Octopath Traveler 0 – La Recensione

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Vendetta e rinascita vi aspettano nel mondo di Octopath Traveler!

Annunciato un po’ a sorpresa durante il Nintendo Direct di Luglio, Octopath Traveler 0 è il terzo capitolo della serie Square Enix nata su Nintendo Switch grazie al lavoro condiviso di Acquire e Team Asano, autori di Bravely Default e principali promotori dello stile HD-2D. Dopo due capitoli di grande successo e una parentesi mobile giunta al capolinea, Square Enix ha deciso di recuperare gran parte del lavoro svolto su Octopath Traveler: Champions of the Continent, rielaborandolo e riproponendolo in una forma più tradizionale, pensata per il pubblico console e PC. Disponibile dallo scorso 4 dicembre, Octopath Traveler 0 arriva ora al momento della verità, chiamato a dimostrare se sappia davvero andare oltre o meno le intenzioni di una semplice operazione commerciale quale sembra.

Ambientato nuovamente nel continente di Orsterra, Octopath Traveler 0 si pone narrativamente come prequel delle avventure del primo capitolo. E già le prime differenze con i precedenti giochi si notano fin dal prologo. Octopath Traveler 0 si apre con la creazione del proprio protagonista, che qui, diversamente dai due giochi che lo hanno preceduto e che proponevano personaggi preimpostati, ci permette di deciderne l’aspetto pixelloso e alcune caratteristiche che ne delineano lo stile di combattimento e gli sviluppi futuri della sua progressione. L’avventura prende il via nel villaggio di Wishvale, dove, insieme all’amica d’infanzia Stia, conduciamo un’esistenza apparentemente pacifica e spensierata. Animati dal desiderio di seguire le orme di nostro padre ed entrare a far parte della forza incaricata di proteggere il villaggio, vediamo però i nostri sogni infrangersi quando Wishvale viene rasa al suolo e i suoi abitanti sterminati per meri interessi politici e brama di potere. È questo l’evento scatenante che dà vita al nostro viaggio di vendetta e che ci porterà, passo dopo passo, a scoprire gli intrighi narrativi che si celano dietro Octopath Traveler 0.

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Per quanto questo incipit sia abbastanza consueto e sdoganato nei JRPG, Octopath Traveler 0, come da tradizione nella serie, riesce a rielaborare il tutto con una drammaticità ed una crudezza degna della miglior opera letteraria d’autore, introducendo subito nelle prime ore i tre principali antagonisti che si celano dietro la distruzione di Wishvale. I tre “Master”, i Signori della Fama, della Ricchezza e del Potere, figure accecate dai propri interessi e dalla brama di dominio, allegorie dei peccati capitali e di come il potere, quando fine a sé stesso, finisca per guidare la mano politica a discapito della pace e del bene comune.

Nel nostro viaggio avremo modo di incontrare molti alleati, che decideranno di unirsi alla causa per liberare Orsterra e renderla un posto migliore, il tutto nello stile di Octopath Traveler. Potremo arruolare oltre 30 personaggi, comprese alcune vecchie conoscenze del primo gioco, per creare così il party definitivo, che, come vedremo tra poco, si espande dai classici quattro membri della serie fino a un massimo di otto.
Qui inizia a farsi sentire il retaggio della serie, che si scontra con i rimasugli delle dinamiche gacha presenti nella versione mobile. Completata la breve missione dedicata ad uno dei personaggi arruolabili, questo entrerà a far parte del nostro gruppo come semplice pedina da usare in battaglia, dato che gran parte degli eventi principali vedranno come protagonista il nostro alter ego creato ad inizio gioco, l’unico a partecipare ai vari eventi dedicati alla storia, mostrando quella frammentazione e quello scollamento fra eventi e personaggi che Octopath Traveler si porta dietro fin dal primo capitolo. Nonostante questo, però, la rielaborazione delle dinamiche di assoldamento dei personaggi funziona bene rispetto alla versione mobile, dimostrando una certa attenzione e un certo lavoro nel riconfezionare il tutto.

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Octopath Traveler 0 è un JRPG incredibilmente ricco a livello contenutistico, tanto da portar via anche più di 100 ore nel caso ci si dedichi completamente a scoprire tutto quello che il gioco Square Enix ha da offrire.

Se da un lato abbiamo il racconto di vendetta che ci porterà ad affrontare i tre Master e il loro esercito di scagnozzi, dall’altra parte Octopath Traveler 0 ci parla di speranza e rinascita, dedicando parte del suo gameplay alla ricostruzione di Wishvale. Questa diventerà un’attività collaterale al racconto principale, dandoci un motivo in più per esplorare il mondo di gioco alla ricerca di materiali e di schemi per ripopolare il nostro “ex” villaggio e donargli nuova vita. Per quanto si tratti della vera novità di questo capitolo, l’aspetto gestionale del villaggio in alcuni momenti tende a passare in secondo piano rispetto al resto dell’avventura, mostrando un lato “grindoso” nelle sue meccaniche di ricostruzione e sviluppo, che obbligano il giocatore a prendersi del tempo da dedicare a questa modalità. D’altro canto, però, investire tempo e risorse nella rinascita di Wishvale ci garantisce diversi benefici, sia lato gameplay sia durante le interazioni con gli NPC, dandoci un vantaggio durante le Path Action. Riviste rispetto al passato ed utilizzabili solamente dal nostro protagonista, queste azioni ci permettono di interagire in maniera profonda con i vari personaggi che incontreremo durante il nostro viaggio, ottenendo informazioni extra, sconti o regali su vari oggetti ed equipaggiamenti, o addirittura di ingaggiare aiutanti temporanei da sfruttare in battaglia eseguendo azioni di supporto. Laddove nei precedenti capitoli le Path Action riflettevano un po’ le abilità del nostro party in base ai membri reclutati, qui si perde un po’ il senso di queste azioni di gruppo, le cui percentuali di riuscita saranno appunto influenzate dai nostri progressi fatti in Wishvale.

