Una riedizione moderna che perfeziona materiali, accessibilità e ritmo tattico, restituendo nuova vitalità a uno dei wargame più influenti degli ultimi vent’anni.
A più di vent’anni dall’uscita dell’originale, Memoir ’44 ritorna in una nuova edizione completamente rinnovata che aggiorna materiali, miniature e intera veste grafica, mantenendo però intatto il cuore del sistema ideato da Richard Borg. Memoir ’44 Refresh, edito in Italia da Asmodee, si propone come una moderna reinterpretazione di un classico, ideale sia per chi desidera avvicinarsi ai wargame sia per giocatori esperti in cerca di un’esperienza immediata ma tatticamente significativa.
Unboxing componenti e materiali
Memoir ’44 Refresh presenta una scatola di gioco dalle dimensioni abbastanza generose per contenere i numerosi componenti di gioco e dalla grafica che non si discosta di molto dal titolo originale. Al suo interno troviamo:
- 1 tabellone campo di battaglia a due lati, uno per lo sbarco in spiaggia e uno per la radura;
- 2 set di miniature con 42 fanteria, 6 artiglieria e 24 veicoli corazzati. Alleati/USA sono verdi, Asse/tedesche blu;
- 36 ostacoli artificiali di cui 12 Cavalli di Frisia, 12 Filo spinato e 12 Sacchi di sabbia;
- 4 segmenti portacarte;
- 60 carte ordini;
- 22 carte di consultazione;
- 8 dadi attacco;
- 6 segnalini comando a due lati;
- 44 esagoni terreno a due lati;
- 10 medaglie vittoria a due lati;
- 14 distintivi forse speciali;
- 4 tessere bunker e ponte a due lati;
- 1 modulo scenari;
- 1 regolamento.
Il primo miglioramento rispetto alla versione originale sta proprio nell’organizzazione interna della scatola: un organizer in plastica tiene in ordine segnalini, tessere, distintivi, dadi e carte. Due contenitori separati, ottimamente illustrati, sono dedicati alle miniature delle due fazioni, rendendo l’allestimento del tavolo estremamente rapido. È un dettaglio che contribuisce in modo significativo alla fruibilità del prodotto.

Uno dei più evidenti punti di forza della nuova edizione, poi, è la componentistica che è stata totalmente rivista. Le miniature delle due fazioni, in plastica dura e lucida, presentano modelli inediti, più solidi e definiti rispetto a quelli del 2004 e includono fanterie, mezzi corazzati e artiglierie oltre agli ostacoli scenici che donano un’atmosfera unica e decisamente più premium.
La plancia in cartone, stampata su entrambi i lati per offrire un tratto costiero per gli scenari di sbarco e un tratto naturale neutro, viene di volta in volta arricchita da tessere esagonali, sempre in cartone, che ne aumentano il realismo. Queste consentono di inserire terreni differenti come boschi, colline, fiumi, le celebri siepi normanne, ma anche cittadine, ponti e bunker. La combinazione tra mappa neutra e tessere consente di ricreare un gran numero di campi di battaglia senza perdere leggibilità e accessibilità.

Le carte ordini rimangono il fulcro del sistema stabilendo quali unità possono essere attivate e in quali settori. Le carte riepilogo, invece, forniscono informazioni su unità, terreni e abilità speciali velocizzando il flusso di gioco. I dadi diventano più leggibili grazie ai simboli colorati, permettendo di determinare i danni in modo rapido e intuitivo. Vengono anche introdotti i segnalini attivazione, una soluzione moderna che aiuta a tenere traccia del movimento e dell’attacco di ciascuna unità, riducendo errori e dimenticanze. Infine anche il regolamento è stato riscritto con l’obiettivo di migliorare chiarezza e accessibilità anche grazie ai numerosi esempi visivi e testuali presenti.
Setup e meccaniche di gioco
Memoir ’44 Refresh rimane sempre un wargame con miniature ambientato sul fronte occidentale durante la Seconda Guerra Mondiale. Le partite durano in media dai trenta ai quarantacinque minuti e coinvolgono 2 o 4 partecipanti di età superiore agli 8 anni. Dal punto di vista del gameplay, il sistema è sempre quello del Command & Colors, ovvero basato sull’uso di carte ordini per impartire comandi ai reparti e sulla divisione del campo di battaglia in tre settori, soluzione che simula in modo semplice ed elegante le opportunità e i limiti di un comandante sul campo.
Il setup di gioco è abbastanza rapido e semplice nonostante la tipologia di gioco. Si inizia selezionando una battaglia tra le 21 presenti nel modulo scenari (16 storiche dell’edizione originale più 5 aggiuntive collegate in una mini-campagna). Ogni scenario offre contesto storico, disposizione delle truppe e condizioni di vittoria, con ricostruzioni che riflettono con efficacia le difficoltà tattiche delle battaglie reali, pur mantenendo un sistema di regole accessibile. Quindi, dopo aver posizionato il tabellone al centro del tavolo con il lato indicato rivolto verso l’alto, si devono disporre tutti i componenti necessari come specificato dallo scenario.

