Sniper Elite: Resistance è un nuovo capitolo della longeva saga videoludica, ma presenta pregi e difetti del passato. Nonostante ciò, riesce a mantenere l’apprezzata formula stealth e le iconiche uccisioni a raggi X.
Il 30 gennaio 2025 Rebellion Developments insieme a Wushu Studios hanno pubblicato Sniper Elite: Resistance, il nuovo capitolo della fortunata e longeva serie Sniper Elite. Il gioco trasporta ancora una volta i giocatori nel caos della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, questa volta, non vestirete i panni di Karl Fairburne per fermare i piani nazisti, bensì quelli di Harry Hawker, suo alleato. Il suo compito? Infiltrarsi dietro le linee nemiche nella Francia occupata per neutralizzare un’arma segreta chiamata Kleine Blume. L’idea di una super-arma nazista non è certo innovativa, e i veterani della serie troveranno molte similitudini con il quarto capitolo, ciononostante si presenta come un solido successore, anche se privo di rivoluzioni degne di nota.
Versione testata: PS5
Una storia robusta che sa di già visto, ma con un nuovo protagonista
L’anno è il 1944 e gli eventi narrati sono paralleli a quelli di Sniper Elite 5, l’ultimo capitolo numerato della serie. Come agente della Special Operations Executor, Harry scopre l’esistenza di una Wunderwaffe, una pericolosa super-arma che potrebbe ribaltare le sorti della guerra a favore dei nazisti. Tocca a lui, guidato dai suoi compagni attraverso comunicazioni radio, fermare questa minaccia e continuare la lotta per liberare la Francia.
Attraverso nove missioni della campagna, ciascuna della durata di circa 2 ore a seconda della difficoltà scelta, ci si muove tra cantieri legati alla Wunderwaffe e il luogo in cui la stessa arma è custodita. Tra voi e la vittoria ci sono migliaia di nazisti da abbattere. La storia si limita principalmente a scene introduttive all’inizio di ogni missione che spiegano l’obiettivo corrente. Emergono successivamente ulteriori sviluppi, tra cui la rivelazione che il piano nazista è ben più ampio di quanto inizialmente sembrasse. Tuttavia, è facile perdere interesse per la trama quando ci si trova immersi in veri e propri fiumi di sangue nemico.
Poche novità, ma tante certezze
A tal proposito la serie Sniper Elite si è sempre distinta per la varietà dell’approccio: potete scegliere se eliminare silenziosamente i nemici, cecchinarli da lontano o affrontarli in stile sparatutto. Anche in Resistance questa libertà è garantita. Inoltre il gioco offre cinque livelli di difficoltà e numerose opzioni avanzate per personalizzare l’esperienza, dal comportamento dei nemici agli effetti del vento sui proiettili. Il risultato? Un mix tra sparatutto in terza persona e stealth game che dipende interamente dalle preferenze del giocatore.
Torna l’apprezzata opzione Invasione delle Potenze dell’Asse, già vista nel capitolo precedente, che permette di invadere le partite di altri giocatori o subire incursioni. La novità più interessante? Le missioni Propaganda, in cui si deve eliminare il maggior numero possibile di nemici entro un tempo limite, aggiungendo un elemento frenetico a un’esperienza già ricca. Questa modalità di gioco premia i giocatori che esplorano più dettagliatamente le mappe e valorizza il buon level design che da sempre caratterizza la serie.
La campagna di Sniper Elite: Resistance non si discosta di molto rispetto a quanto già osservato in Sniper Elite 5 infatti è presente anche la possibilità di affrontare le missione in modalità cooperativa online. Dal punto di vista del level design, restano le ampie aree da esplorare, come una diga, una cittadina francese intricata o un villaggio rurale occupato dai nazisti. Gli obiettivi principali sono segnalati sulla mappa, mentre compiti secondari vengono attivati trovando ulteriori informazioni. Ad esempio, si possono cercare indizi su un informatore, identificare bersagli di alto rango o raccogliere manifesti di propaganda. Le missioni nascondono anche postazioni di lavoro dove è possibile migliorare e personalizzare il proprio arsenale, anche se non aspettatevi chissà quanta varietà. Tuttavia, il gioco non impone percorsi specifici per completare le missioni, rendendo l’esplorazione un elemento fondamentale dell’esperienza.
