Capcom alla Milan Games Week: prime impressioni su Monster Hunter Stories 3: Twisted Reflection e Resident Evil Requiem su Nintendo Switch 2
Durante i tre giorni della Milan Games Week 2025 abbiamo avuto modo di provare in anteprima, presso lo stand Nintendo Italia, due dei titoli Capcom più attesi in uscita nei primi mesi del 2026: Monster Hunter Stories 3: Twisted Reflection e Resident Evil: Requiem.
Entrambi sono in arrivo su Nintendo Switch 2, oltre che su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.
Approfondite il legame fra Rider e Monsie in Monster Hunter Stories 3: Twisted Reflection!
Partiamo dal nuovo capitolo di Monster Hunter Stories, che all’interno della line-up Capcom è forse quello che arriva più a sorpresa, a conferma di come il brand di Monster Hunter sia ormai solidissimo anche al di fuori del Giappone. Accanto alla serie principale, c’è infatti spazio anche per questo JRPG che rielabora il concetto di caccia in una formula simbiotica tra umani e mostri, dove i Raider possono cavalcare i Monstie e sfruttarne appieno il potenziale in battaglia.
La demo presente in fiera sembra collocarsi nelle prime ore di gioco e ci mette nei panni del protagonista, impegnato a fare da tutor a una nuova recluta durante un’operazione di ricognizione. A colpire fin da subito è la nuova ambientazione, molto più aperta rispetto al passato, caratterizzata da una maggiore verticalità e da una spinta all’esplorazione più marcata che mai.
La possibilità di passare rapidamente da un mostro all’altro, cambiando monta tramite un menu radiale, consente di accedere a numerose azioni contestuali che arricchiscono l’esplorazione. In sella a un Rathalos, ad esempio, è possibile spiccare il volo e planare per raggiungere nuove aree, mentre affidarsi a un Tobikadachi permette di arrampicarsi su alberi e pareti verticali, ampliando ulteriormente le opzioni a disposizione in base al Monstie selezionato. L’area esplorabile proposta nella demo era una rigogliosa foresta, attraversata da sentieri che si inerpicavano lungo le montagne circostanti, meta della nostra ronda.

Come nei capitoli precedenti, i combattimenti si svolgono a turni e coinvolgono fino a due Raider e due Monstie, che possono essere alternati e schierati all’occorrenza. Il fulcro del sistema di combattimento rimane il collaudato schema triangolare basato su tre tipologie di attacco (potenza, tecnica e velocità) che si contrappongono in una dinamica simile alla morra cinese. Studiare i nemici e riconoscere il tipo di attacco utilizzato diventa quindi fondamentale, ma per rendere gli scontri meno prevedibili i mostri possono variare il loro stile offensivo in base all’andamento del combattimento, costringendo il giocatore ad adattarsi rapidamente per tenergli testa, letteralmente.
Questo approccio fa sì che anche gli scontri più ordinari richiedano attenzione e un minimo di strategia, per non rischiare di farci mettere fuori gioco anche da un’improbabile minaccia. Attaccando con successo si riempie inoltre la barra del legame tra Raider e Monstie, che consente di sferrare un potente attacco combinato in cui i due agiscono all’unisono, infliggendo ingenti danni all’avversario.

