Come un gatto in tangenziale – Recensione DVD

Come un gatto in tangenziale

Per la regia di Riccardo Milani, un film del 2017, Come un gatto in tangenziale, ultima commedia dell’anno scorso e di Paola Cortellesi ed Antonio Albanese che ritornano insieme dopo la loro ultima pellicola, Mamma o papà?. Sappiamo tutti come l’Italia nel corso degli anni è diventata famosa per il suo genere cinematografico focalizzato sempre sull’humour e la comicità. Ma sembra che da quando la Cortellesi ha messo mano alle sceneggiature, in Italia si ride meglio e di più. Un gran successo infatti, ha avuto questa pellicola vincendo ben tre Nastri d’Argento 2018: Miglior Commedia, Miglior Attore comico e Miglior Attrice comica. Ma il tutto da cosa nasce?

La storia affronta in maniera (tragi)comica il tema della differenza tra centro e periferia, zona ricca e zona povera, “intellettuali” e benestanti contro “delinquenti”. Questo è il fulcro principale della pellicola che, sì, comicamente ne affronta la questione, ma contiene sempre una percentuale di tragicità e tristezza al nocciolo. Una coppia di ragazzini, Alessio (Simone De Bianchi) e Agnese (Alice Maselli), faranno incontrare una coppia socialmente agli opposti: Monica (Paola Cortellesi) e Giovanni (Antonio Albanese). Monica, donna sguaiata di periferia che vive in un quartiere malfamato, è la madre di Alessio; mentre Giovanni, che lavora presso una think tank, uomo di alta società, è il padre di Agnese. Entrambi i genitori, nel tentativo di far allontanare i figli l’uno dall’altro, perché ognuno sa che una coppia del genere è troppo sui generis, inspiegabilmente si avvicineranno a loro volta, sviluppando un loro rapporto.

Questo loro avvicinamento, denota anche un altro tema che si inserisce alla perfezione con quello della diversità: conoscere l’altro, solo la vera conoscenza dell’altra persona può significativamente compromettere il solito giudizio estetico di qualcuno. La conoscenza dunque abbatte le barriere, fa incontrare agiati con i meno agiati, senza distinzione sociale. Sicuramente un elemento forte di questa pellicola è la scenografia ricreata e la moltitudine di personaggi che si accerchiano attorno questi due attori primari: dalle due gemelle imparentate con Monica, che solo la tonalità della voce crea comicità, ai gruppi di stranieri della palazzina del quartiere malfamato che spesso alimentano scontri fra le varie etnie creando una location, un mondo caratteristico, goffo ed interessante.

Da un lato però vi un errore di caratterizzazione dei personaggi. Se ben descritti ed ambientati nel loro mondo infatti, hanno quel pizzico di stranezza che li rende buffi e quasi immaginari. Nella realtà infatti, sebbene bisogna marcare il tema della diversità, Giovanni non avrebbe portato Monica a vedere un film in lingua armena, solo perché lui è dell’alta società, avrebbe infatti cercato un qualcosa che si potesse porre nel mezzo delle due personalità. Così come Monica, sapendo di essere ad un’apericena di classe, non avrebbe dovuto riempirsi il piatto per poi mangiare educatamente di lato e senza dare magari nell’occhio. Avrebbe avuto un minimo di spirito di adattamento. Quindi vi è una sbagliata conoscenza o meglio, non approfondita, dei caratteri in questione, si tende quindi quasi all’esagerazione, alla caricatura dei personaggi per renderli semplicemente buffi e scaturire una risata in fondo vuota.

Veniamo ora alla descrizione del disco. Parliamo di una classica confezione DVD che, con 95 minuti circa, ci offre una pellicola HD 2.35:1 di tipo Widescreen 16:9, con una buona risoluzione e resa di colori. Per quanto riguarda l’audio Dolby Digital ha prodotto un italiano 5.1, mentre i sottotitoli sono soltanto in italiano per i non udenti. I contenuti speciali contengono il backstage del film, insieme a varie interviste agli attori ed al regista sullo sviluppo del progetto e sul lavoro sul set.

CONCLUSIONE

La pellicola sicuramente è da non perdere, è un’altra occasione italiana di dimostrare che esiste qualcosa di comico di diverso dai classici cinepanettoni e che sappiano riflettere su qualche tematica importante al giorno d’oggi. La Cortellesi d’altra parte ormai conosce bene questo genere di film e riesce sempre ad adattarsi alla perfezione. Basti pensare al ruolo in Scusate se esisto! che è un altro titolo dell’attrice che è un’altra pellicola italiana che ha saputo portare a galla un tema importante come l’importanza delle donne o la rivendicazione della propria dignità.

Come un gatto in tangenziale
Pros
Cons
7.7
Voto