Assassin’s Creed Mirage, La Recensione

La Confraternita degli Assassini ritorna con un nuovo capitolo della celebre saga targata Ubisoft

Assassin's Creed Mirage

Il nuovo titolo di Assassin’s Creed riparte dalle sue fondamenta più solide, ma basterà la sola nostalgia a rilanciare la saga di Ubisoft?

Dal lontano 2007 ad oggi, la saga di Assassin’s Creed si può certamente definire come una delle più longeve in ambito videoludico, vista che è riuscita a proporre ben 12 titoli principali e sei spin-off fino all’arrivo di Assassin’s Creed Mirage. Annunciato come un ritorno alle origini non solo per il tipo di ambientazione, ma anche per le sue meccaniche, il nuovo titolo di Ubisoft mi destò subito parecchio interesse, soprattutto da super fan della saga quale sono e che ha giocato a tutti i suoi precedenti capitoli. Grazie ad codice gentilmente offerto da Ubisoft ho avuto modo di provare il gioco su PlayStation 5, perlustrando da cima a fondo Baghdad e le sue meraviglie, quindi eccovi le mie impressioni in questa recensione di Assassin’s Creed Mirage.

Iniziando la partita ci troveremo subito catapultati poco fuori Baghdad, ad Anbar precisamente, un paesino dove facciamo la conoscenza di un giovane Basim Ibn Ishaq (già conosciuto su Assassin’s Creed Valhalla) risvegliatosi da un incubo riccorrente in cui un djinn lo continua a tormentare. Ad Anbar, Basim fa parte di una gilda di piccoli ladri, dove insieme alla sua amica Nehal si mantengono grazie a piccoli furti per le strade irachene. Quando Basim fa la conoscenza di Roshan, leader degli Occulti, desideroso di farsi notare per entrare nella confraternita, accetta un incarico che si rivelerà purtroppo fuori dalla sua portata, scatenando di conseguenza una terribile tragedia. Basim dilaniato dai sensi di colpa e ormai rassegnato, viene salvato in extremis da Roshan, che decide di portarlo con se e addestrarlo.

Anni dopo, grazie a duri allenamenti (che faranno da tutorial per le mosse basilari) Basim entra a far parte dell’Ordine e viene mandato a Baghdad per indagare sull’Ordine degli Antichi, un gruppo di persone mascherate estremamente influenti nel Califfato, che mantengono e accrescono il loro potere con la violenza. Da qui avrà inizio il nostro viaggio in Assassin’s Creed Mirage, dove ripercorreremo le gesta di Basim nell’affrontare i suoi demoni e l’Ordine degli Antichi, fino a portarlo a diventare il maestro assassino che conosciamo. Il gameplay, sviluppato dalla software house francese con questo capitolo vede un cambio di rotta da quello visto con il precedente Valhalla, dove pad alla mano si può notare immediamente uno stile più simile ai primi capitoli della saga.

Genere
Action/Adventure
Modalità
Singleplayer
Sviluppato da
Ubisoft Montreal, Ubisoft Bordeaux
Editore
Ubisoft
Piattaforme
PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S, iOS, Microsoft Windows, Amazon Luna
Versione testata su
PlayStation 5
Il nostro Punteggio
7.7
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Difatti Ubisoft in questo caso ha eliminato le meccaniche RPG e ha enfatizzato molto di più lo stealth e il parkour, dove la città di Baghdad regala tantissime opzioni spettacolari per le nostre scorribande sui tetti di case, palazzi e torri. Tra le novità inserite nel parkour, a parte qualche animazione di salti, atterraggi e interazioni con oggetti, Ubisoft ha inserito anche la possibilità di tirare giù le impalcature per rallentare i nemici e quella di saltare con il nostro peso su diverse aste posizionate sui tetti, che permetteranno così a Basim di raggiungere distanze aeree ben più ampie. Arrampicarsi su determinati punti situati nella città, come tutti i precedenti capitoli permetterà a Basim di sincronizzare l’area e sbloccare parti della mappa, scoprire interazioni disponibili nelle vicinanze, sbloccare il viaggio rapido in quel determinato punto e ovviamente l’iconico “Salto della fede”.

Il nostro assassino però non sarà solo in grado di muoversi via terra e aria grazie al parkour, ma potrà sfruttare anche i diversi canali del fiume Tigri che attraversano la città, sia utilizzando le barche, sia a nuoto, dove Basim sarà in grado anche di immergersi nei vari fondali. Il sistema di combattimento invece è pressochè sempre il solito, anche se l’I.A. nemica (che rimane pur sempre limitata), finalmente non aspetterà il proprio turno per attaccare, ma lo farà in gruppo. Basim in questo caso potrà sfruttare due armi, una spada e un pugnale con cui sarà in grado di effettuare poche combo, una schivata e un parry, che consentirà con il giusto tempismo di infliggere una morte istantanea in un solo colpo. Da buon assassino, Basim potrà sfruttare anche molteplici oggetti come coltelli da lancio, dardi soporiferi e velenosi, bombe fumogene, trappole esplosive e petardi.

