CMF Phone 1 – La Recensione

Lo smartphone bello e accessibile!

cmf phone 1

Scopriamo insieme il nuovo CMF Phone 1 e il suo interessante ecosistema di accessori smart.

Che il mercato degli smartphone non riesca più a raccontarci qualcosa, almeno sul lato del design è ormai un fatto accertato da diversi anni. A dare uno scossone a tutti in questo ultimo periodo ci ha pensato Nothing, che con i suoi Nothing Phone ha reinventato il concetto di back cover con l’introduzione dei Glyph, i led luminosi ed interattivi integrati nel telefono e con un utilizzo decisamente smart per quanto riguarda la gestione delle notifiche.

Ma è possibile portare questa attenzione al dettaglio e al design anche nella fascia medio bassa del mercato? Secondo Nothing sembrerebbe di si. Ed ecco che grazie al suo sub-brand CMF by Nothing vi presentiamo il CMF Phone 1, il primo, si spera, di una lunga serie di smartphone pensati per un pubblico giovane ma alla ricerca di un prodotto tutt’altro che anonimo.

cmf phone 1

E questo Phone 1 non tradisce minimamente le aspettative.

Nell’ottica di un telefono più accessibile rispetto ai fratelli maggiori di casa Nothing, il CMF Phone 1 si presenta un design solido e compatto. Lo schermo è incastonato in una cornice sottilissima dai bordi pressoché simmetrici su tutti i lati. Sia lateralmente che il posteriore sono in plastica, ma nonostante questo la sensazione che si ha tenendolo in mano è di un prodotto ben costruito ed assemblato, di qualità ben più altra rispetto alla fascia di riferimento. A darci questa sensazione “premium” è sicuramente la finitura opaca della back cover, che non trattiene la minima impronta ed è resistente agli urti e all’uso giornaliero. Sui bordi troviamo solamente il bilanciere del volume e a destra il tasto per accendere e spegnere il telefono, mentre nella parte inferiore il connettore USB di Tipo-C e lo slot per la sim, in grado di ospitare anche una scheda micro SD.

A colpire del Phone 1 però è sicuramente il retro, con una cover intercambiabile fissata alla struttura del telefono con 4 viti in acciaio in bella vista, ed una rotella (statica) alla base che può ospitare alcuni accessori pensati per rendere il Phone 1 un telefono modulare e personalizzabile. E da questo punto di vista CMF centra perfettamente l’obiettivo, e se la colorazione nera è più sobria ed elegante, le varianti Arancione e Verde Chiaro rendono il telefono più accattivante per un pubblico giovane ed esigente. La modularità è quindi possibile tramite alcuni accessori (venduti separatamente) che permettono di personalizzare il telefono in base ai propri gusti ed esigenze, come un portafoglio da applicare alla back cover, o una tracolla per portarsi dietro il telefono a ‘mo di badge.

Scheda Tecnica:

  • Processore: MediaTek Dimensity 7300, 8 corefino a 2,5 Ghz, Processo TSMC a 4 nm
  • Fotocamera principale: 50 MP + sensore dedicato ai ritratti f/1.8
  • Fotocamera anteriore: 16 MP
  • Display: Super AMOLED LTPS da 6,67″, 1080 x 2400 con 395 ppi Colore a 8 bit, Ultra HDR con rapporto di contrasto 1000000:1, Luminosità massima di 2000 nit Frequenza di aggiornamento adattiva da 120 Hz.
  • Capacità: 8 GB + 128 GB, 16 GB + 256 GB, archiviazione espandibile fino a 2 TB con scheda TF compatibile
  • Sistema Operativo: Nothing OS 2.6 (con tecnologia Android 14) con 2 anni di aggiornamenti principali Android e 3 anni di aggiornamenti della sicurezza
  • Batteria: 5.000 mAh, ricarica da 33 WCMF Phone 1
  • Contenuto della confezione:
    • Cavo CMF (da USB-C a USB-C)
    • Informazioni sulla sicurezza e certificato di garanzia
    • Pellicola salvaschermo (pre-applicata)
    • Elemento per l’espulsione del vassoio SIM