Poi si devono disporre le carte riepilogative richieste dallo scenario in un punto facilmente raggiungibile dai giocatori e si consegnano i portacarte se i giocatori desiderano utilizzarli. A questo punto, si stabilisce quale fazione verrà controllata da ciascun giocatore, magari facendo sedere accanto i rispettivi alleati. Si mescola il mazzo delle carte degli ordini e si distribuisce a ogni giocatore il numero di carte indicato nel modulo scenari, posizionando le restanti carte coperte accanto al tabellone. Ogni giocatore prende poi quattro dadi. Il modulo scenari specifica anche quale giocatore inizia per primo. A questo punto, la partita è pronta per cominciare.
In Memoir ’44 Refresh, la partita procede a turni alternati quindi fino a quando un giocatore non completa tutte le proprie azioni, non si può passare al turno dell’avversario. Ogni turno segue una sequenza ben definita composta da cinque fasi: giocare una carta ordini, comandare le unità, muovere le unità, attaccare e pescare una carta ordini.

Queste fasi non solo scandiscono il ritmo della partita, ma definiscono anche le possibilità tattiche a disposizione:
- Giocare una carta ordini permette al giocatore attivo di scegliere una carta dalla propria mano. Le carte si dividono in due grandi categorie: le carte sezione indicano in quale porzione del campo di battaglia è possibile impartire ordini. Le carte tattica, invece, introducono manovre speciali, attacchi fuori dall’ordinario o azioni particolari che possono capovolgere l’esito di uno scontro.
- Giocata la carta, il giocatore decide quali unità risponderanno agli ordini in quel turno: solo queste potranno muoversi e aprire il fuoco. Questa, quindi, è la fase di comando delle unità.
- Nella movimentazione ogni truppa può percorrere un numero di esagoni pari alla propria capacità di movimento, indicata nelle carte consultazione. Il terreno può modificare o limitare gli spostamenti, e nessuna unità può attraversare o sostare in un esagono già occupato, indipendentemente dal fatto che appartenga a un alleato o a un nemico. Ogni unità poi ha dei bonus e malus specifici.
- A questo punto le unità ordinate possono aprire il fuoco, ma bisogna verificare due condizioni prima di attaccare: che il bersaglio rientri nel raggio d’azione dell’unità e che sia visibile poiché terreni e truppe possono ostruire la linea di tiro. Se entrambi i requisiti sono soddisfatti, il giocatore lancia un numero di dadi indicato nella scheda dell’unità per quella distanza e i simboli ottenuti determinano l’esito.
- Terminate tutte le risoluzioni di combattimento, il giocatore pesca una nuova carta comando e chiude il turno, lasciando spazio all’avversario.

La partita si conclude non appena uno dei due contendenti raggiunge il numero di medaglie necessario indicato dallo scenario. Le medaglie possono essere ottenute eliminando unità nemiche oppure soddisfacendo condizioni speciali, come il controllo di esagoni strategici. Il raggiungimento degli obiettivi determina immediatamente la vittoria.
Pro e Contro
La nuova edizione di Memoir ’44 aggiorna un classico che, sin dalla sua prima incarnazione, si è affermato come uno dei più accessibili wargame in commercio, capace di coniugare immediatezza e velocità di gioco. In questo caso sono stati migliorati l’aspetto e la qualità dei materiali: miniature più definite, icone più chiare, un regolamento completamente rivisto per una maggiore leggibilità e un apparato grafico aggiornato.
Il punto di forza resta comunque il gameplay, rafforzato ulteriormente da un percorso di apprendimento semplice e graduale proposto dalla sequenza iniziale di scenari che a poco a poco aggiungono elementi nuovi. Per esempio, il primo Il Ponte Pegasus, ricostruisce una delle operazioni iniziali del D-Day e si concentra esclusivamente sulla fanteria, offrendo un’introduzione pulita alle regole fondamentali.

Il secondo scenario, Sainte-Mère-Église, introduce i mezzi corazzati, mentre il terzo, Sword Beach, amplia ulteriormente il ventaglio tattico con uno sbarco anfibio britannico e l’ingresso dell’artiglieria e così via. Inoltre il materiale storico incluso è curato con attenzione: ogni scenario presenta un’introduzione che contestualizza gli eventi reali e, grazie a una sapiente semplificazione, permette di rivivere le principali sfide operative senza sovraccaricare i giocatori. Gli scenari, comunque, sono brevi e si prestano a essere giocati in successione, anche grazie alla facilità con cui la mappa può essere riconfigurata.
A rendere possibile la magia degli scontri ci pensa una plancia che, nonostante mostri solo i settori e un terreno di base, viene arricchita da tessere ambientali che permettono di ricreare un numero sorprendente di campi di battaglia differenti. Oltre a valorizzare l’estetica, il terreno influenza profondamente la partita: blocca linee di vista, rallenta i movimenti e fornisce bonus difensivi.

La gestione del terreno è spesso la chiave della vittoria, così come il corretto impiego delle capacità delle unità: la fanteria è più efficace a distanza ravvicinata, i mezzi corazzati, veloci e versatili, attaccano con tre dadi entro tre esagoni e l’artiglieria compensa la lentezza con un raggio d’azione che raggiunge i sei esagoni.
A queste azioni base si aggiungono azioni extra incredibilmente potenti creando un sistema che offre grande profondità tattica mantenendo le regole snelle e immediatamente consultabili grazie alle schede riassuntive. Anche le unità d’élite presentano abilità semplici da memorizzare e facilmente consultabili.
Conclusione
Memoir ’44 Refresh aggiorna con successo uno dei titoli più influenti nell’ambito dei wargame leggeri. Il rinnovamento estetico, la qualità delle miniature, la chiarezza del regolamento e la versatilità degli scenari restituiscono al gioco nuova vitalità, rendendolo un punto di accesso ideale al genere e una scelta appagante anche per giocatori più esperti. Una riedizione che non si limita a un restyling, ma che valorizza e perfeziona un grande classico del boardgaming moderno.


