporale, non lascia mai cose in sospeso nel passato, per cui ogni volta che vi approccerete alla serie animata, sarà come fosse la prima.
Parlando della prima puntata della seconda stagione, comunque, al momento possiamo dire che Solar Opposites si mantiene in linea con quanto visto in precedenza, con la differenza che la comicità è spinta all’estremo (e ce ne vuole!), ma sono anche meglio costruiti. Stavolta, Terry, Jesse, Yumyulack e Korvo – sempre insieme a Pupa – inizieranno a far danno in giro per il mondo, non limitandosi agli Stati Uniti. Londra è il loro primo bersaglio.
La violenza tocca vette al limite del grottesco e si fa un uso esagerato di gag volgari e velenose, in barba al politically correct. Ciononostante, è incredibile come lo show televisivo riesca ancora una volta a catturare l’attenzione senza risultare sgradevole. Forse, da un lato siamo anche curiosi di voler vedere fino a che punto gli autori hanno deciso di spingersi, pur senza esaurire la vena di irriverenza e menefreghismo.
Tra i tanti graditi ritorni, anche i personaggi del terrario di Yumyulack e Jesse, che nella prima stagione sono stati il vero fiore all’occhiello e hanno aggiunto un tocco di stile alla storia. Grazie alla drammaticità dei fatti narrati, ma anche ai tanti momenti divertenti e avvincenti, hanno dato vita a una sottotrama che spesso e volentieri ha superato per qualità quella principale.
Per il momento, insomma, Solar Opposites si conferma una certezza dell’intrattenimento fine a se stesso e – sicuramente – se vi era piaciuta la prima stagione, apprezzerete anche questa. Le premesse sono ottime!