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Durante l’ultimo E3 la conferenza organizzata da Ubisoft non è certamente stata delle migliori. La compagnia francese solitamente offre degli spettacoli di assoluto valore, alternando gameplay a trailer in maniera continua. Purtroppo l’edizione 2016 ha abbastanza deluso, e sul finire di conferenza, quando tutti si aspettavano la “bomba” finale, è stato presentato Steep. Tra lo stupore (e forse la delusione) generale, si è potuto comprendere come Steep sia un titolo dedicato agli sport invernali, con una forte componente social intrinseca.
Ormai prossimo all’uscita (il gioco verrà rilasciato il 2 Dicembre), abbiamo potuto mettere mano alla fase di Beta dedicata al titolo su PlayStation 4, e ne abbiamo tratto le conclusioni e considerazioni che vedrete riportate in questo breve articolo.
Gli amanti di questi tipi di prodotti rimarranno forse un po’ spiazzati durante i primi minuti di gioco su Steep. Difatti il titolo Ubisoft non vuole essere un successore dell’ottimo SSX, ma una simulazione molto più accurata di quello che è l’ambiente di montagna, e gli sport che su essa si praticano. Sarà quindi un approccio totalmente diverso, più simulativo e meno irreale.
Molto poco intuitivi i comandi, che nei primi minuti di gioco verranno assimilati tramite un breve e spoglio tutorial. Controllare il nostro avatar alpino non è cosa semplice, ma una volta preso mano il tutto diventa molto più divertente. Si ha la possibilità di cambiare sport ogni qualvolta si voglia, tramite una “ruota” che si apre con la pressione del tasto R1. Oltre a camminare semplicemente a piedi infatti, si potrà usare uno snowboard, i classici sci, la tuta alare e il paracadute (forse il più complesso da controllare). In Steep la libertà di scegliere è totale, e nell’ampia mappa a disposizione ogni luogo è raggiungibile tramite una delle quattro pratiche sportive, oppure utilizzando una sorta di trasporto rapido, se il nostro punto ambito è in alto e quindi irraggiungibile con l’attrezzatura in dotazione. Tramite un binocolo sarà possibile “scannerizzare” dei punti di destinazione, anche molto lontani, che possono essere quindi raggiunti tramite il trasporto rapido. Comunque sia, essere di fronte ad una lunga e tortuosa discesa è un’esperienza straordinaria, che ci consente di scegliere l’approccio da utilizzare per ogni nostro movimento.
Sarà forse strano da leggere, ma Steep è un titolo con una forte componente esplorativa. Difatti le varie sezioni di montagna possono essere esplorate in lungo e in largo, alla ricerca di zone segrete e discese sempre più mozzafiato. Quello che il titolo Ubisoft vuole trasmetterci è un senso di pace e tranquillità, che viene compreso soprattutto durante le discese a fondo valle, che sono volutamente meno veloci di quanto dovrebbero per permetterci di godere appieno del bello e curato panorama ai nostri occhi.
Ma come può un titolo del genere avere una longevità accettabile? Ovviamente quello che Ubisoft ha introdotto in Steep è il comparto social e multiplayer. Difatti è possibile attraversare le insidiose discese con amici in qualsiasi momento, ed essere così uniti durante l’esplorazione. Inoltre, con un sistema molto simile a quello di The Crew o di GTA Online, nei campi base sono disponibili le gare, che potranno essere giocate in singolo contro l’intelligenza artificiale oppure con amici o utenti reali sparsi per il mondo. Le gare che abbiamo potuto testare sono le più tradizionali, e possono spaziare dal raggiungere il traguardo nel minor tempo possibile con lo snowboard, al fare un tot numero di trick o acrobazie e altre molto simili. Non certamente una grande varietà, legata comunque al tipo di gioco che certamente non si può prestare a molte modalità e differenziazioni di gameplay. C’è da dire che Steep, così come gli sportivi invernali in generale, sono titolo estremamente di nicchia.
Chiudiamo l’articolo con il comparto tecnico del titolo di Ubisoft. L’impatto grafico è sicuramente notevole e ci immerge in maniera discreta nell’ambiente invernale e alpino. Lo stesso non si può certo dire del frame-rate, che riesce raramente a non andare sotto i 30 FPS, così come le ombre o alcune texture che appaiono improvvisamente sullo sfondo. Considerazione infine sulla telecamera. E’ presente la visuale in prima persona e in terza. Mentre la prima risulta essere praticamente impossibile da tenere durante una gara o una discesa, la terza persona è quella che probabilmente userete più spesso, e rende bene l’idea degli ostacoli ai lati senza compromettere la visione diretta del percorso.
Siamo sinceri, Steep durante questa beta ci ha dato qualche certezza ma purtroppo anche qualche dubbio. I titoli di questo genere solitamente scompaiono dal mondo videoludico dopo qualche settimana, causa di una longevità praticamente assente, dovuta comunque al tipo di gioco. Steep vuole essere un titolo dalla forte carica emotiva, ma puntare forte anche sul comparto social e sulla libertà di mutare sport. Per noi questo è un punto d’inizio, ma siamo curiosi di vedere le novità che Ubisoft introdurrà nella versione completa del titolo. Più che una lunga discesa, per Steep si avvicina una tortuosa salita. Riuscirà a scalare la montagna?