Le avventure estive di Natsu-Mon: 20th Century Summer sbarcano finalmente su Nintendo Switch e PC.
Giusto un paio di anni fa, in occasione della recensione di Shin-chan: Me and the Professor on Summer Vacation, confidavamo speranzosi nella possibilità di vedere arrivare un capitolo della serie Boku no Natsuyasumi (da noi conosciuti con il titolo “My Summer Vacation”) di cui quello di Shin-chan era uno spin-off su licenza.
Da qualche parte devono averci ascoltato e dopo una lunga attesa durata anni eccoci qua a parlare di Natsu-Mon: 20th Century Summer, ultimo capitolo della serie creata da Kaz Ayabe e il primo a debuttare ufficialmente in occidente.
Per chi non conosce la serie, Natsu-Mon: 20th Century Summer è in pratica un “simulatore di vacanze estive”. E per quanto sembri paradossale passare le proprie ferie giocando ad un simulatore di vacanze, Natsu-Mon: 20th Century Summer è un titolo che punta tutto sul relax e sul rievocare nel giocatore quei tempi lontani nei quali l’estate non segnava semplicemente la fine del periodo scolastico ma l’inizio di tante nuove avventure vissute con il sorriso e spensieratezza. Ed è proprio quello che andremo a vivere una volta avviato il gioco.
Figlio di circensi, arriveremo al bucolico villaggio di Yomogi per portare al pubblico il nostro spettacolo per tutto il mese di Agosto. E mentre i nostri genitori si occupano degli aspetti burocratici ed organizzativi, noi saremo ospiti presso degli amici di famiglia, liberi da ogni impegno e pronti a goderci le tanto attese vacanze estive.
Il mood di Natsu-Mon: 20th Century Summer è lo stesso che ha dato il via alla serie più di 20 anni fa, quindi parliamo di atmosfere rilassate e tanta libertà nelle attività da compiere, come passare le giornate a raccogliere insetti e pesci per la nostra collezione, esplorare le aree circostanti a Yomogi o fare amicizia con i ragazzini locali, magari unendoci al loro club investigativo e dandogli una mano a risolvere qualche “mistero” che vi verrà sottoposto dai vostri nuovi amici.
La libertà esplorativa viene scandita da un ciclo giorno/notte, dove a seconda dell’orario verremo ogni tanto interrotti da alcuni eventi che daranno il via a “quest” più o meno articolate. La piacevolezza che si prova giocando a Natsu-Mon è data proprio dall’assenza di veri e propri obblighi narrativi, sebbene addentrandoci nelle meccaniche del gioco pian piano sbloccheremo nuovi elementi che arricchiranno sempre di più l’esperienza dandoci nuove trame da seguire. Ad esempio approfondiremo l’aspetto del circo, scoprendo che non se la passa poi così tanto bene, arrivando a farci intervenire per trovare un modo su come attirare più spettatori durante gli spettacoli, oppure organizzando i numeri in scaletta da proporre durante la serata. Parlando con gli abitanti di Yomogi prima o poi vi affideranno qualche compito e il completamento delle richieste vi garantirà un prezioso adesivo, che una volta raccolto andrà ad aumentare la barra della stamina del nostro protagonista.
Proprio come in una versione vacanziera e rilassante di Breath of the Wilds, potremo arrampicarci, correre e nuotare ovuinque vogliamo, a patto che la nostra stamina ce lo permetta. Diventerà quindi indispensabile riuscire a completare più compiti possibili così da incrementarne la durata e permetterci di esplorare zone altrimenti impossibili. Sempre dedicandoci alle attività secondarie otterremo la possibilità di estendere l’altezza del nostro salto o sbloccare una specie di paravela con la quale planare dalle zone più alte ed atterrare sui tetti di edifici altrimenti inaccessibili. Di base ogni nostra azione ci darà qualche ricompensa, dal collezionare via via un maggior numero sempre maggiore di insietti e pesci, al partecipare alle sfide di una misteriosa bambina fantasma, che ci proporrà dei semplici enigmi da risolvere, gare di nascondino o metterà alla prova le nostre abilità di mira.