Prezzo: 239€ 8/128GB, 269€ 8/256GB

Sotto il cofano troviamo Il processore MediaTek Dimensity 7300 5G, con 8 GB di ram (espandibili grazie al Boost RAM) di tipo LPDDR5 e due tagli di memoria, da 128 i 256 GB. Un buon processore che riesce a destreggiarsi in qualsiasi occasione senza essere troppo energivoro o scaldare troppo anche durante l’uso di applicazioni più pesanti o i giochi (di cui parleremo fra poco).
Il display è un ottimo Super AMOLED da 6,67”, con una risoluzione di 1080 x 2400 pixel e un refresh rate adattivo di 120 Hz, la cui luminosità raggiunge il picco massimo di 2000 nits. Il pannello è a 8 bit ed è presente l’HDR10+ che al momento però viene supportato da Youtube ma non dalle altre piattaforme video come Netflix o Prime. Il display è sempre ben visibile, anche all’aperto, con il sensore della luminosità sempre pronto ad offrirci il miglior livello di visibilità anche nelle giornate più assolate.

È presente il sensore di sblocco sotto lo schermo, sempre reattivo e veloce, specie se combinato con lo sblocco tramite la fotocamera frontale, così da rendere l’esperienza d’utilizzo immediata.

C’è però un grande assente invece, il chip NFC per utilizzare i pagamenti digitali. Da una parte capiamo la scelta di voler abbattere il più possibile il costi del telefono limando su elementi superflui, dall’altra si tratta di una feature che oggi giorno abbraccia sempre più modelli della stessa fascia di prezzo, ed averlo a bordo poteva essere quel plus che poteva far pendere l’ago della bilancia in suo favore.

Buono il comparto fotografico, ed elemento su cui CMF ha puntato abbastanza, il blocco posteriore della fotocamera si compone di un sensore Sony da 50 MP, con apertura f/1,8. Le foto di giorno hanno una buona resa, con colori accessi e bei contrasti. Merito anche del software della fotocamera, che si avvale del TrueLens Engine 2.0, un algoritmo che sfrutta le potenzialità dell’Ultra XDR (sviluppato con Google) e che migliora l’illuminazione dei nostri scatti grazie ad un intenso utilizzo dell’HDR per rendere la qualità visiva più vicina possibile al soggetto immortalato. Così come l’intelligenza artificiale ci mette del suo ed entra in gioco attivando la AI VIVID, modalità dedicata a rendere i colori e i toni della foto decisamente più vivaci. Il secondo sensore presente nel blocco è dedicato all’effetto di profondità, mentre non troviamo nessuna fotocamera grandangolare, di cui però si può fare tranquillamente a meno. Frontalmente troviamo invece un sensore da 16 MP dedicato ai selfy, senza infamia e senza lode, ma che trae comunque vantaggio dal software della fotocamera, che interviene per migliorare la resa finale degli scatti. Lato video il CMF Phone 1 si spinge a registrazioni fino a 4K a 30 fps, mentre tutte le altre modalità, come ad esempio con HDR live attivo o la notturna, si fermano ad una risoluzione di 1080p, con la possibilità in alcuni casi di arrivare fino a 60 fps e godere della stabilizzazione EIS dell’immagine. Non è certamente un camera-phone e non ne ha la pretesa, ma nell’uso giornaliero, tipo nelle app di messaggistica o sui social è un telefono che si difende più che bene.
La batteria è da 5.000 mAh e supporta la ricarica da 33 W. In generale con un uso quotidiano normale il telefono riesce a spingersi tranquillamente oltre il giorno di utilizzo, mentre si riduce la durata impiegando applicazioni più pesanti o i giochi, ma permettendoci di concludere lo stesso la giornata senza dover ricorrere al caricatore. E nonostante venga messo sotto stress, magari usando maps o appunto giocando, il telefono non scalda praticamente mai, rendendone piacevole l’utilizzo nel lungo periodo, specie in chiamata.

