Another Code: Recollection – La Recensione

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Another Code rivive su Nintendo Switch!

La serie Touch! Generations racchiudeva tutta l’essenza della filosofia dell’era DS di Nintendo, e successivamente del periodo Wii. Titoli come Brain Training, Nintendogs ed Electroplankton portavano al grande pubblico un nuovo modo di giocare e di concepire il videogioco, grazie (ma non solo) all’esperienza tattile fornita dalla console Nintendo dal doppio schermo.

Uno dei titoli che approdò proprio in quella fase storica fu Another Code: Two Memories, un’interessante visual novel, che qualche anno dopo riuscì a trovare un seguito su Wii, Another Code: R – Viaggio al confine della memoria.

A distanza di anni e di generazioni passate, in attesa che venga annunciato il successore di Switch, per questo 2024 di transizione Nintendo ha ripubblicato i due titoli in un remake che li reimmagina come una sola grande avventura suddivisa in due archi narrativi.

Questa volta senza pennino, preparatevi a scoprire i misteri che attendono la giovane Ashley in Another Code: Recollection.

Pronta a festeggiare il suo quattordicesimo compleanno, Ashley riceve una lettera dal padre creduto morto, che la invita su una remota isola per incontrarla. Facendosi accompagnare dalla zia che l’ha crescita fin da piccola, Ashley si dirige verso l’isola di Blood Edwards, pronta a riunirsi con il padre scomparso anni prima. Giunte là però sua zia scompare, ed Ashley presa dal panico si prodiga a cercarla senza troppi risultati. Ed è proprio seguendo le tracce della zia che Ashley si imbatte in “D”, il fantasma di un ragazzo morto proprio su quell’isola in circostanze misteriose e di cui non ricorda i dettagli della sua dipartita. Decidendo di collaborare i due proseguono nella loro missione di ritrovare il padre e la zia di Ashley, e perché no, aiutare D a riscoprire i dettagli del suo passato.

Così inizia Another Code: Two Memories, una visual novel dalla struttura abbastanza semplice e classica che in questa edizione 2024 dice addio a tutte le feature della versione DS, per standardizzarsi alle potenzialità di Nintendo Switch, con un remake totale che ne rivede non solo la grafica, ma anche le meccaniche relative alla risoluzione degli enigmi.

Ed è forse questo secondo aspetto che va ad incidere maggiormente sulla resa finale del gioco. Quello che caratterizzava maggiormente l’edizione originale di Another Code: Two Memories era proprio l’utilizzo della console e delle sue funzionalità applicate al gameplay stesso. Alcuni enigmi richiedevano l’uso del touch, cosa di per sé abbastanza scontata, altri brillavano maggiormente di arguzia facendo scervellare il giocatore e attuando soluzioni insolite come l’impiego del microfono o, uno dei più geniali, nel chiudere (a conchiglia) e riaprire il DS a mo’ di timbro, così da risolvere l’enigma. In questo remake si perde un po’ quello stimolo inventivo che caratterizza(va) le opere della defunta Cing (tra le altre, autori anche della serie Hotel Dusk).

L’assenza di determinate feature ha spinto Arc System, che si sono occupati del remake, a rivedere in toto tutti i puzzle presenti e rielaborarli in maniera più classica. Oltretutto, essendo un titolo abbastanza “entry level”, la difficoltà generale è settata su livelli mediamente bassi, e difficilmente rimarrete bloccati su qualche mistero. In caso contrario, è possibile attivare una guida che, tramite un indicatore, vi evidenzierà a video dove andare o gli oggetti con i quali interagire.

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Insieme alla lettera Ashley riceve un particolare dispositivo elettronico, il DAS, che nella versione originale aveva le sembianze di un Nintendo DS. In Recollection il DAS è stato ridisegnato per assomigliare ad un ben più moderno Nintendo Switch, e nel gioco avrà lo scopo di aiutarci raccogliendo informazioni sui eventi e personaggi, fornirci una mappa dettagliata del gioco ed essere utilizzato per fotografare tutto quello che coglierà il nostro interesse, magari un indizio per risolvere un determinato enigma. La fotocamera del DAS ci servirà anche per inquadrare uno dei tanti Origami QR Code sparsi nel gioco, e che una volta analizzati ci apriranno la strada a brevi frammenti di racconto, che amplieranno la storia con ulteriori dettagli.