Come vi abbiamo accennato, il combat system rigorosamente a turni, adesso ospita fino a 8 personaggi, con un party che permette maggior personalizzazione e sperimentazione sul piano strategico. Divisi su due linee distinte, attacco e retrovie, la costruzione del party a 8 membri va a sopperire in qualche modo alla mancanza di classi segrete o ibride, come invece avveniva nei precedenti capitoli. Ognuno dei personaggi, però, durante il suo sviluppo, potrà apprendere skill e abilità uniche che permettono una flessione maggiore sul fronte della specializzazione, aprendo ogni personaggio e la rispettiva classe ad un set di azioni più ampio e mirato. L’unico personaggio che invece può cambiare classe è il nostro protagonista, che diventa così il jolly dell’intero cast, con una progressione di sblocco dei nuovi job legata alle abilità sbloccate di quello in uso.

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Nonostante manchino novità di rilievo e il gameplay sia giocoforza derivativo dalla versione mobile, a sua volta basata sul primo capitolo della serie, il cuore del sistema di combattimento di Octopath Traveler 0 brilla come non mai, diventando un ottimo punto di ingresso nella serie. Alla base abbiamo un ottimo combat system a turni che sfrutta le debolezze dei nemici per romperne le difese ed eliminarli in maniera molto più efficiente. La possibilità, poi, di accumulare “turni” per i vari personaggi e sfruttarli tutti insieme per massimizzare il danno aggiunge un ulteriore strato alla versatilità di questo sistema che, a tratti, specie nelle boss fight, si propone alla stregua di un puzzle game, nel quale sta a noi leggere quali siano gli incastri giusti per sconfiggere il boss e i suoi minion. Anche la curva di difficoltà è ben bilanciata. Una necessità legata alla libertà d’azione che ci viene concessa ad inizio gioco, dove, una volta completato il drammatico prologo, verremo messi di fronte ad una scelta importante, quella del primo Master da affrontare, che chiuderà momentaneamente le altre storyline, che potremo riaffrontare più avanti a livelli di difficoltà maggiori.

Come da tradizione per la serie, anche Octopath Traveler 0 sfoggia un comparto artistico di alto livello, grazie alla messa in scena offerta dallo stile grafico HD-2D. Nonostante l’ottima resa a schermo, salvo qualche screzio tecnico qua e là ancora da sistemare, si nota un certo passo indietro rispetto al secondo capitolo o a produzioni più recenti come la trilogia remake dei primi capitoli di Dragon Quest, che rappresentano al momento l’eccellenza assoluta di questo stile. Intendiamoci, Octopath Traveler 0 è un bel vedere in ogni momento, ma rispetto agli altri giochi della serie, o al citato Dragon Quest, qui le origini mobile riemergono prepotentemente, facendoci un po’ intuire la portata del progetto, con modelli più rudimentali, meno effetti e animazioni ridotte.

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Anche il doppiaggio risente un po’ degli stessi problemi, con un voice over non sempre presente e, almeno per quanto riguarda quello inglese, non troppo convincente, facendoci preferire quello originale giapponese, molto più sentito a livello di recitazione e più in linea con il tipo di prodotto.

In controtendenza ai precedenti capitoli e alle ultime produzioni Square Enix, Octopath Traveler 0 arriva senza un adattamento italiano. Una mancanza abbastanza pesante per una serie molto amata e apprezzata anche dalle “nostre parti”, rendendo abbastanza difficile la comprensione anche a chi un po’ l’inglese lo mastica, dovuto soprattutto ad una costruzione dei dialoghi complessa e non così intuitiva. Una scelta probabilmente dettata sia dal materiale originale di Champions of the Continent, sia dalla volontà di ridurre i costi di sviluppo e i tempi di pubblicazione, visti i pochi mesi che sono passati dall’annuncio all’uscita nei negozi. Sembra però che nelle intenzioni di Square Enix ci sia la volontà di rimediare a questa mancanza, con l’arrivo di nuovi adattamenti nelle varie lingue europee nei prossimi mesi, e speriamo che fra queste ci sia pure l’italiano.

Octopath Traveler 0 è un’operazione di “repack” di un gioco mobile per home console e PC che va ben oltre il semplice compitino per battere cassa. Si tratta invece di un lavoro complesso, al tempo stesso migliorativo e conservativo, capace di valorizzare l’esperienza originale e, una volta eliminate le meccaniche da gacha game, di regalarle una seconda giovinezza. All’interno del trio di capitoli, Octopath Traveler 0 è senza dubbio il più ricco e profondo, forte di un’enorme quantità di contenuti, di storie da scoprire e di personaggi da arruolare per portare a termine la nostra vendetta e restituire la pace al villaggio di Wishvale. I fan della serie ritroveranno tutti gli elementi che li hanno conquistati nel tempo, mentre chi si avvicina per la prima volta al mondo di Octopath troverà un punto di ingresso ideale, capace di affascinare subito grazie all’estetica HD-2D e a una visione narrativa matura.

Octopath Traveler 0 è disponibile su console e PC.

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Octopath Traveler 0 – La Recensione
Pro
Una delle storie più ricche e complesse del mondo di Octopath Traveler
Ottimo lavoro di "repack" di un gioco mobile su home console.
Il combat system si impreziosisce di nuove dinamiche, come il party a 8.
Contro
Manca l'adattamento in italiano al contrario degli altri capitoli della serie.
Ogni tanto si sente la frammentazione dei personaggi e la loro assenza nella storia principale.
8.3
Voto