Alla riscoperta di una delle più particolari serie di Mega Man!
Capcom sta sicuramente vivendo un ottimo periodo per quanto riguarda le proprie uscite e i risultati ad essi legati.
E se da un lato abbiamo Monster Hunter che sta macinando record su record, o la serie di Resident Evil che grazie al remake del 4 è tornata ad infiammare i cuori dei fan, Capcom sta portando avanti la sua opera di riscoperta della serie di Mega Man. Dopo aver rispolverato la serie classica con Mega Man Legacy Collection e le avventure di X in Mega Man X Legacy Collection, passando dai capitoli portatili dedicati a Zero in Mega Man Zero/ZX Legacy Collection, oggi è il turno di un altra pietra miliare dell’era Game Boy Advance, stiamo parlando di Mega Man Battle Network Legacy Collection.
Mettendo da parte lo stile platform alla gun’n’run che da sempre contraddistingue il “Blue Bomber” di casa Capcom per una struttura di gioco che strizza l’occhio ai giochi di ruolo, la serie di Mega Man Battle Network ci porta in un futuro non troppo lontano dal nostro dove il mondo e il suo funzionamento sono fortemente legati ad internet e le persone possono collegarsi alla rete usando i NetNavi, dei potenti avatar con i quali esplorare il cyber spazio ed eventualmente sfidarsi in accese battaglie con altri utenti.
L’esplosivo sviluppo della rete ha portato però un crescente aumento della criminalità. E sarà proprio quando il gruppo terroristico chiamato WWW inizierà a portare caos e disordine a ACDC Town che saremo chiamati a vestire i panni di Lan Hikari, un giovane studente che grazie al suo NetNavi MegaMan.exe riuscirà ad affrontare tutti i pericoli della rete e a contrastare le mosse della WWW.
L’approccio di Mega Man Battle Network si avvicina a quello degli RPG, introducendo un innovativo sistema di combattimento che mescola azione in tempo reale, turni e deck building.
I combattimenti si svolgono all’interno di una griglia, sulla quale possiamo muovere e spostare Mega Man. Gli spostamenti sono necessari in quanto serviranno per evitare gli attacchi e le trappole dei nemici che incontreremo durante l’esplorazione della rete. Durante la fase di attacco potremo sparare ai nemici con il nostro cannone, infliggendo però minimi danni. Al caricamento di una barra potremo selezionare alcuni battle chip, che una volta schierati in battaglia si trasformeranno in potenti attacchi. Da qua avremo infinite possibilità, come concatenare più colpi a patto che appartengano alla stessa tipologia, o saltare il turno per avere accesso ad un numero maggiore di chip, così da aumentare le probabilità di fare fuori i nemici. A distanza di tempo il sistema di combattimento risulta ancora oggi tremendamente fresco e divertente, con ampi margini di personalizzazione grazie alla varietà di chip ottenibili, sconfiggendo nemici o affrontando alcuni eventi particolari.
L’unica nota dolente la massiccia presenza di combattimenti casuali che tartassano il giocatore all’interno della Rete, attivando un nuovo scontro solo dopo pochi passi.
Meno coinvolgente invece l’esplorazione dei dungeon sebbene si venga coinvolti più volte nella risoluzione di enigmi o nel trovare la password per eliminare un determinato blocco così da permetterci di proseguire nell’avventura. Quello che tradisce particolarmente è un design dei dungeon spesso troppo confusionario, con una visuale dell’area circostante ridotta dalla vista a volo di uccello, che in molti casi limità la visibilità “nascondendo” la strada giusta da prendere.
Da questo primo capitolo che da via alla serie di Mega Man Battle Network sono nati poi altri 5 seguiti (e una serie sequel che chissà se arriveranno in una collection a loro dedicata), con tanto di doppie versioni alla Pokémon.
