Quante volte abbiamo osservato il simbolo dei doni della morte del magico mondo della Rowling?
Tutti sappiamo cosa simboleggia, ma quanti di noi conoscono il “come” sia venuto in mente all’autrice?
Il 2017 rappresenta un anno importante per l’amata saga di Harry Potter, in quanto vengono festeggiati i 20 anni dalla pubblicazione del primo libro.
Proprio per questo anniversario, la BBC ha realizzato un nuovo documentario sull’autrice della serie, J.K. Rowling, la quale avrebbe rivelato ciò che l’ha ispirata durante la creazione dell’iconico simbolo dei Doni della Morte.
I doni della morte
Il simbolo (a sinistra) rappresenta i tre oggetti che compongono, appunto, i Doni della morte: il mantello dell’invisibilità (triangolo), la pietra della resurrezione (cerchio) e la bacchetta di sambuco (retta verticale).
Ma nel documentario la Rowling ha rivelato che il simbolo è stato ispirato non dalla magia, ma da un simbolo massonico presente in un film del 1975, “The Man Who would Be King“; inoltre questa ispirazione potrebbe essere avvenuta in modo inconscio!
La Rowling ha rivelato di essere stata colpita dalla somiglianza tra il suo simbolo e quello massonico e crede che la connessione sia molto importante.
“The Man Who would Be King, per coloro che non lo sapessero, è una storia con Sean Connery e Michael Cain“, spiega la Rowling. “Il simbolo massonico è molto importante in quel film. Solo venti anni dopo che ho guardato il simbolo dei Doni della Morte ho capito quanto sono simili. ”
“Il motivo per cui posso essere tanto sicura di questo è che ad un certo punto, mentre stavo disegnando l’immagine e guardando il film, mia madre è morta!”, dice Rowling nel documentario.
Inoltre l’autrice ha spiegato che la morte di sua madre è stata una parte importante nella creazione di Harry Potter.
“Se mia madre non fosse morta, penso che le storie sarebbero completamente diverse da quelle che sono ora”.