Nel corso della demo abbiamo potuto testare il sistema di combattimento sia contro nemici comuni sia affrontando il boss che chiude questa versione dimostrativa, il Chatacabra Indomito, una sottospecie del linguto anfibio introdotto in Monster Hunter Wilds. In questa variante, le pietre incastonate nel corpo del mostro gli conferiscono abilità inedite, come attacchi di natura elettrica, ben lontane da quelle del Chatacabra tradizionale.
Lo scontro, per quanto guidato nelle sue fasi, è stato utile per mettere in luce alcune meccaniche avanzate. È stato ad esempio necessario distruggere specifiche parti del corpo del mostro, cambiando rapidamente equipaggiamento per massimizzare l’efficacia degli attacchi. Nel nostro caso, colpire e rompere le zampe del Chatacabra Indomito era fondamentale per bloccare i suoi attacchi elettrici, e non c’è stata scelta migliore di un martello per portare a termine il compito. Colpire in modo mirato influisce anche sulla Barra dello Spirito del nemico, dove una volta ridotta a zero, il mostro barcolla e cade a terra, permettendo di eseguire un devastante attacco di gruppo chiamato Furia Sincronizzata, capace di decimare i punti vita avversari. L’introduzione di queste nuove sottospecie rappresenta una novità interessante, soprattutto per i fan storici della serie, aggiungendo imprevedibilità anche a creature apparentemente meno ispirate, come un Chatacabra, che in questa demo riesce a ritagliarsi i suoi meritati quindici minuti di gloria.
Nel complesso, questo primo assaggio di Monster Hunter Stories 3: Twisted Reflection ci ha lasciati più che soddisfatti. Da appassionati della serie e di questo spin-off ruolistico, non vediamo l’ora di scoprire di più, non solo sul fronte narrativo, che dai trailer sembra affrontare temi più maturi e drammatici, ma anche sul roster dei mostri, comprese le nuove varianti pensate appositamente per questo capitolo. Dal punto di vista grafico il salto tecnico è già evidente, con un mondo di gioco più dettagliato e ampio. Lo stile in cel-shading resta cartoonesco, ma vira verso un’impostazione più matura, soprattutto nel design dei personaggi. L’unico vero dubbio riguarda le prestazioni sulla versione Nintendo Switch 2. Trattandosi di una demo, probabilmente basata su una build non definitiva, i margini di miglioramento da parte di Capcom sono ampi, ma durante l’esplorazione delle aree più aperte e ricche di dettagli abbiamo notato qualche segno di affaticamento.
Monster Hunter Stories 3: Twisted Reflection arriverà il 13 marzo su Nintendo Switch 2, PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.
Resident Evil Requiem – il survival horror di Capcom si fa portatile!
Passiamo ora all’altro grande atteso della prossima stagione videoludica di Capcom, Resident Evil Requiem. Ben nascosta nell’area dedicata ai titoli 18+ di Nintendo Switch 2, la demo per l’ibrida di casa Nintendo ricalca la stessa versione già provata in occasione della Gamescom, con protagonista Grace, intrappolata all’interno di una lugubre clinica e inseguita da un’inquietante donna gigante che le dà la caccia nei corridoi della struttura.
Pur trattandosi della medesima versione dimostrativa, abbiamo avuto modo di provarla in modalità portatile e, nonostante i dubbi iniziali legati alle prestazioni, siamo rimasti sinceramente colpiti dalla qualità complessiva raggiunta. Grazie a un’importante opera di ottimizzazione, supportata da un uso intenso di DLSS e VRR, questa versione di Resident Evil Requiem riesce a ridurre sensibilmente il divario con le edizioni maggiori, configurandosi come un’alternativa assolutamente valida, soprattutto per chi desidera sfruttarne la portabilità.
Resta naturalmente da verificare il comportamento del gioco una volta provato in modalità docked, dove eventuali compromessi tecnici potrebbero risultare più evidenti su schermi di grandi dimensioni. Già da questa demo, però, il titolo mostra un frame rate molto fluido, con l’obiettivo di raggiungere e mantenere i 60 fps, a dimostrazione di quanto il RE Engine di Capcom sia un motore estremamente scalabile, capace di offrire prestazioni di alto livello anche su hardware meno potenti.
Osservando il gioco con attenzione emergono comunque alcuni piccoli downgrade. Un esempio è rappresentato dai capelli di Grace, che quando illuminati dalla fiamma dell’accendino mostrano un effetto di traslucenza meno convincente rispetto alle altre versioni. Si tratta tuttavia di dettagli marginali, facilmente trascurabili se l’esperienza riuscirà a mantenere intatte tensione e immersione, elementi centrali del survival horror targato Capcom. E già da ora possiamo affermare che le premesse sono decisamente incoraggianti.

Anche sul fronte del gameplay, l’utilizzo dei Joy-Con si è rivelato complessivamente piacevole, grazie a una presa migliorata e a dimensioni più generose rispetto ai modelli della prima generazione di Switch, aspetti che fanno la differenza soprattutto nelle sessioni di gioco più lunghe. Non vediamo l’ora di mettere le mani su Resident Evil Requiem, in particolare su questa versione per Nintendo Switch 2, per scoprire fin dove il team Capcom si sia spinto nella realizzazione di un nuovo capitolo che, con buone probabilità, punta a diventare un riferimento tecnico per la grafica avanzata sulla nuova console Nintendo.

