Un servizio del TG1 con ospite il Senatore di Forza Italia, Andrea Cangini, rivela che l’uso dei videogame e social network sarebbero come farsi di cocaina
Stando a un servizio del TG1 del 12 aprile dedicato al rapporto tra i giovani e l’uso dei social network, i videogiocatori a quanto pare sarebbero dei cocainomani. Proprio questa è l’espressione utilizzata durante il servizio mandato in onda su Rai 1 (scatenando l’ira e ironia sul web da parte dei videogamers) in cui è intervenuto il senatore di Forza Italia, giornalista e scrittore Andrea Cangini, per presentare il suo nuovo libro “CocaWeb” dove inoltre ha annunciato anche una sua proposta di legge per limitare l’uso di videogame e social network.
https://www.youtube.com/watch?v=AANhjCbWJHM&feature=emb_title
Ecco alcune delle parole di Cangini durante il servizio su Rai 1:
“Chiunque di noi che ha un figlio drogato nel senso tradizionale, sa di avere un problema e lo affronta. Tutti noi e io stesso preferiamo non affrontare il problema dei nostri figli, che non sono meno drogati dal web rispetto alle droghe tradizionali, perché questo ci consente di non renderci responsabili. Per questo il libro sostiene come ci siano tante cose da fare, ma che alla fine non si fanno. Arriverà un momento come per il tabacco dove ci si è accorti che fumare fa male. Io fumo e so che fa male, ma sono convinto che sia giusto che le compagnie del tabacco investano per dire che il tabacco fa male. Vorrei che le compagnie del web destinassero parte del loro fatturato a dire che il web fa male ai giovani.”
Stando alle parole del senatore, a suo avviso tutti gli esperti interpellati dalla commissione tra cui psicologi, neurologi e molti altri, hanno parlato di un impatto devastante dei social e videogame sulla mente dei giovani, dichiarando che “non può altro che degenerare in abuso” a causa di meccanismi chimici che si attiverebbero nel cervello umano. Inoltre sempre secondo Cangini e questi grandi esperti in materia, i videogiochi sarebbero “identici” all’abuso della cocaina perché andrebbero, sempre secondo questa visione alquanto assurda e grottesca, ad attivare dei neuroni che trasmetterebbero la sensazione del piacere e facendo male a chi ne usufruisce. Proseguendo il Senatore di Forza Italia ha rivelato anche che secondo sempre questi grandissimi esperti e incredibili studi dietro all’impatto fisico e mentale sui giovani, le nuove tecnologie starebbero riducendo la capacità cognitiva e mentale dei giovani, che a quanto pare avrebbero un quoziente intellettivo più basso rispetto alle precedenti generazioni.
“Essere giovani non è mai stato facile, mai come in questa fase storica. Tutte le malattie mentali, disagi, autolesionismo, disturbi alimentari e aggressione sono in crescita vertiginosa da quando le console sono entrate nella stanze dei nostri figli e da quando lo smartphone è entrato nella loro disponibilità. Io ho fatto delle proposte di legge per governare questo fenomeno, che è dovere della politica governare fenomeni così complessi che danneggiano i giovani. L’uso dei videogame e degli smartphone sono una vera pandemia, sono una dipendenza a tutti gli effetti.”
Ad aggiungersi alle parole del Senatore, durante il servizio c’è stata anche una testimonianza “incredibile” di un uomo tra i 30 e i 40 anni che parla dell’abuso dei videogames e di come ne è uscito trovando ora una vita migliore e sana costruendosi una famiglia e senza “più perdere tempo nelle cose irreali e vivendo ora nella gratitudine, cercando di aiutare il prossimo come è stato fatto con lui”.
Infine Cangini inoltre ha parlato dell’ “Hikikomori” (termine giapponese che descrive un particolare disturbo psichiatrico che si manifesta attraverso ritiro sociale, auto-esclusione dal mondo esterno, isolamento e rifiuto totale non solo per ogni forma di relazione) affermando che in Italia ci sarebbero più di 100.000 casi e migliaia che sarebbero al confine di questa soglia, per poi dichiarare nuovamente che continuerà a battersi per una legge in governo nel limitare l’uso di videogame e social come si sta facendo in Cina e Giappone. In ultimo la giornalista della Rai ha chiesto al Senatore se avesse i social network, con quest’ultimo che ha affermato di essere sui social da quando è in politica per obbligo di trasparenza, ma che li trova inutili e una perdita di tempo, affermando che li cancellerà una volta terminata la sua avventura in politica.
Ovviamente da videogamer e da fruitore di social network e tecnologie, dal mio punto di vista l’abuso di ogni cosa è sempre sbagliata e potrebbe portare a cattive abitudini o a malessere, ma parlare con questi termini dell’argomento e creando del falso allarmismo in questa maniera, lo trovo veramente assurdo e addirittura controproducente e ignorante. Trovo che se la Rai, invitasse magari qualche esperto serio in materia, un sociologo o uno scienziato, forse e dico forse si riuscirebbe a parlare seriamente di un’problema in merito all’abuso dei social e videogames, non solo da parte dei giovani ma anche degli adulti, senza fare distinzioni visto che l’uso del cellulare e dei videogame ormai si espande a quasi tutte l’età. Sicuramente ci sono anche casi di abuso nel mondo del gaming (come di ogni altra cosa) e fare di tutta l’erba un fascio è assolutamente o addirittura applicare leggi contro l’uso di videogame è la maniera più sbagliata di approcciare e affrontare l’argomento, visto che in caso di abuso si parla conseguentemente anche di un malessere più profondo dietro magari a cui non serve una legge per curarlo, ma magari parlare con qualcuno di esperto è in grado di aiutare. E voi che ne pensate delle parole di Cangini? Siete d’accordo con lui o contrari? Io nel frattempo per sicurezza andrò a farmi la mia dose giornaliera di Elden Ring!