Hulk Hogan, uno dei volti più iconici della storia del wrestling e autentico simbolo della cultura pop americana degli anni Ottanta e Novanta, è morto all’età di 71 anni nella sua casa in Florida. Avrebbe compiuto 72 anni tra qualche giorno, ovvero l’11 agosto. La notizia è stata diffusa dal sito TMZ, che ha riportato come causa del decesso un improvviso arresto cardiaco, avvenuto nella mattinata di giovedì. I soccorsi sono arrivati tempestivamente, ma per la star non c’è stato nulla da fare.
Solo poche settimane prima, la moglie Sky Daily aveva smentito categoricamente alcune voci su un presunto peggioramento delle sue condizioni di salute, assicurando che Hogan stava recuperando da un delicato intervento al collo subito a maggio e che il suo cuore era «forte». Le parole della consorte avevano rassicurato i fan, che oggi piangono la scomparsa di una delle figure più amate dell’intrattenimento sportivo.
Nato Terry Gene Bollea ad Augusta, in Georgia, l’11 agosto 1953, Hogan è stato il primo a trasformare il wrestling professionistico in un fenomeno di massa. Prima del suo avvento, questo sport-spettacolo era relegato a un pubblico di nicchia; grazie al suo carisma, alla sua presenza scenica e a uno stile inconfondibile Hogan riuscì a portarlo nelle case di milioni di famiglie in tutto il mondo, diventando un’icona della WWF (oggi WWE).
Introdotto nella WWE Hall of Fame nel 2005, Hogan ha lasciato un segno indelebile con i suoi storici incontri contro avversari leggendari come André the Giant, The Undertaker e King Kong Bundy. Lo scontro con André a WrestleMania III nel 1987, davanti a oltre 90.000 spettatori, è ancora oggi considerato uno degli eventi più epici della storia del wrestling.
Ma Hogan non è stato solo un lottatore. Negli anni ha lavorato anche come attore e personaggio televisivo, comparendo in numerosi film e serie TV, tra cui spicca il suo ruolo in Rocky III accanto a Sylvester Stallone. Negli anni 2000, fu protagonista del reality Hogan Knows Best, che mostrava la sua vita familiare fuori dal ring, contribuendo a mantenerne viva la popolarità anche tra le nuove generazioni.
Una curiosità? Era alto quasi due metri all’apice della carriera, ma la sua statura si è ridotta negli anni a causa dei numerosi interventi chirurgici subiti alla schiena e alla colonna vertebrale. I forti dolori fisici lo accompagnarono anche dopo il ritiro, richiedendo più di dieci operazioni, alcune delle quali molto invasive.
La sua vita privata, tuttavia, è stata segnata da diverse controversie. Il divorzio dalla prima moglie Linda Claridge fu al centro dell’attenzione mediatica per anni. A ciò si aggiunsero uno scandalo sessuale e la diffusione illegale di un video privato da parte del sito Gawker, che portò a un clamoroso processo. La causa, vinta da Hogan, portò alla chiusura del sito grazie al supporto finanziario del miliardario Peter Thiel, noto alleato politico di Donald Trump.