Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp – La Recensione

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Advance Wars torna su Switch con una nuova veste grafica!

Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è stato il classico annuncio a sorpresa di Nintendo durante uno dei suoi insospettabili Direct.

Questa raccolta di due dei più apprezzati giochi per Game Boy Advance salta direttamente la Virtual Console di Switch per proporsi con un inedito remake grafico ed attirare il nuovo pubblico.

Release Date
21 Aprile 2023
Genere
Strategia
Prodotta da
WayForward Technologies
Distribuita da
Nintendo
Piattaforme
Nintendo Switch
Our Score
8.8
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Non solo quindi la solita operazione nostalgia ben confezionata, ma una probabile mossa per reintrodurre in maniera indolore la serie che con i capitoli per Nintendo DS avevano visto la loro ultima uscita.

Nata su Famicom, la serie Wars di Nintendo è proseguita zampettando di console in console, proponendo negli anni vari strategici a turni che rispetto a Fire Emblem, godevano di setting urbani e moderni, lontani dalle atmosfere fantasy dell’altra creatura di Intelligent Systems.

Ma è solo con i capitoli Advance che la serie ha raggiunto l’apice del successo, arrivato sul mercato in un momento fiorente per il genere.

Previsti per lo scorso anno ma rimandati a causa del conflitto fra Russia ed Ucraina, Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è pronto a fare il suo debutto su Nintendo Switch.

Per questo doppio remake Nintendo si è affidata ai talentuosi WayForward Technologies (noti principalmente per la serie di Shantae), che riprendendo in mano il lavoro originale di Intelligent Systems ne ha riscritto in toto il comparto grafico, aggiornando gli sprite pixellosi dell’era GBA ad un più moderno 3D cartoonesco, che cerca di replicare tridimensionalmente le ambientazioni e le varie cut-scene degli scontri.

Coinvolgere in questa collection i primi due capitoli ha un senso puramente pratico, ovvero la forte somiglianza fra i due titoli, che a livello di gameplay differiscono in pochi elementi e che possono essere “assimilati” dai giocatori come un unico, grande, gioco diviso in due parti.

Advance Wars e il suo seguito vi vedranno impegnati in un fitto intreccio fantapolitico nel continente di Cosmolandia, dove i precari equilibri fra le varie nazioni viene messo in crisi dall’inizio di nuovi tafferugli tra la fazione di Blue Moon e quella di Orange Star. In qualità di nuovo Ufficiale Comandante dovremo scendere in campo per stoppare l’avanzata nemica, evitando così gravi ripercussioni nel fragile assetto sociopolitico di Cosmolandia.

Per quanto non si tratti di storie troppo complesse dal punto di vista narrativo, il pregio di Advance Wars è quello di proporre un racconto chiaro e diretto, ritagliandosi i suoi momenti, in particolar modo nel secondo capitolo.

La semplicità è una caratteristica della serie, e la ritroviamo soprattutto nel gameplay, che in questo remake viene riproposto senza alcun tipo di cambiamento.

Quello di Advance Wars è un gameplay essenziale, uno strategico a turni di facile apprendimento ma al tempo stesso impegnativo da padroneggiare nelle fasi più avanzate. Le varie unità, siano queste le fanterie o i mezzi corrazzati, dispongono di caratteristiche precise che influenzano parametri come il movimento sulla mappa o il raggio d’azione dei loro colpi.

Gli scontri possono avvenire per terra, per aria e per mare, ma a seconda del terreno su cui staremo combattendo questo influenzerà aspetti come la visibilità o la portata dell’attacco diventando un elemento variabile nell’esito dello scontro. Non c’è un vero e proprio “triangle system” alla Fire Emblem, ma ogni unità avrà tutta una serie di pro e contro a seconda di come le andremo ad impiegare.

Ogni battaglia si conclude quando riusciremo a conquistare il QG avversario o se elimineremo tutte unità nemiche. Qua in questo caso il secondo capitolo offre una maggiore varietà situazionale sull’andamento delle missioni, con diversi obiettivi da seguire per portarci a casa la vittoria, oltre ad una nuova serie di unità da schierare, come il Neotank.

Come ultima risorsa ogni Comandante Ufficiale potrà lanciare un attacco speciale chiamato Virtù, che a seconda di quello che staremo utilizzando, attiverà un potere che potrà ad esempio rifornire le varie unità, o rallentarne i movimenti sul campo o altro ancora capace di darci un vantaggio momentaneo e quel poco in più per avere la meglio.

Nonostante quindi la semplicità di base e delle regole di gioco è fondamentale studiare bene le nostre mosse per evitare di essere sopraffatti dagli avversari. La necessità di conquistare le caselle corrispondenti alle città o servirsi di mezzi appositi per i rifornimenti delle unità è un elemento strategico da tenere sempre a mente, per non ritrovarsi sforniti di munizioni proprio nel mezzo dello scontro. In caso di errori o valutazioni errate, è stata introdotta la possibilità di ripetere il turno, un vantaggio che arriva in aiuto a chi ancora deve padroneggiare bene le varie regole strategiche.

Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp sono due ottimi strategici che hanno retto bene la prova del tempo, e che ancora oggi risultano estremamente godibili e freschi. Queste caratteristiche fanno si che siano un buon starting point per chi vuole affacciarsi nel mondo degli strategici con qualcosa di non troppo complesso, ma al tempo stesso gli amanti del genere possono godere a pieno della profondità del gameplay e del livello di sfida sempre alto che si nasconde dietro una finta semplicità.

A seconda dei risultati ottenuti nella missione verremo poi ricompensati con delle monete, che potremo scambiare all’interno del negozio di Hachi per ottenere nuove mappe per la modalità Battaglia, artwork e tracce musicali.

Nel pacchetto di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp abbiamo anche diverse opzioni di gioco dedicate al multiplayer. Sfida abbraccia l’ambito locale, con la possibilità di sfidare fino a 4 amici (ed eventualmente rimpiazzare i mancanti con la CPU) sia sulla stessa console che con più Switch. Online invece potremo lanciare il guanto di sfida limitatamente ad uno dei nostri conoscenti della lista amici. La mancanza di un matchmaking dedicato si fa sentire nel momento in cui non si hanno amici da affrontare o in possesso di una copia del gioco, in quanto avrebbe reso più semplice sfruttare le funzionalità online, data anche la particolarità del gioco.

Chiude il carosello delle opzioni l’interessante editor delle mappe, la Sala Grafica, nella quale creare e condividere le proprie creazioni con i propri amici per poi testarle insieme, un vero banco di prova nel quale dare sfogo alla nostra creatività utilizzando i vari asset del gioco e dare vita al campo di battaglia definitivo.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico di questo Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp, abbiamo notevolmente apprezzato il lavoro di WayForward nel trasportare nella terza dimensione il mondo di Advance Wars lasciandone inalterato lo stile e lo spirito dell’opera originale. La nuova struttura 3D riesce a replicare lo stesso feeling dei capitoli GBA, aggiungendo qua e là qualche “quality of life” che rende l’approccio meno ingessato, come la possibilità di velocizzare le animazioni della battaglia o di zoomare sul campo di battaglia per avere una visione migliore delle nostre unità, utile soprattutto nel gioco in portatile.

Si perché come nell’originale, Re-Boot Camp è strutturato attraverso una serie di brevi missioni, che si adattano perfettamente ad uno stile “mordi e fuggi” tipico del gioco in mobilità. L’aggiunta di qualche effetto, come una lieve profondità di campo che dona adesso al gioco un asspetto da board game, le texture colorate e i modelli in versione “deformed” sono tanti piccoli aspetti che rifiniscono il nuovo look grafico di Advance Wars, in un remake che si mantiene anche solido anche nella resa, con il frame rate bloccato a 30 durante la fase strategica (un compromesso del tutto sostenibile data la staticità del gameplay) per poi salire fino a 60 durante i diversi filmati che aninamo le battaglie.

Per quanto il lavoro fatto sia buono, e continuiamo ad apprezzarlo, ci siamo interrogati più volte durante le varie missioni sul perché dover “modernizzare” il tutto, rinunciando all’ottima pixel art dei capitoli originali, e che magari si poteva ricorrere ad altre soluzioni meno stravolgenti, come ad esempio il crescente impiego dell’HD-2D, alternativa sicuramente impattante ma in grado di mantenere quel retro-look più si confà alla serie.
Se la colonna sonora ci accompagna per tutta l’avventura e durante gli scontri, mantenendo alta la tensione delle battaglie, qua troviamo un nuovo doppiaggio in italiano, con i protagonisti che pronunceranno parte dei loro dialoghi, sia durante le varie scentette d’intermezzo, sia in battaglia.

Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è la raccolta dei primi due capitoli dell’amata serie di Advance Wars, che torna in questo 2023. La scelta di riadattare per Switch questi giochi in un unico pacchetto è legata alla alle poche differenze che troviamo nei due giochi, che creano così un unico arco narrativo ed un incredibile esperienza strategica. WayForward è stata maestra nel trasportare in 3D i due giochi senza forzarne la natura, mantenendo intatto al tempo stesso il gameplay, che nonostante il peso degli anni (il primo capitolo risale al 2001) è ancora fresco ed estremamente godibile. Resta da capire adesso quale futuro ci aspetta nel mondo di Advance Wars, e se nei prossimi direct, magari quello imminente di Giugno, se Nintendo deciderà di completare l’opera con un 3+4: Re-Boot Camp o se pensare in grande con un nuovo episodio pensato appositamente per Switch.

Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è disponibile su Nintendo Switch.

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Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp – La Recensione
Pro
Buon remake sul fronte grafico...
Gameplay ancora fresco e divertente nonostante gli anni passati
2 giochi e tanti contenuti extra tra cui l'editor di mappe
Contro
...ma la pixel art dell'era GBA ci manca
Manca un'opzione per il matchmaking
8.8
Voto