Proprio parlando dell’aspetto gaming, quello che più ci interessa, il CMF Phone 1 si comporta egregiamente con la maggior parte dei titoli presenti sul Play Store. Non appena viene lanciato un gioco si entra nell’efficientissima modalità Gioco, che ci consente di attivare una modalità prestazioni, preferendo la resa del gioco a discapito dei consumi, che ovviamente aumenteranno, per una buona causa. Il pannello Gioco permette inoltre di escludere chiamate e notifiche in entrata, o settare delle priorità su quali ricevere, e si possono settare delle scorciatoie per avere sempre sottomano e velocemente funzionalità come il counter degli fps o la registrazione dello schermo, nel caso si voglia salvare un gameplay. Abbiamo testato il telefono con Pokémon GO e Monster Hunter NOW, notoriamente due giochi piuttosto esigenti in termini di consumi, con un uso massiccio del GPS e della realtà aumentata e in entrambi i casi siamo riusciti a giocare a lungo senza nessun problema di sorta, con il contatore dei frame stabile a 30. Ci siamo spinti anche su qualcosa di graficamente più impegnativo, come il nuovo Zenless Zone Zero che come tutti i prodotti HoYoverse è famoso per la sua grafica “avanzata” per un titolo mobile. Pur fermandosi su settaggi medi, il CMF Phone 1 ci ha permesso di giocare tranquillamente con una discreta qualità, dimostrandosi un telefono affidabile e versatile anche in un abito casual gaming come quello su smartphone.

C’è però da dire una cosa sulla qualità audio di questo dispositivo. Se a livello di performance anche qua non c’è troppo da dire, un appunto va fatto sulla presenza di un solo speaker che rende di fatto l’audio mono. Se di per sé è una mancanza tutto sommato sopportabile senza che comprometta la visione di video o altro (sebbene ormai l’audio stereo si possa trovare anche su telefoni da 100 euro), durante il gioco capita spesso che la griglia dello speaker venga coperta dalle mani impugnando il telefono in modalità landscape, bloccandone così l’uscita e compromettendone il risultato.

CMF Phone 1 arriva con a bordo Android 14, con la promessa da parte di Nothing di 2 due anni di major update e 3 di patch di sicurezza.

A muovere il tutto abbiamo la Nothing OS nella sua versione 2.6. Nella nostra prova estiva, la Nothing OS si è rivelata un’ottima interfaccia. Reattiva, intuitiva, dalla personalizzazione completa in ogni suo aspetto e un’integrazione a livello di usabilità con ChatGPT che può sostituirsi all’Assistente Google, o al nuovo Gemini. Per quanto affidabile risulta ancora un po’ acerbo e limitato in alcune funzionalità, in particolar modo a quelle legate alle interazioni esterne, tipo chiamare un contatto o inviargli un messaggio sfruttando solamente i comandi vocali.

Nel complesso però il CMF Phone 1 è un telefono che si è sempre dimostrato all’altezza delle situazioni giornaliere, permettendoci di gestire anche anche alcune esigenze lavorative (come aprire e modificare dei file) senza la minima incertezza. L’attenzione per il dettaglio la ritroviamo anche all’interno della Nothing OS, nelle sue animazioni di sistema, nel design delle icone e delle cartelle, che possono essere modificate nella forma e nello stile, tutto a discrezione dell’utente per creare soluzioni grafiche decisamente accattivanti. L’integrazione dell’intelligenza artificiale la ritroviamo nella personalizzazione degli sfondi della home e della schermata di blocco, che possono essere generati in maniera casuale tramite il Wallpaper studio, che una volta settati alcuni parametri, creerà delle immagini da utilizzare per rendere unico il proprio telefono.

Non mancano poi funzionalità come l’Always on Display, sebbene in una versione “ridotta” (la durata a schermo è limitata), in grado di fornirci al volo dettagli come notifiche o l’orario.

Nulla da dire sulla parte telefonica: la qualità delle chiamate è ottima, e non abbiamo mai avuto un singolo problema, così come la ricettività delle antenne, capaci di cogliere il segnale anche nei giorni passati in vacanza in montagna, dove solitamente la ricezione è scarsa.