Mantenendo saldi dei punti in comune, come Lan e MegaMan.EXE la serie ha continuato a raccontare storie legate allo sviluppo della Rete e dei malintenzionati pronti ad approfittarsene. Punti in comune che ritroviamo anche nel gameplay, rimasto quasi sempre fedele a sé stesso, salvo una svolta un po’ più strategica nel quinto episodio, forse il meno apprezzato dell’intero arco narrativo.
Anche a livello grafico c’è una certa continuità visiva anche fra i capitoli usciti per Game Boy Advance e quelli per Nintendo DS, che ai tempi proprio quest’ultimi erano stati abbastanza criticati per l’aspetto datato, rispetto alle ottime prove su GBA.
In questa collection possiamo però oggi apprezzare la grafica pixellosa dei vari giochi, che grazie alla maggior risoluzione non sfigurano affatto rispetto a produzioni attuali dal fare nostalgico. Abbiamo avuto modo di provare la Mega Man Battle Network Legacy Collection su Nintendo Switch cosa che ci ha ricordato quanto questa serie sia estremamente godibile in portabilità.
A livello di contenuti avrete ben 6 titoli (a partire dal terzo capitolo in doppia versione) da sviscerare e completare, magari intervallandoli fra un capitolo e l’altro per staccare ed evitare di finire vittime della troppa somiglianza fra i vari giochi. In questo caso aiuta la suddivisione in due parti della collection (anche a livello di costi) con un Volume 1 contenente, Mega Man Battle Network, Mega Man Battle Network 2 e Mega Man Battle Network 3 Blue/White, mentre nel secondo trovano spazio Mega Man Battle Network 4 Red Sun/Moon, Mega Man Battle Network 5 Team Protoman/Team Colonel e Mega Man Battle Network 6 Cybeast Gregar/Cybeast Falzar.
Come per le altre collection i giochi sono riproposti nella loro versione originale, con la possibilità di personalizzare il background delle schermate di gioco con degli sfondi alternativi, attivare o meno un filtro per ammorbidire la grafica (ma il nostro consiglio è di godervi i pixel) e sfruttare l’opzione del Max Burst, che potenzia l’attacco del cannone di Mega Man consentendogli di terminare gli scontri nel giro di pochi secondi, senza dover ricorrere ai chip. Questa opzione si rivela utile a chi ha voglia magari di rigiocare la serie senza però spendere troppo tempo con le numerose battaglie, che potevano forse essere ridotte nel numero magari con un’opzione dedicata.
Per ovvi limiti di obsolescenza sparisce la compatibilità con i Toy Link, versione reale del dispositivo di Lan usato in Battle Network con il quale interagire e trasferire dati con i vari giochi. Sono presenti però funzionalità online dedicate al gioco competitivo, con tanto di battaglie classificate o la possibilità di scambiare i battle chip con altri giocatori.
Tutti e 10 i giochi inseriti nella collection presentano la sola lingua inglese. Questo però non è un ostacolo insormontabile, dato che nonostante una discreta quantità di dialoghi il livello di comprensione richiesto è abbastanza basilare, così come non avrete problemi a comprendere le regole di gioco e tutte le sfumature del battle system.
Con la Mega Man Battle Network Legacy Collection, Capcom continua la sua opera di recupero dei titoli di Mega Man, con una serie di giochi fra i più particolari tra le avventure del Blue Bomber. Data la natura ruolistica di questi giochi ne avrete un po’ prima di completarli tutti e questo è sempre un aspetto positivo. Di contro abbiamo però poche differenze nel gameplay nelle varie iterazioni uscite negli anni, cosa che potrebbe pesarvi nel caso decidiate di affrontare il tutto in una volta sola. Resta nel complesso una buona collection di una serie di giochi che merita di essere riscoperta ed apprezzata da tutti. A questo punto resta da chiedersi, quali altri giochi potrebbero far parte di nuove collection di Mega Man? I già citati seguiti di Battle Network, Mega Man Star Force, o siamo pronti al ritorno della serie Legends, la svolta tridimensionale di Mega Man?