Another Code: Two Memories si completa abbastanza velocemente, e in base a quanto ci metterete a risolvere il tutto arriverete ai titoli di coda nel giro di 6/7 ore. Una volta portata a termine l’avventura ci sarà una breve scena post credit che vi introdurrà al secondo capitolo ambientato circa due anni dopo gli eventi sull’isola di Blood Edwards.

Iniziando nuovamente con una lettera del padre, quest’ultimo la inviterà a trascorrere gli ultimi giorni delle sue vacanze estive a Lake Juliet, per passare un po’ di tempo insieme. Felice della cosa, Ashley partirà per raggiungere il padre, ma arrivata a destinazione un misterioso ragazzo le ruberà lo zaino lasciandola spizzata e disorientata. Ma una volta arrivata nei pressi del lago inizierà ad avere dei flashback del passato, che accenderanno una luce sui ricordi della madre morta. Cosa nasconde Lake Juliet, e qual è la connessione con la defunta madre?

Così come per Another Code: Two Memories, anche Another Code: R – Viaggio al confine della memoria ha subito un remake totale, nonostante questo capitolo per Wii facesse il salto verso la terza di menzione e proponesse un comparto grafico più complesso rispetto a quanto visto su DS. E anche in questo caso gran parte degli enigmi è stata rivista, abbandonando le geasture di wiimote, in favore dei controlli più classici.

In termini di resa grafica Another Code: Recollection reinterpreta ottimamente lo stile delle due avventure, unificandole e modernizzandone il design dei protagonisti e creando una certa continuità fra i due giochi. Lo stacco maggiore lo si ha con Two Memories, che ai tempi faceva uso di un mix fra disegni 2D, ambientazioni prerenderizzate e grafica tridimensionale abbastanza abbozzata per le capacità di calcolo di Nintendo DS ma abbastanza funzionale per l’epoca. Il tutto diviso fra i due schermi della console, che sfruttava una vista dall’alto per muovere Ashley nelle ambientazioni del gioco. Another Code R, pur buttandoci in un contesto a tre dimensioni, manteneva un’impostazione da avventura punta e clicca, che veicolava tramite i movimenti del wiimote gli spostamenti e le interazioni della ragazza.

Another Code: Recollection riadatta il tutto come se fossimo in un adventure, con la telecamera posta alle spalle di Ashley, che potrà investigare sui punti di interesse semplicemente avvicinandosi ad essi. Per quando funzioni e visivamente sia efficace, la telecamera virtuale è piazzata troppo a ridosso del modello di Ashley, cosa che comporta una riduzione del campo visivo e una certa rigidità nel poter esplorare l’ambiente circostante, con il rischio a volte di perdersi qualche dettaglio importante. Ci sono poi delle texture fuori posto un po’ sfocate, e ogni tanto sembra che il gioco fatichi a livello di frame rate, ma sono aspetti che pur infastidendo, riescono a passare in secondo piano data la natura dei due giochi.

Questa nuova versione dei giochi è accompagnata anche da un nuovo doppiaggio integrale, disponibile sia in inglese che giapponese, e in entrambi i casi a supporto troviamo dei sottotitoli in lingua italiana. Anche le musiche hanno subito dei rimaneggiamenti, con diversi arrangiamenti per quelli esistenti e la presenza di nuovi temi che vi accompagneranno lungo queste due emozionanti avventure.

Arrivato un po’ a sorpresa Another Code: Recollection permette di riscoprire due fantastiche visual novel del passato, rimodernizzate per l’occasione per adattarsi alle capacità di Nintendo Switch.
Se le due storie funzionano bene anche oggi a livello di racconto e di intreccio narrativo, si sente invece una flessione sulla parte investigativa, a causa del dovuto ritocco alle funzionalità esclusive di Nintendo DS, che fan perdere quella brillantezza di cui godeva il titolo originale. In generale però si tratta di una buona collection di due giochi che meritano di essere recuperati con la speranza che si apra uno spiraglio per un futuro gioco o altri remake dal passato (ad esempio Hotel Dusk e sequel), anche se forse data l’assenza di contenuti extra o aggiunte di contenuti, il prezzo con il quale vengono proposte appare un po’ fuori target rispetto ad altre operazioni analoghe. 

 

Another Code: Recollection è disponibile su Nintendo Switch.

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Another Code: Recollection – La Recensione
Pro
Buon remake tecnico
La serie di Another Code disponibile in un'unica collection
Contro
Gli enigmi non funzionano bene come in passato
Telecamera troppo rigida ed inquadrata dietro il personaggio
Prezzo proposto un po' fuori target per il tipo di operazione
7
Voto