Questi strumenti, saranno tutti potenziabili e ottimi soprattutto per eliminare i nemici silenziosamente e per darci qualche vantaggio come distrarre i nemici per attaccarli da dietro o per creare diversivi dandoci il modo di fuggire e nasconderci. Compiere crimini come attaccare guardie, rubare tesori e borseggiare cittadini, se svolti alla luce del sole o sbagliando il giusto tempismo, farà riempire la barra dell’allerta, che di conseguenza allarmerà cittadini e farà scattare le guardie nella nostra ricerca. Anche in questo caso un gradito ritorno sono stati i manifesti di ricerca da strappare sui muri della città per diminuire il grado di criminalità e allerta, come anche l’opzione di ingaggiare mercenari o pagare cantastorie e menestrelli che ci faranno tornare facilmente nell’anonimato.

Assassin's Creed Mirage
Versione testata su PlayStation 5

Non mancheranno anche vari mercanti in cui potenziare i pochi costumi e armi presenti in game, dove sarà possibile cambiargli anche l’aspetto, rifornirsi degli strumenti da lancio e comprare tessuti di varie colorazioni. Basim potrà fare affidamento anche alla sua aquila, Enkidu, che grazie al sistema “Occhio dell’Aquila” permetterà al giovane assassino di contrassegnare i soldati, punti d’interesse e percorsi. Sfruttando le qualità di Enkidu, potremo così studiare strategie e piani da applicare prima di assediare luoghi colmi di guardie e pericoli. Utilizzare la nostra aquila però non sarò sempre un gioco da ragazzi, visto che i nemici possono annoverare tra le proprie fila dei Tiratori, che dai tetti non permetteranno ad Enkidu di svolgere il proprio compito. Per sfruttare questo vantaggio, bisognerà quindi eliminare prima questi nemici, dando il modo a Enkidu di svolazzare nei cieli senza ulteriori impedimenti.

Tramite il menù di gioco, tutte queste peculiarità potranno essere potenziate con tre alberi delle abilità suddivisi in: Fantasma, Ingannatore e Predatore, in cui nel primo caso troveremo le abilità inerenti allo stealth, nel secondo quelle incentrate sul potenziamento degli strumenti o il borseggio e nell’ultima quelle riguardante Enkidu. Per sbloccare le varie abilità serviranno dei punti Talento, che saranno ottenibili portando a termine le varie missioni principali (suddivise in indagini) e quelle secondarie (contratti). Sempre tramite lo sblocco di queste abilità e proseguendo nella storia, Basim potrà far crescere così la sua esperienza di Assassino, che da Recluta potrà arrivare fino al rango di Maestro.

Un salto riuscito a metà

Parlando del comparto tecnico del gioco, ho trovato il lavoro svolto da Ubisoft Bordeaux altalenante, dove certamente si sente come questo progetto fosse nato principalmente come DLC di Valhalla e poi ripreso solamente in seguito come gioco singolo. Se per la città di Baghdad, che ho trovato riprodotta meravigliosamente nelle sue sfaccettature storiche e che si presta benissimo nell’ottimo parkour proposto dalla software house transalpina, non posso dirmi altrettanto soddisfatto dai modelli dei personaggi, che appaiono fin troppo datati sia in molteplici cutscene, che in game, per un gioco che è uscito nel 2023. La città è dunque la vera protagonista del gioco, che sia di giorno che di notte, grazie all’ottimo sistema di illuminazione del motore grafico di Ubisoft, l’AnvilNext, offre scorci veramente incredibili e tra i migliori della saga.

Restando sempre sulla grafica, dal menù potremo selezionare due diverse modalità, quella incentrata sulla Qualità, che permetterà di sfruttare il 4K e 30 fps al secondo, e quella Prestazioni che invece imposta 1440p e 60 fps. Tra le opzioni grafiche è anche presente un filtro denominato “Classico”, che una volta attivato, permetterà di impostare una palette di colori tendente al celeste che va a riprendere visivamente le vibes del primo gioco con protagonista Altair. A livello sonoro devo dire che la soundtrack di Assassin’s Creed Mirage, curata dall’americano Eskmo (13 Reason Why, Echoes) alle prese per la prima volta con un videogames, si presta e si amalgama ottimamente nell’ambientazione esotica e arida di questo capitolo, che vede anche la partecipazione della band One Republic in un bellissimo featuring con Mishaal Tamer con la hit “Mirage”, che ha fatto da portabandiera al gioco durante la promozione ed il suo lancio.