Natsu-Mon: 20th Century Summer è un gioco tutto da esplorare e scoprire, e non a caso vi viene data la possibilità di agire sull’intensità del ciclo giornaliero, così da avere più tempo a nostra disposizione per le avventure. E non stupitevi se arriverete comunque alla deadline di fine Agosto con ancora qualcosa da completare: Natsu-Mon è inaspettatamente ricco di attività e tanti piccoli “segreti” da portare alla luce che vi richiederanno tempo e pazienza per essere scoperti tutti. Per aiutarvi nell’impresa ci sarà una cartomante, uno dei membro del circo, che giornalmente vi fornirà una lettura dei tarocchi gratuita, dandovi qualche suggerimento su dove andare nella giornata successiva per “triggerare” qualche nuovo evento. Per chi poi ne avesse ancora voglia è presente un DLC da acquistare a parte (al prezzo di 14,99€), nel quale sarà possibile aggiungere ulteriori avventure ed estendere così le nostre vacanze.
Per i curiosi invece è disponibile anche una demo, sia su Nintendo Switch che su PC, che permette di provare con mano i primi giorni del gioco e nel caso decidiate di acquistare Natsu-Mon: 20th Century Summer, è possibile importare i progressi nel gioco completo.
Tecnicamente Natsu-Mon: 20th Century Summer mostra tutti i limiti della produzione piccola quale è. Se lo stile grafico si avvale del cell-shading per ricreare i personaggi e il mondo dio gioco e mantenere un aspetto orientato verso l’anime, quest’ultimo soffre un po’ troppo negli spazi aperti. Pur trattandosi di un piccolo open-world liberamente esplorabile, a risentirne maggiormente è la qualità delle ambientazioni più aperte, realizzate in maniera abbastanza semplice e spoglia, e sulla distanza dell’orizzonte, che appare sempre abbozzato nella forma. Meglio invece nelle situazioni al chiuso o più raggruppate, come il villaggio di Yomogi, nel quale viene esaltata la sua essenza di villaggio rurale dal sapore antico e nostalgico, in tutta la sua “giapponesità”. Qua l’uso furbesco di un misto fra grafica 3D ed illustrazioni bidimensionali colma un po’ le varie limitazioni, aggiungendo quel non so ché di artigianale e “fatto a mano” ed una serie di dettagli che rendono più piacevole l’immagine a video.
Abbiamo avuto modo di provare il gioco su Nintendo Switch e le uniche lamentele che possiamo fare al gioco riguardano inevitabilmente il frame rate, che purtroppo in più di un’occasione scende vistosamente sotto i 30 fps, specie quando ci addentreremo nelle zone più aperte.
Durante le nostre vacanze virtuali saremo accompagnati da un audio naturale completamente immersivo. Il frusciare delle foglie, il frinire delle cicale o lo stridio dei gabbiano viene di tanto in tanto interrotto da qualche melodia rilassata, a sottolineare qualche evento o situazione particolare. Natsu-Mon: 20th Century Summer arriva da noi completamente adattato in lingua inglese. Quella dell’assenza dell’italiano è una mancanza abbastanza relativa, data la pochezza di testi e dialoghi con la quale avrete a che fare, che saranno comprensibili ai più anche con un basso livello di conoscenza dell’inglese. I dialoghi invece restano in giapponese, una scelta in linea con lo stile del gioco prettamente orientale.
Finalmente Natsu-Mon: 20th Century Summer porta ufficialmente la serie di Boku no Natsuyasumi in occidente. Il nuovo gioco di Kaz Ayabe, sviluppato da Millennium Kitchen e TOYBOX in collaborazione con Spike Chunsoft, offre a tutti l’occasione di provare questo “simulatore di vacanze” e di rievocare i ricordi delle nostre avventure estive con un titolo rilassato (e rilassante), ricco di tanti personaggi stravaganti e tanti piccoli segreti da scoprire. Per apprezzare Natsu-Mon: 20th Century Summer bisogna approcciarsi al gioco con la stessa naturalità e spensieratezza con la quale si presenta a noi, e con quella leggerezza che un videogioco dovrebbe avere. Non siamo di certo di fronte ad un capolavoro, ma nonostante tutti i limiti, sia tecnici che di budget, Natsu-Mon: 20th Century Summer ha una cosa che spesso ad altre produzioni manca, un cuore. Ed è quello che vi farà innamorare del gioco.