Avevamo un sogno; il sogno di avere un degno erede di ciò che era stato Dante’s Inferno nell’ormai lontano 2010, non parliamo in termini di Gameplay, ma sarebbe stato molto gradito “poter fare di più in questo Agony“.
Agony si apre al videogiocatore con scene meravigliose. Ci troviamo alle porte dell’inferno, un’ambiente circondato da sangue, ossa e pareti di carne. Gli sviluppatori si sono dedicati nell’applicazione di texture incredibili in ogni angolo ( E probabilmente si sono dedicati solo a questo).
Essendo ambientato all’inferno non si sono risparmiati nemmeno scene di violenza o sesso. Ogni angolo del mondo di gioco nasconde qualche scena macabra o qualche essere nudo, il gioco si spinge oltre rispetto ad ogni altro titolo (anche se molte scene sono state comunque censurate).
Ma perchè quindi questo gioco ha deluso così tanto la crititca e noi?
Semplice.
Come anticipato le premesse e la voglia di scoprire il titolo erano altissime. Una volta avviato inizierete a provare “Paura” per la prima ora di gioco, poi la magia svanisce. Capiti i meccanismi banalissimi dei nemici scoprirete che se pur il nemico è a pochi passi di distanza basterà trattenere il respiro per diventare praticamente invisibili.
Qualora non riusciste a scappare e verrete presi dal nemico, il vostro spirito abbandonerà il vostro corpo e dovrete andare alla ricerca di un corpo umano da impossessare (Concetto a nostro avviso molto interessante). Con l’avanzare del gioco sbloccheremo alcuni “poteri” che ci permetteranno anche di impossessare i Demoni che ci danno la caccia rendendo il titolo ancor più semplice, forse troppo, in alcuni momenti.
La vera difficoltà del gioco ( e in questo caso è da considerarsi un vero e proprio errore) è il fatto che questi sia totalmente buio. Il titolo è facilmente completabili in 4\5 ore di gioco se non fosse appunto che per il più del tempo ci ritroveremo a camminare immersi totalmente nel buio senza sapere in quale direzione stiamo andando. Non sarà sufficente nemmeno avere una torcia accesa, semplicemente gli sviluppatori non vogliono farci vedere assolutamente nulla (Peccato, perchè la parte più bella del titolo è il colpo d’occhio).
Interessante è invece il sistema di Checkpoint che vi permetterà grazie a degli specchi di poter salvare la vostra partita. Questo sarà utile solo se moriremo più di 3 volte nella “modalità” dell’impossessamento descritta sopra.
Tecnicamente parlando, come anticipavamo, le ambientazioni sono meravigliose (quando si vedono) pessimo tutto il resto. In aiuto al giocatore c’è una luce che ci indica la strada che di una qualità pessima. I modelli utilizzati per gli NPC (esclusi i nemici) sono modellati in modo pessimo. Il font utilizzato per le scritte dei menù sembra uscito dal peggiore WordArt degli anni ’90 (Per chi lo ricorda). Nonostante il titolo sia stato utilizzato su una PS4 Pro ha una continua scattosità nelle stanza più illuminate.
Concludendo
Cosa salviamo di Agony? Poco o nulla.
E ci dispiace. L’idea generale è davvero interessante. Ambientare un gioco in scenari così unici e particolare poteva dare quel qualcosa in più ai fan del genere. MadMind Studio ha avut0 fretta di pubblicare un titolo acerbo che necessitava ancor più tempo prima del rilascio ufficiale. Il titolo è disponibile su Amazon ad un prezzo di 40 €, il nostro consiglio (qualora voleste giocarlo) è quello di attendere in primis la sicura diminuzione dello stesso a causa della critica ed attendere poi il rilascio delle prime Patch capaci di correggere i bug presenti per poi godersi molto meglio l’esperienza di gioco.
Qui di seguito il trailer di lancio:
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