Eternights – La recensione

Eternights

La vita o l’amore? Eternights vi mette di fronte ad un dubbio amletico!

A metà strada fra il date sim e un action RPG, Eternights ci ha incuriosito fin dal suo annuncio nel corso di uno dei tanti State of Play dedicati ai titoli PlayStation.

Release Date
12 Settembre 2023
Genere
Action, Date sim
Sviluppato da
Studio Sai
Disponibile su
PlayStation 4, PlayStation 5, PC
Our Score
7
Il titolo del team indipendente Studio Sai, qua al loro primo progetto, vi vedrà alle prese con un’avventura apocalittica nella quale, in un futuro non troppo remoto il lancio di un nuovo medicinale che avrebbe dovuto migliorare la vita delle persone si trasforma in un evento catastrofico, facendo mutare le persone in creature assetate di sangue dal forte istinto omicida.

Un evento catastrofico che rovinerà i vostri piani, e quelli del vostro migliore amico Chani, con il quale programmavate alcuni incontri tramite dating app per cercare l’anima gemella e spassarvela un po’, ma che a causa di questa esplosiva pandemia sarete costretti a rimandare.

Nel tentativo di cercare riparo in uno dei rifugi vicino a voi, vi imbatterete in Yuna, una delle più famose idol del momento, che si unirà a voi durante la fuga. Le cose però peggioreranno di li a poco, quando una misteriosa ragazza apparirà sulla scena, vi mozzerà il braccio, facendo crescere al suo posto una protesi luminosa, in grado di evocare all’occorrenza una letale spada di luce che vi consentirà di di affrontare ed eliminare le pericolose creature, e perché no, cercare di risolvere la situazione e riportare la pace nella vostra città.

Da qui inizia Eternights che, strizzando l’occhio alla serie di Persona di casa Atlus, mette in scena una storia surreale che alterna fasi di gameplay nelle quali combatterete i non morti ad altre più rilassate, dove instaurare rapporti con i sopravvissuti che nel corso del gioco si uniranno a voi, e magari stringere un legame così forte da innamorarsi.

Sebbene la storia mescoli in egual misura momenti drammatici e situazioni surreali, dove il protagonista (ma soprattutto l’amico Chani) smorzerà la tensione con colorite battute dal doppio senso abbastanza marcato, risulta abbastanza godibile, a patto di essere predisposti ad un certo tipo di comicità sexy, con alcuni elementi volutamente eccessivi a favore della componente date sim, che vi vedrà nel vostro tempo libero, fra una mostruosità e l’altra, stringere rapporti affettivi con i vari protagonisti del gioco. La componente testuale si sviluppa attraverso una serie di dialoghi ed eventi, e tramite scelta multipla potremo dare delle risposte che influenzeranno la reazione del nostro interlocutore, affinando o meno il rapporto tra i due in base a cosa avremo scelto di dire.

In maniera simile a quanto avviene in Persona, ma in una via quanto meno più “light”, la progressione di Eternights viene scandita tramite una deadline temporale, una scadenza che coincide con il game over se non correrete ai ripari e porterete a termine la vostra missione.

Durante questo lasso di tempo saremo noi a gestire le attività, che si dividono fra l’esplorare i dungeon, sconfiggere mostri ed arrivare al boss di turno, al passare il tempo con i nostri compagni, stringendo relazioni e legami, che non serviranno solamente ad approfondire le conoscenze ma si riveleranno utili anche in combattimento. Aumentando il livello di relazione fra i membri del party sbloccheremo nuove abilità, come attacchi di supporto o azioni curative, che ci saranno di grande aiuto contro i nemici più ostici.

Trattandosi di un titolo indie, sviluppato con pochissime risorse sia umane che economiche, Eternights riflette un po’ questa sua natura in un sistema di combattimento abbastanza semplicistico e con ampi margini di miglioramento

Alternando le due tipologie di attacco, normale e potente, e una schivata che se eseguita in maniera perfetta ci consente di rallentare il tempo (una sorta di Witch Time alla Bayonetta), saremo in grado di affrontare i nemici comuni eseguendo combo, attacchi speciali e colpi finali per eliminarli con un ultimo fendente.