CMF Phone 1 è disponibile in due tagli: il modello 8+128GB, disponibile al prezzo di 239€, e la variante 8+256GB a 269€. In entrambi i casi è presente lo slot per la SD, così da poter espandere a seconda del bisogno la quantità di memoria. Per quanti riguarda i prezzi si tratta sicuramente di una prezzistica abbastanza aggressiva in questa fascia, considerando che su Amazon il prezzo oscilla già intorno ai 200 euro, cifra che lo rende ancora più invitante, al netto poi di eventuali altre offerte

Ma il CMF Phone 1 non è l’unica novità in arrivo dal sub-brand di Nothing. Oltre al primo smartphone CMF abbiamo avuto l’occasione di provare con mano anche il CMF Watch Pro 2 e le CMF CMF Buds Pro 2, entrambi alla loro seconda revisione.

Rispetto al primo modello il Watch Pro 2 cambia design abbracciando uno stile rotondo più da orologio classico. Il corpo è in alluminio, il che lo rende estremamente leggero nell’indossarlo. Anche qua vige la regola della personalizzazione, e tramite l’app dedicata è possibile cambiare e configurare a piacimento con oltre 100 watchface, con tanto di widget per avere a portata di polso tutto l’occorrente. Ma non solo. La “lunetta” frontale in alluminio può essere rimossa e sostituita così da modificarne l’aspetto.

Il display invece è un amoled da 1.32” con sensore di luminosità integrato, così da renderlo sempre leggibile anche all’esterno, spesso una croce per questo tipo di display. Non troppo reattivo il sensore nei cambi repentini, ma in linea generale fa il suo dovere. Bello da vedere e da utilizzare, permette una lettura chiara delle notifiche, alle quali però non è possibile rispondere in alcun modo, nemmeno tramite emoji o risposte preimpostate.

Il Watch Pro 2 monitorizza più di 120 attività, con la possibilità di tracciare in maniera automatica lo sport che stiamo praticando sul momento, o almeno ci prova. Ma potremo eventualmente settare noi manualmente quello su cui ci stiamo allenando. Non manca poi il monitoraggio di aspetti come lo stress, la frequenza cardiaca, l’ossigenazione del sangue e pure il sonno. Funzionalità ormai immancabili in questo tipo di dispositivi. E anche come precisione i risultati sono abbastanza in linea con altri smartwatch e smart band in nostro possesso come Amazfit e Redmi, insomma quei prodotti che rientrano nella fascia di prezzo sotto i 100 euro.

L’autonomia promessa, quella di 11 giorni, si avvicina abbastanza alla realtà, a patto di settare a dovere lo smartwatch, limitando le notifiche alle app essenziali, attivando l’AOD (che mostrerà a video una versione stilizzata del quadrante) e regolando la frequenza delle misurazioni. Discorso diverso invece in caso di attività fisica, che ne riduce la durata se attivo anche il GPS Interno obbligando necessariamente a ricaricare il dispositivo dopo 3/4 giorni in caso di un usaggio intenso. Il Watch Pro 2 permette anche di effettuare chiamate direttamente dall’orologio. La qualità della voce è buona, e il nostro interlocutore non ha mai avuto problemi a sentirci. Merito anche dell’algoritmo dedicato alla riduzione del rumore tramite AI. Meno funzionale invece all’aperto, dove il volume del ricevitore dell’orologio viene coperto in caso di rumore ambientale rendendo la conversazione un po’ più complicata anche tenendo il volume dello speaker al massimo.

Ma se il CMF by Nothing Watch Pro 2 è un prodotto abbastanza in linea con la concorrenza e non brilla per particolari guizzi, ad attirare la nostra attenzione sono state sicuramente le CMF by Nothing Buds Pro 2.

Gli auricolari di CMF sono un prodotto molto interessante che si va a collocare in un segmento dove la qualità generale non è così entusiasmante rispetto all’offerta di mercato. Se sul Phone 1 e Watch Pro 2 sono stati fatti dei compromessi, le cuffie wireless offrono diverse caratteristiche presenti su prodotti premuim: il design ricorda quello delle Nothing Ear, senza però vezzo stilistico del corpo trasparente.

