Diamo uno sguardo al nuovo RPG fantasy di Fire & Frost.
Lo ammettiamo: non sapevamo cosa aspettarci da “Of Ash and Steel”. La settimana scorsa i ragazzi di tinyBuild ci hanno invitato a partecipare a un incontro interamente dedicato alla prima fatica di Fire & Frost, un piccolo team di sviluppatori amanti dei giochi di ruolo della vecchia scuola. Le uniche informazioni a nostra disposizione prima di assistere alla presentazione erano il titolo del progetto e l’artwork principale. Informazioni che lasciavano intravedere a malapena i toni fantasy dell’opera. Non capita spesso di poter assistere ai primi passi di un team alle prime armi, ma in grado di organizzare uno piccolo show con la professionalità dei pesi massimi del mercato videoludico. Per questo, sin dai primi minuti della chiacchierata, siamo rimasti affascinati dal progetto targato Fire & Frost.
Ma basterà una buona presentazione a rendere Of Ash and Steel un titolo meritevole di attenzione? Riuscirà la bravura del team a nascondere gli inevitabili errori di gioventù? Scopritelo insieme a noi nella nostra anteprima di un’opera nata sulla scia di capolavori come Gothic e di The Witcher.
UN GIOCO DI RUOLO ALLA VECCHIA MANIERA
Sin dal trailer in CGI mostrato in apertura dell’evento abbiamo capito il mood generale dell’opera. Of Ash and Steel è un gioco di ruolo in terza persona ambientato in un universo fantasy dal design chiaramente medievaleggiante. Un gioco capace di gettare il giocatore all’interno di un (non troppo) vasto mondo da esplorare senza alcun sistema di segnalini e senza che le quest conducano per mano il giocatore. Un risultato pensato per permettere agli utenti di vivere un’esperienza assolutamente immersiva e potenzialmente totalizzante. Su diretta ammissione degli sviluppatori, Of Ash and Steel vuole far riscoprire al pubblico la gioia dell’esplorazione, utilizzando come motore di gioco la curiosità spontanea che nasce dal raggiungere determinati eventi posti sulla mappa. Un obiettivo senz’altro ambizioso, ma proprio per questo ammirevole.
Ad affiancare questo focus sull’esplorazione troviamo poi una grande caratterizzazione del personaggio, che può essere specializzato in tre branche legate alla sopravvivenza, al combattimento e al crafting. Salire di livello permette al giocatore di ottenere dei punti da distribuire in uno stratificato albero delle abilità, perfezionando così il proprio avatar. Nonostante la varietà delle build evidente sin da questa presentazione, Of Ash and Steel punta comunque molto sul combat system. Un combat system che vuole farci sentire l’evoluzione del nostro protagonista e che, per questo, ci vuole mettere in difficoltà. Che si tratti di avere una mira meno precisa con l’arco o di essere più lenti nei movimenti, le prime ore di gioco saranno necessarie per prendere dimestichezza con le meccaniche. Meccaniche che verranno poi affinate di livello in livello, permettendoci così di percepire i miglioramenti del nostro alter-ego.
Insomma: Of Ash and Steel non ci vuole far vestire i panni di un eroe valoroso o del figlio di una qualche divinità. L’opera di Fire & Frost vuole farci partire dal basso della catena alimentare, nel tentativo di regalarci un’esperienza dal sapore nostalgico e innovativo al tempo stesso.
È QUESTIONE DI ATMOSFERA
Quello che appare chiaro dalla presentazione organizzata da tinyBuild è che Of Ash and Steel è un titolo che punta molto sull’atmosfera. Tra il ciclo giorno-notte dinamico, il meteo variabile e i giochi di luce che rendono l’esplorazione degli ambienti un piacere per gli occhi, l’opera prima di Fire & Frost sembra avere diversi punti di forza in grado di renderla interessante agli occhi di numerosi videogiocatori. Questo approccio “rilassato” all’avventura, che permette persino di sedersi agli accampamenti sparsi per la mappa e ascoltare le storie dei vari personaggi che abitano il mondo di gioco, è qualcosa che potrebbe risultare molto affascinante. Un risultato in grado di trasmettere un mood vicino a quello dei GDR degli anni Novanta, ma forte di diverse implementazioni possibili solamente tramite la tecnologia più moderna.
Ovviamente non è tutto oro quel che luccica. A un primo sguardo sembra che Of Ash and Steel necessiti ancora di un po’ di pulizia tecnica per renderlo davvero giocabile. Affermazione vera sia per quanto riguarda i meri modelli tridimensionali che per le animazioni, talvolta troppo legnose durante i vari combattimenti. Per quanto riguarda la narrativa, invece, è ancora troppo presto per valutare il risultato finale. Quanto mostrato durante l’evento non ci ha permesso di scorgere dialoghi entusiasmanti o una sceneggiatura particolarmente curata, ma siamo certi che i narrative designer debbano ancora mettere in mostra il frutto del loro lavoro. Un’ultima nota che ci sentiamo di fare: nonostante la struttura di gioco sembri decisamente solida, l’HUD e l’interfaccia utente hanno ancora un sapore troppo acerbo. Un dettaglio che potrà sembrare di poco conto, ma che potrebbe determinare la buona riuscita di un progetto come questo.
LE BASI DI UN GIOCO INTERESSANTE
È ancora presto per definire Of Ash and Steel un titolo imperdibile o un’opera da ignorare. Nei quaranta minuti (circa) di presentazione ci è parso che il titolo di Fire & Frost abbia diversi elementi potenzialmente interessanti. Allo stesso tempo sono evidenti i limiti tecnici di un team alle prime armi. Limiti che speriamo possano essere superati, per riuscire a dare vita a un’opera in grado di mantenere fede alle numerose promesse fatte in occasione di questo primo contatto. Se il futuro è ancora incerto, su una cosa non ci sono dubbi: seguiremo l’evolversi di Of Ash and Steel con interesse. Il tutto nella speranza di trovarci tra le mani un degno successore spirituale di quel capolavoro che prende il nome di Gothic.