Ci sono poi i nemici corrazzati, con varie resistenze, sia fisiche che elementali. In questo caso dovremo riempire l’apposita barra che attiverà il Pugno Elementale, un potere speciale in grado di abbattere gli scudi del nemico, così da ridurne la barra vitale. Questo ci porterà ad un gameplay loop dove i nemici più deboli faranno da ricarica per la barra, per poi passare a quelli corrazzati per abbassare le loro difese, e così via fino alla loro sconfitta.

Il tutto funziona abbastanza bene, nonostante non sempre i controlli siano perfetti, il sistema di puntamento efficace o la schivata così precisa da attivarsi nel momento desiderato. Ma nonostante queste imprecisioni si lascia giocare, migliorando nettamente quando andremo a sbloccare le nuove abilità del protagonista e degli altri membri del party, aumentando non solo le caratteristiche e le statistiche fisiche, ma integrando nuove azioni, utili nella lotta contro i nostri mostruosi nemici. Un albero abilità ci riassumerà tutti i poteri che possono essere sbloccati e potenziati, spendendo due tipologie diverse di essenze che potremmo ottenere combattendo ed esplorando i vari dungeon.

A proposito del mondo di gioco, anche se per lo più si tratta di corridoi non troppo elaborati, c’è un minimo di attenzione nel loro sviluppo, con diversi enigmi ambientali da risolvere sia per proseguire nell’avventura, sia per accedere a zone più o meno segrete e venire ricompensati qualche oggetto extra in più.

Eternights punta tanto sulla rigiocabilità grazie proprio alla sua natura da date sim/visual novel, che vi porterà a voler esplorare altre strade “emotive” e stringere relazioni amorose diverse con gli altri componenti del gruppo (le tre ragazze Yuna, Sia e Min, e un ragazzo Yohan), venendo incentivati anche da una durata abbastanza dolce per il suo completamento, una decina di ore a run, che vi spingerà a tornare sul gioco anche superati i titoli di coda.

 

Pur mostrando la sua natura da titolo low budget, Eternights punta tutto sul design dei suoi personaggi, in puro stile anime e dalla buona caratterizzazione, così come il taglio grafico scelto che conscio dei suoi limiti a livello di programmazione poligonale, sceglie la strada della direzione direzione artistica per mascherare certi limiti, con un buon uso delle luci e delle pallette cromatiche, che creano una certa atmosfera nel mondo post apocalittico nel quale è ambientato il gioco.

Abbiamo affrontato Eternights su PlayStation 5, dove la potenza della console ci ha permesso di godere di un gioco dalla fluidità solida, costantemente fissata a 60fps, un must per questo genere di action hack’n’slash.

Completano il tutto il doppiaggio, addirittura in triplice versione inglese, giapponese e koreano (nazionalità dello sviluppatore del gioco) di buona qualità, una soundtrack orecchiabile e un adattamento dei testi nella nostra lingua.

Eternights è un titolo indie interessante se siete fan di un certo tipo di animazione giapponese, che mescola elementi narrativi leggeri (e con un pizzico di malizia) ad una formula action hack’n’slash piuttosto semplicistica, ma nel complesso godibile e senza troppe pretese. Data la natura del progetto molto singolare, in tutti i sensi, e il prezzo contenuto con cui viene proposto, circa 30 euro, Eternights potrebbe rivelarsi una sorpresa inaspettata, per un titolo quanto meno particolare e diverso dal solito.

Eternights è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC.

Eternights
Eternights – La recensione
Pro
Una storia "drammatica" alleggerita dall'humor dei suoi protagonisti
Buon compromesso fra date sim e action
I vari finali vi invoglieranno a rigiocarlo
Contro
Sistema di combattimento migliorabile
Bisogna essere amanti di un certo tipo di commedia sexy
7
Voto