Fin dalle prime fasi, emerge la tipica tensione di Sniper Elite: il giocatore perlustra le aree con il binocolo, segna le guardie e memorizza i percorsi delle pattuglie. Erba alta, muri e anfratti servono come coperture, mentre i nemici neutralizzati possono essere nascosti in zone buie. Per distrarre i nemici o ingannarli, si possono usare trappole esplosive o bottiglie lanciate strategicamente.
A differenza dei protagonisti di giochi dello stesso genere come Call of Duty, Harry Hawker non è un supereroe: bastano pochi colpi per metterlo fuori gioco. Le guardie chiamano rapidamente rinforzi, indagano accuratamente su indizi sospetti e possono attivare l’allarme. Chi preferisce un approccio diretto può abbassare il livello di difficoltà, eliminando i nemici con mitragliette o fucili di precisione, anche se questo contrasta con lo spirito del gioco. Il tutto è supportato da un semplice sistema di progressione che permette di sbloccare equipaggiamenti e personalizzazioni per il multiplayer.
Sniper Elite: Resistance, quindi, offre una campagna coinvolgente, pur senza introdurre grandi novità. La trama rimane meno incisiva del previsto e l’assenza di innovazioni significative potrebbe deludere chi cerca qualcosa di nuovo. Tuttavia, questo approccio conservativo soddisferà i fan della serie, anche se difficilmente attrarrà nuovi giocatori.
Tecnicamente indietro di almeno 3 anni
Ciò che potrebbe sembrare un solido seguito presenta però alcune mancanze evidenti soprattutto dal punto di vista tecnico. Sniper Elite 5 è uscito tre anni fa e nonostante questo lungo tempo dal punto di vista videoludico, Sniper Elite: Resistance non mostra alcun salto tecnico significativo nonostante la versione provata sia quella per PlayStation 5. Sebbene, infatti, le ambientazioni e l’architettura rimangano piacevoli, la struttura delle mappe sia ancora ben progettata con tunnel sotterranei, percorsi nascosti e postazioni sopraelevate per cecchini e offra una grande varietà e numerose strategie per portare a termine le missioni, Sniper Elite: Resistance non brilla per dinamismo, per grafica e per intelligenza artificiale.
I movimenti sui terreni accidentati o durante le scalate risulta spesso macchinosa e imprecisa. Pur senza aspettarsi un’esperienza classica dei giochi di avventura in stile Assassin’s Creed o Uncharted, una gestione dei comandi più intuitiva e precisa sarebbe stata gradita. Inoltre, dover attendere le indicazioni dei tasti per svolgere determinate azioni o imbattersi in muri invisibili improvvisi e inaspettati, rappresentano difetti facilmente risolvibili.
Decisamente più convincente è invece la meccanica di sparo e mira, che diventa particolarmente impegnativa e immersiva quando si disattivano le funzioni di assistenza. A completare l’esperienza c’è la celebre telecamera a raggi X, che mostra in rallentatore ossa e organi dei nemici mentre si frantumano, esplodono o si lacerano. Tuttavia, tecnicamente il gioco appare ormai datato: le animazioni sono spesso rigide, mentre errori di clipping e altre imperfezioni compromettono il risultato complessivo. Per non parlare dell’IA dei nemici non sempre convincente sia per precisione che per reattività.
Conclusioni
Nei suoi momenti migliori, Sniper Elite: Resistance è avvincente, intenso e brutale. Tuttavia, l’entusiasmo per questa nuova avventura “sniperistica” di Rebellion non decolla del tutto. I limiti tecnici, con animazioni rigide, numerosi bug e controlli poco fluidi, penalizzano l’esperienza complessiva. Anche la presenza di piccole innovazioni lascia insoddisfatti. Se si ignorano questi difetti, il titolo si rivela un seguito complessivamente solido. Il concept generale rimane coerente e le dinamiche di gioco sono divertenti come sempre. La meccanica del cecchino continua a convincere, mentre le modalità multiplayer, sia cooperative che competitive, completano un pacchetto robusto. In sintesi: chi ha apprezzato i precedenti capitoli non rimarrà deluso, ma non deve aspettarsi grandi novità. Per chi, invece, si approccia per la prima volta si divertirà, ma dovrà accettare più di un compromesso tecnico.