Assassin's Creed Mirage

Il doppiaggio invece, completamente disponibile in lingua italiana, l’ho trovato leggermente sottotono e non sempre azzeccatissimo, ma nulla di preoccupante. Sottotono anche il livello di contenuti proposti, che con una trama principale che si può portare a termine in una quindicina d’ore, offre poche missioni secondarie ispirate (di cui il modus operandi è quasi sempre lo stesso), un paio di collezzionabili e una buona modalità foto. Capitolo a parte invece per l’ottima componente Discovery che permetterà al giocatore di interagire con dei frammenti sparsi nella città di Baghdad durante l’esplorazione e che andranno a sbloccare informazioni storiche su ben 66 siti della città irachena, suddivisi nella Città Rotonda e nelle regioni di Harbiyah, Abbasiyah e Karkh. Una volta sbloccate, saranno tutte consultabili in qualsiasi momento tramite il menù opzioni nella voce Codice.

Per questa componente storica/educativa, Ubisoft ha sempre svolto un lavoro eccelso e anche questa volta difatti ha dimostrato una cura minuziosa nei minimi particolari, che sono certo farà felice tanti fan. Come detto precedentemente l’I.A. invece soffre ancora troppo di un lavoro mediocre, troppo facile da affrontare e poco appaggante nonostante le tre difficoltà proposte. Eppure, alla fine basterebbe veramente qualche piccola modifica sul bilanciamento e rivitalizzare anche un combat system più simile ai primi titoli, che offrivano una varietà d’armi e combo ben più ampia. Infine invece un piccolo plauso va al lavoro svolto su bug e glitch, che a parte pochissimi individuati all’inizio dell’avventura, di cui uno divertentissimo con una bambina/gigante che sembrava essere uscita da Attack on Titan, durante la mia prova su PlayStation 5 il gioco non ne ha mai sofferto particolarmente, il che per un titolo di Assassin’s Creed è veramente ottimo.

Un ritorno al passato, ma troppo svogliato

Nonostante mi abbia divertito in alcuni frangenti, in generale ho trovato nel complesso Assassin’s Creed Mirage un titolo piuttosto pigro, che è voluto tornare si, sui propri passi cercando di riproporre quella forte componente stealth e di parkour che si era un po’ persa con gli ultimi capitoli della saga, ma che a parte ciò e qualche piccola implementazione, soffre ancora troppo dei soliti problemi legati a questa saga in termini di ripetitività e un combat system ahimè poco appagante. Anche a livello narrativo la storia di Basim naviga su alti e bassi e soprattutto la sua breve durata non aiuta a mio avviso ad empatizzare particolarmente con il protagonista, non arrivando a lasciare il segno come molti dei suoi predecessori.

A mio avviso tornare sui propri passi non vuol dire per forza dimenticare le ottime cose fatte con gli ultimi capitoli e Ubisoft secondo me dovrebbe cercare di bilanciare al meglio proprio le peculiarità del vecchio e del nuovo corso, cercando di riportare in auge una saga che rischia di rimanere a questo punto troppo stantia. Con un ottimo prezzo di vendita al suo lancio, se siete fan della saga consiglio comunque di recuperare il gioco, visto che riesce ad offrire delle vibes che ai vecchi fan faranno sicuramente piacere. Oltre a ciò anche l’esplorazione di Baghdad risulta appagante e piacevole, e se siete amanti della storia e dell’architettura, certamente non rimarrete delusi su questo aspetto.

Inoltre come svelato da Ubisoft, a dicembre verranno aggiunti gratuitamente il New Game+ e la modalità Permadeath che punirà ogni singolo errore con la morte, offrendo così una maggiore rigiocabilità. Quindi, anche se non siete particolarmente fan, ma solo incuriositi dal titolo, questo potrebbe essere un buon gioco da recuperare o regalare durante le vacanze natalizie tramite qualche offerta se vi piacciono i giochi action. In conclusione, di progetti annunciati da parte di Ubisoft ne abbiamo già tanti, a partire dal prossimo Assassin’s Creed: Codename Red che sarà ambientato in Giappone a Codename: Hexe, dove spero che la software house francese riesca finalmente a limare i difetti elencati poco sopra, riuscendo a dare così il giusto slancio ad una saga che ora più che mai ne necessita particolarmente.

Assassin’s Creed Mirage è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, iOS, GeForce Now, Amazon Luna e PC.

Assassin's Creed Mirage
Assassin's Creed Mirage
Pro
Ubisoft ha rispolverato l'ottimo stealth e parkour dei primi capitoli
Baghdad visivamente è splendida e bella da esplorare
Curato minuziosamente nella lore dei siti storici
Contro
I.A. bilanciata male e poco appagante
Narrativamente altalenante
Basim poco impattante come protagonista
7.7
Voto