Rosaline, la recensione del film che rilegge in chiave ironica il dramma di Romeo e Giulietta
Le premesse erano buone. Chiunque avesse visto il trailer di Rosaline, credo che si aspettasse una rom-com irriverente e innovativa, purtroppo però il risultato finale è qualcosa di già visto, uno dei tanti prodotti cinematografici che tenta di rielaborare opere del passato in chiave moderna senza riuscirci. Rosaline è, di fatto, un film senza personalità.
La trama
Verona, 1300. Prima di conoscere Giulietta, Romeo è impegnato con sua cugina Rosaline, anche lei una Capuleti, nonché giovane donna ambiziosa, che rifugge il matrimonio e il buon costume dell’epoca. Nonostante suo padre cerchi in ogni modo di trovarle marito, lei ha occhio solo per il romantico Montecchi. Ma una sera, contro ogni previsione, Romeo conosce Giulietta e il rapporto tra i due cambierà precipitosamente. Riuscirà Rosaline a sabotare le nozze e a riprendersi il suo innamorato?
Tematiche e narrazione
Rosaline si pone come film ambizioso, il cui intento primario è quello di condannare il patriarcato e mettere in luce l’autodeterminazione femminile. Tutto molto bello, se non che tali tematiche vengono trattate in maniera decisamente superficiale, e il tutto risolto con un espediente comico; sicuramente, gli sceneggiatori non avevano come intento quello di dare vita a una storia troppo seriosa, però è indubbio che ci sia una certa dissonanza tra il contesto di riferimento e i dialoghi.
Il dramma di Romeo e Giulietta si trasforma in una commedia alla Bridgerton, fatto di intrecci amorosi poco credibili e soprattutto pregni di forzature per spingere i protagonisti ad avere il “finale che si meritano”. Non c’è nulla di sorprendente o colpi di scena, anzi, la storyline principale è decisamente scontata e già dall’inizio lo spettatore sa benissimo dove si vuole andare a parare, nonostante il film cerchi di continuo l’originalità.
Parlando di aspetti positivi, Rosaline è comunque un prodotto valido per quanto riguarda l’intrattenimento. La storia procede a buon ritmo e, complice anche la durata, non vi troverete a implorare pietà. Il film si rivolge, comunque, a un target ben preciso (10-12 anni) che sicuramente saprebbe apprezzarlo di più.
Andare a tentativi
Così come tanti altri prodotti Disney, anche Rosaline è l’ennesimo tentativo da parte della Casa di Topolino di adattare opere del passato al mondo di oggi, sdoganando stereotipi e cliché – non solo narrativi, ma anche di rappresentazione – che nel tempo si sono sedimentati nell’immaginario collettivo. L’intento è di certo nobile, tuttavia manca ancora l’incisività di queste storie e, forse, sarebbe meglio che, invece di scomodare i capolavori del passato, si investisse maggiormente nella costruzione di storie originali e mai raccontate, che davvero siano di ispirazione per le nuove generazioni.
Voler cambiare a tutti i costi il passato serve a poco, conoscere e imparare da ciò che è stato, invece, è un ottimo punto di partenza per cambiare il presente.