Nonostante questo le cuffiette hanno carattere e lo dimostrano anche nelle linee e nei colori utilizzati per la loro realizzazione. Si tratta di due cuffie in-ear leggerissime, che montano a bordo un driver dedicato ai bassi da 11 mm e un tweeter microplanare da 6 mm, supportati da una tecnologia proprietaria chiamata Ultra Bass 2.0 per migliorare appunto le tonalità più basse, spesso tallone di Achille di queste cuffie. Il supporto ai codec spazia su quelli più utilizzati come AAC, LDAC e SBC. A rendere però interessanti questi auricolari abbiamo il pieno supporto dell’app Nothing X che ci permette di settare molteplici aspetti, oltre ad avere sempre sott’occhio lo stato delle cuffie e di quello del case. Potremo ad esempio scegliere se attivare o meno il rilevamento o meno dell’auricolare, che metterà in pausa la musica o il video in caso di rimozione dall’orecchio. O ancora attivare funzionalità come la modalità a bassa latenza, per chi le utilizza per giocare o effettuare i test dell’indossabilità per migliorare il suono.

Supportano poi l’audio spaziale, e sempre da app è possibile regolare la cancellazione del rumore, non solo scegliendo la tipologia (se totale o passante) ma anche il livello di soppressione. Ai livelli massimi i rumori esterni sono quasi impercettibili, garantendo un isolamento acustico veramente straniante. Come per il Phone 1 c’è pieno supporto per ChatGPT, ma anche in questo caso vale quanto detto sopra. Essendo una funzionalità sperimentale necessita ancora di molto lavoro perché riesca ad essere una buona alternativa alla proposta di Google.
Sempre parlando di settaggi, dall’app possiamo determinare diverse gesture, che coinvolgono tap e sfioramento delle asticelle delle cuffie. Ma l’aspetto più totalizzante delle CMF by Nothing Buds Pro 2 è il suo case, che diventa un vero e proprio controller smart per le cuffie. Oltre a garantire ore e ore di ricarica, e la dual connection con più dispositivi contemporaneamente, la custodia presenta un pratico bottone sul coperchio (che riprende lo stesso presente sul Phone 1) che può essere ruotato per regolare il volume dell’audio del telefono, mentre la pressione (1, 2 o prolungata) può essere associata ad azioni diverse, senza così dover passare necessariamente dal telefono. Si tratta di una funzione decisamente pratica e funzionale, che rende il case uno strumento utile per la gestione delle proprie cuffie.

Insomma fra i 3 prodotti le Buds Pro 2 sono sicuramente quelle più a fuoco e più destabilizzanti per la fascia di riferimento. C’è da dire una cosa però: Nothing e CMF hanno lavorato ottimamente per portare sul mercato un piccolo ecosistema di prodotti, una linea ben integrata e supportata con app e aggiornamenti continui, il tutto proposto a prezzi totalmente accessibili ed invoglianti, indirizzati ad un’utenza che si approccia ad una certa tipologia di gadget tech e cerca qualcosa di affidabile, senza dover investire chissà quanto. E in quest’ottica, con poco più di 300 euro ci si porta a casa un set capace di rispondere alle esigenze di tutti i giorni. Il CMF si è dimostrato uno smartphone non solo bello da vedere e mostrare ma anche affidabile, impeccabile nell’uso quotidiano e anche per qualcosa in più nel caso stiate cercando un prodotto che sia accessibile e versatile. La stessa filosofia vale anche per i due accessori smart che completano questo ecosistema, ma se lo smartwatch di CMF è un compito ben svolto ma senza troppo impegno, la lode la raggiunge con le BUDS PRO 2 con la loro qualità e quel case smart che diventa un elemento di cui non riuscirete più a fare a meno.

I prodotto CMF by Nothing, come il CMF Phone 1, il CMF Watch Pro 2 e le CMF CMF Buds Pro 2 sono disponibili all’acquisto sul sito ufficiale nothing.tech e su Amazon.