La Tunué prosegue l’ampliamento delle proposte editoriali con il lancio di una nuova collana “Ariel“, ideata dal direttore editoriale Massimiliano Clemente, che ne affida lo sviluppo tematico e il coordinamento artistico a Simona Binni, famosa autrice Tunué.
Ariel vuole essere un luogo di incontro nel quale le autrici e gli autori possano raccontare i temi cari alle donne, nel tentativo di creare uno spazio dove mettere in comune un sentire declinato al femminile. Data la grande espansione che il mercato del graphic novel sta avendo in questi anni riteniamo possa essere di grande interesse una connotazione tematica come quella proposta dalla nuova collana. Il mondo del fumetto e del graphic novel italiano è attualmente tra i più innovativi e in trasformazione, con una crescita nel mercato editoriale nell’ultimo anno del 30%.
Proponiamo quindi un progetto che apra prospettive di dialogo sul pensiero della differenza tra maschile e femminile e che metta in discussione una cieca adesione a un mondo fatto di stereotipi e, troppo spesso, dogmatici costrutti.
Perché il nome Ariel
Come la collana ammiraglia della casa editrice, Prospero’s Books, con più di ottanta titoli in catalogo, anche il nome Ariel rimanda alla commedia shakespeariana, La tempesta, dove Ariel rappresenta lo spirito dell’aria, privo di caratterizzazione sessuale. È proprio questa ambiguità a favorire l’immaginazione di un luogo metaforico di incontro tra il maschile e il femminile.
Gli autori
Tra gli autori che daranno vita a questa nuova collana ci saranno Assia Petricelli e Sergio Riccardi, la coppia di autori che nel 2014 ha dato vita a Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative, pubblicato da Sinnos; la giornalista Luciana Cimino e la disegnatrice Amalia Caratozzolo, che racconterà la vita di Nellie Bly, la prima giornalista investigativa e creatrice del genere di giornalismo sotto copertura; la scrittrice Cristiana Alicata e il disegnatore Filippo Paris.
Ecco le parole di Massimiliano Clemente in merito alla Binni:
“Lavoro con Simona Binni dal 2014 e l’ho seguita nella realizzazione dei suoi libri per Tunué. Simona ha una forte personalità artistica, supportata da una visione autoriale non comune. Le ho affidato la progettazione di questa nuova collana, favorendone il passaggio dall’altro lato della produzione a fumetti nel ruolo di editor, certo che la sua attitudine e la sua “poetica” saranno una ricchezza anche per gli autori coinvolti e traspariranno nei primi volumi che pubblicheremo.”
Qui sotto invece le parole di Simona Binni riguardo questa nuova collana:
“Il dato biologico lo attesta, l’organizzazione sociale, giusta o sbagliata che sia, condivisibile o meno, lo conferma: le differenze tra uomo e donna sono un elemento innegabile a partire dal quale si stabilisce e diversifica la loro visione delle cose e del mondo. A questo proposito sarebbe bello e importante creare una collana che potesse essere un luogo in cui le donne abbiano la possibilità di raccontare e raccontarsi. L’ambizione e la speranza è che vi possa essere dell’altro, ovvero una volontà di andare oltre e non usare questa dualità per innalzare muri.
Ecco perché questa scelta editoriale vuole rappresentare nel campo del graphic novel una novità. La caratterizzazione fortemente autoriale delle storie non porrà limiti all’autrice/autore nella scelta delle tematiche, purché ricalchino il suddetto principio, cercando di sfuggire ai dogmi ciechi. D’altronde, come suggerisce l’antropologa francese Francoise Heritier, se questa adesione già non fosse più “cieca”, saremmo molto avanti, perché la coscienza, se non la ragione, è una potente molla per muovere le cose.”
Simona Binni, nata a Roma, nel 1975, si laurea in Psicologia dell’Età Evolutiva. Frequenta la Scuola Romana di fumetto. Dal 2014 pubblica per Tunué Amina e il vulcano (con il quale ha vinto nel 2015 il premo Romics miglior opera prima); Dammi la mano (2015); Silverwood Lake (2016);La memoria delle tartarughe marine (2017); Stagioni. Quattro storie e mezzo per Emergency (2017).